Da pochi giorni è disponibile sul sito Internet delle Entrate, la prima Guida Operativa per i contribuenti e per gli uffici dell’Agenzia sulla registrazione degli atti notarili. Ne abbiano già dato notizia su questo blog.
Ora però mi preme analizzare con voi il testo (parte) del comunicato stampa. Sia ben chiaro che gli sforzi dell'Agenzia delle Entrate sono meritevoli di plauso, lasciatemi però la libertà di aggiungere qualche commento in chiave ironica ma non troppo, soprattutto in questo periodo in cui si parla molto di evasione e di rapporto stato / contribuente.
La Guida illustra, per la prima volta in modo sistematico e uniforme (per la prima volta. ecco mi sembra corretto sottolinearlo. Giusto perchè lo dite Voi), il lungo (quindi anche a Voi pare un pò lunghetto...) elenco di disposizioni fiscali applicabili ai fini del calcolo dell’imposta di registro e di altri tributi indiretti indirizzati alla tassazione degli atti notarili.
In pratica, il nuovo vademecum delle Entrate passa in rassegna le diverse modalità che guidano il prelievo su tutti gli atti redatti dai notai, da quelli sui fabbricati e sui terreni a quelli societari, illustrando la disciplina completa dell’imposta di registro e di fatto superando le numerose difficoltà interpretative emerse in materia e cumulatesi nel corso degli anni (ecco ora che ce lo siamo detti non resta che capire perchè abbiamo lasciato che si cumulassero.... perchè se poi Voi fate un accertamento ricordatevi che quelle somme non sono frutto di evasione ma...... delle numerose difficoltà interpretative emerse in materia e cumulatesi nel corso degli anni. Quindi possiamo sperare che cancellerete le sanzioni? no, immaginavo...)
La Guida Operativa ha un duplice effetto. Infatti, mentre sul versante della semplificazione il presente vademecum contribuisce a trasmettere un deciso impulso nel rendere omogenea ed uniforme la tassazione degli atti notarili sull’intero territorio nazionale (Mi permetto sommessamente di ricordare che abbiamo da poco, e seppur tra mille stenti, festeggiato i 150 dell'unità d'Italia. Capisco l'amor di ricorrenza ma forse sta circolare per uniformare la tassazione potevamo pure farla un po prima.... non dico a fine Regno, ma almeno ad inizio Repubblica...), come conseguenza indiretta potrebbe determinare una significativa diminuzione delle casistiche conflittuali (ah, quindi il conflitto almeno in parte è colpa di leggi complesse, numerose, ed interpretate in maniera non uniforme sul territorio nazionale ...) che possono insorgere tra i contribuenti ed i notai da un lato e l’Amministrazione finanziaria dall’altro.
In questo modo, l’azione amministrativa ne risulterebbe più efficiente ed efficace, oltre che più trasparente, con l’effetto indiretto di condurre ad una significativa riduzione del contenzioso.
Efficiente (cioè tutto più veloce e si risparmia) efficace (cioè si saprà cosa pagare e l'amministrazione saprà chi perseguire), oltre che più trasparente (qui non resta che commuoversi).
Scherzi a parte, l'iniziativa dell'Amministrazione appare per quanto tardiva sicuramente apprezzabile. Ancora più apprezzabile se si fossero individuate le situazioni dubbie e si fosse quindi chiarito in quali casi nessuna sanzione sarà dovuta dal contribuente in caso di accertamento.
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