mercoledì 24 settembre 2014

Questo è il nostro ultimo post




Questo è il nostro ultimo post .. o almeno credo.

Sono passati più di sette anni da quando ho aperto questo blog, sette anni di scoperte, di lezioni apprese, di piccoli successi.

Abbiamo avuto molti riconoscimenti, siamo diventati un caso aziendale, la guida del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ci ha presi ad esempio, trovate una intervista al sottoscritto in Marketing dei commercialisti pubblicato da Egea, 

Se negli anni le collaborazioni editoriali sono state molteplici, negli ultimi mesi ho assunto nuove e maggiori responsabilità che mi hanno portato a riflettere maggiormente ssulla nostra presenza on line.

Cambiare spaventa sempre un pò ma questa volta alla paura di lasciare un porto sicuro e conosciuto si affianca l'entusiasmo di una nuova grande avventura.

Ho avvertito, come è successo a molti in rete, la necessità di:

  • razionalizzare la presenza riunendo sito di Studio Panato ed i nostri tre blog (Perizie di Stima, NewsLetter fiscale e RIflessioni di un commercialista) in un unico contenitore;
  • migliorare la fruibilità: garantendo la facilità di lettura su tutti o quasi i nuovi dispositivi, dal pc ai tablet passando per i telefonini.
  • migliorare la qualità: raccogliendo e aggiornando i post senza aver la frenesia di produrne di nuovi solo per dover esser presente on line.
  • Creare un piano editoriale più orientato ai clienti del nostro Studio.
Tutto questo senza perdere la spontaneità e la certezza che dietro a tutto c'è sempre una persona, con i suoi pregi ed i suoi difetti.

In sostanza il progetto è un sito piu professionale senza diventare un anonimo sito aziendale. Un sito che continuerà a contenere le mie riflessioni personali accompagnandole ad articoli più tecnici.

Il lettore potrà comunque scegliere facilmente cosa seguire. 
Le news in home page seguono la stessa divisione dei miei vecchi tre blog.

In questo modo chi cerca informazioni sulle perizie di stima potrà restare facilmente aggiornato e chi invece vorrà seguire le avventure del #panatino non dovrà per forza sorbirsi le ultime novità fiscali.

Ci proviamo, non sarà facile e conto sulla pazienza del lettore.

Poi chissà mai che questo blog non torni in qualche modo a contenere le riflessioni più intime. 

Per ora non posso che chiedervi di seguirmi sul rinnovato: 

e per chi non ha troppa voglia di curiosare ecco gli indirizzi dei tre blog:







martedì 2 settembre 2014

L'urlo afono e disperato di Cottarelli mentre balliamo su un mondo che non capiamo più.


Siamo della stessa pasta, bionda, non la bevo sai
ce l'hai scritto che la vita non ti viene come vuoi
ma è la tua e per me è speciale, e se ti può bastare sai
che se hai voglia di ballare, uno pronto qui ce l'hai.
Balliamo sul mondo!!!
Va bene qualsiasi musica
cadremo ballando
sul mondo, lo sai, si scivola

facciamo un fandango
la sotto qualcuno riderà
Balliamo sul...mondo!!! 


Luciano Ligabue


Dopo una estate passata a leggere romanzi storici sull'antica Roma ammetto che questo post potrebbe risentire di una impostazione un pò onirica.

Ho cercato per quanto possibile di disintossicarmi dall'attualità, un pò perchè non sono stato colpito dall'innamoramento collettivo verso Renzi, un pò perchè deluso dalle varie compagini liberali che han strizzato l'occhio a sinistra (come avevo facilmente profetizzato in un mio articolo sull'Opinione di qualche tempo fa), un pò perchè avevo proprio bisogno di una sana vacanza.

Da lunedì ho cercato di tirare le fila e francamente sono stato preso da una gran voglia di evasione o se preferite di fuga e mi son messo a cercare una tata inglese per mio figlio, un pò per coltivare quell'aria un pò fanè che mi dona tanto, un pò perchè temo che questo Paese abbia da troppo tempo perso la bussola.

Butto li come mio solito qualche riflessione in ordine sparso, senza pretesa di utilità per alcuno, solo di sfogo per il sottoscritto:
  1. Renzi, la burocrazia e la caduta dell'impero: Roma è caduta certamente sotto la pressione dei barbari, per i costi elevati di un esercito numeroso ma anche perchè perdendo Provincia dopo Provincia le tasse non bastavano più a sostenere il peso della burocrazia centrale. Tanto che per alcuni potenti poteva esser auspicabile esser conquistati da barbari meno esosi. La nostra speranza che affamando la bestia lo Stato riduca il suo perimetro potrebbe quindi risultar vana. Tutta la filosofia dell'Euro supremo educatore del Paese tanto cara a Prodi & c. potrebbe essere una colossale panzana europea.
  2. India e i nostri marò: credetemi non voglio esser cinico, liberare i marò è una priorità ma qui stiamo perdendo il ruolo politico, i contratti di finmeccanica ed a capo di quel Paese nel bene e nel male c' è una italiana. Cosa è accaduto per perdere in maniera cosi drammatica un prezioso partner politico e commerciale?
  3. La Libia bel suol d'amore: raccontiamoci pure che bisognava liberare il Paese da Gheddafi ma io ho assistito solo al tentativo dei nostri partner occidentali di scalzare l'Italia dal rapproto privilegiato con l'ex colonia. Tentativo in parte fallito solo grazie alla diplomazia dell'ENI e di Scaroni. Gli effetti di tanto amore per la democrazia sono una guerra tra bande e i non più sostenibili sbarchi clandestini sulle nostre coste. Oggi come premio si è liquidato Scaroni e si vuol cedere l'ENI (privatiziamo pure ma prima dotiamoci una diplomazia economica che fino ad oggi l' ENI ci offriva).
  4. La Santa Madre Russia: persa la guerra commerciale in Cina, scavalcati dai più lungimiranti concorrenti europei, uno dei pochi Paese innamorato commercialmente dell'Italia restava la Russia. Partner commerciale importantissimo e mercato di sbocco per quelle merci che la domanda interna sempre più flebile non riesce più ad assorbire. Oggi soffiano venti di guerra che mi intimoriscono non poco. L' Europa arriva a far la voce grossa sempre troppo tardi e senza una strategia organica.
  5. La grande vittoria europea: mentre il Paese affonda investiamo tutto il nostro credito internazionale non per blindare e sostenere Draghi, non per modificare linea economica ma per mettere in Europa una simpatica biondina strumentale ad un rimpasto di governo interno.
Nel frattempo vedo scorrere, e nella mia mente sovrapporsi, i fotogrammi dei vari telegiornali:
  • il premier mangia il gelato per sfottere un giornale, autorevole ma pur sempre un giornale, e illustra riforme via slide come Hitler nel bunker muoveva divisioni fantasma;
  • Cottarelli imprigionato nella sua ampolla come un pesce rosso lancia un urlo afono e disperato su tagli che la politica non ha la forza di decidere;
  • Bertinotti dopo anni passati a far danni sembra sfotterci dal video proclamandosi liberale;
In tutto questo il medio oriente è nel caos più completo ormai persa da parte degli USA qualunque capacità di offrire una visione politica per l'area.

Non voglio sembrar catastrofista, abbiamo ancora le risorse per risollevarci, ma questa Europa sta diventando pericolosamente troppo stanca e pesante per far alcun chè. 

E basterebbe razionalizzare la spesa, non dico tagliare le imposte ma almeno semplificare e non moltiplicare infiniti adempimenti burocratici, ridurre le micro agevolazioni utili solo a favorir le lobby, non tanto, un segnale....

E smettere di giocare a risiko, ricordando che in India, in Russia, nell'est europa, in Libia ci sono nostre imprese che lavorano ed investono e van protette.

Magari potrebbe pure tornare la voglia di impegnarci in politica, per una alternativa seria e liberale, un impegno gratuito e disinteressato, culturale, come fanno in molti scrivendo su blog e giornali, giusto per dire che c' è ancora una Italia che lavora e vuol vedere crescere i propri figli nella casa dei nonni.



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sabato 30 agosto 2014

Perchè questa e' LA mia spada!


Tiene il braccio alto verso il cielo brandendo una spada di gommapiuma.
E' tenuta insieme con colla e nastro adesivo, malconcia per le troppe battaglie.
Quando gli propongo di comprarne una nuova dopo l'ennesima rottura mi guarda sorpreso:
"Papà' ma questa e' la mia spada, non ne voglio una nuova. Voglio la mia spada!"
Si aggrappa con forza e determinazione all'articolo determinativo più che al possessivo.
E' LA spada, e' magica ed insostituibile.

Perchè quella spada davvero ha una storia, come la magica durlindana, la storia di un bambino che cresce, che scopre il suo papà e che lo aspetta a casa la sera con un sorriso immenso al grido "Combattiamo!" in piedi sul lettone per poter fronteggiare meglio l'avversario cosi più alto di lui (ed invero spesso un pò assonnato).

La storia di un bambino che si impone attraverso un gioco che è il prolungamento ideale della sua mano e lo fa sentire importante. 

E come sempre tocca al papà tornare a scoprire che gli oggetti hanno valore soprattutto per la loro storia, per quello che rappresentano o hanno rappresentato per noi.

In fin dei conti anche nelle storie dei cavalieri le spade che si spezzano non si gettano via ma c'è sempre un mago (più bravo nel ripararle di questo papà) che le riforgia donando loro nuova forza.

E poi ripenso che in fondo, anche se resto sempre meravigliato dai discorsi di Tommaso, in montagna ancora conservo il mio piccolo pugnale da Robin Hood, un pò malmesso, ma custodito così a lungo che oggi è uno dei giochi preferiti da mio figlio che lo brandisce orgoglioso chiedendomi sorridente con quell'aria da furbetto:
 "E' vero che era il tuo gioco? ora però è mio!"
... 40 anni dopo più o meno.




martedì 29 luglio 2014

Ci sarà ancora spazio per le avventure del #panatino?

Mi sono accorto solo oggi che da poco questo blog ha compiuto 7 anni.
E' tempo di bilanci, di capire se ed a cosa è servito e se ha ancora senso, soprattutto dopo l'avvento dei social network ed il mio coinvolgimento in iniziative editoriali  professionali.

E' nato quasi per caso, affiancando il più professionale NewsLetter fiscale di Studio Panato che tanto successo riscosse soprattutto tra i colleghi ed aiutò il sito di Studio Panato ad avere un forte posizionamento.

E' nato perchè sentivo il bisogno di un rapporto più diretto con il lettore, di avere uno strumento meno unidirezionale cercando di comprendere meglio imprenditori ed imprese, di comprendere meglio tutto quello che c'è dietro a bilanci e fisco.

E' servito? si, molto. A me per crescere, per trovare in rete amici ed importanti confronti professionali.

Poi forse è andato un pò più in la raccontando anche di me come uomo e come padre.

Giusto o sbagliato mischiare i due aspetti? Non lo so, lascio al lettore lo spazio nei commenti.

Stiamo proprio in questi giorni costruendo una nuova casa, siamo lenti perchè il lavoro ci impegna molto in questo periodo ma a settembre dovremmo esser pronti.

Avremo ancora un blog? Si, più bello, ugualmente sincero, in alcuni aspetti più professionale.
L'impegno è quello di scrivere meno ma con maggior completezza e professionalità.

Raccoglierà l'eredità dei blog precedenti e gli articoli che pubblichiamo su riviste e giornali on line. Si dividerà in rubriche come ideale prosecuzione degli attuali blog e per consentire al lettore di seguire solo ciò che gli interessa:

  • Riflessioni su economia ed imprese;
  • Articoli su Fisco e Società (in parte pubblicati su riviste professionali);
  • Articoli su Perizie di Stima e valutazione d'azienda, la principale specializzazione del nostro Studio.


Ci sarà ancora spazio per le avventure del panatino? Per le mie sensazioni di padre?
E' opportuno all'interno di un sito di Studio?

E' una bella domanda a cui ora non so rispondere. 


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domenica 27 luglio 2014

Quanto orgoglio in quegli occhi

E' successo, in fondo nulla di grave. Mio figlio sta abbandonando il pannolino e a volte può capitare di non fare in tempo.... Tra i sorrisi della mamma e delle donne di casa.
Ma io quegli occhi li vedo e ci ritrovo i miei. Quanto orgoglio, quanto imbarazzo a sentir parlare dell'accaduto e poi penserai chissà cosa ci troveranno di tanto divertente ed interessante.
Ma io la gravità della cosa l'ho capita, me la ricordo bene.

Eri così autonomo prima, non dovevi chieder nulla a nessuno, ti sentivi già un ometto mentre ora, non si capisce perché han voluto cambiar tutto, niente più pannolino ed ora che bel risultato, pure per far pipì tocca chiedere l'aiuto di mamma. E poi per giunta mica sempre fila tutto liscio.

E mentre sono lì vicino e serio cerco di incrociare i tuoi occhi imbronciati ti racconto che è' successo pure a papà da piccolo, e tu ti fermi, mi guardi stupito, rassicurato, quasi sollevato... Ma è' solo un attimo. Di certe cose i duri non parlano, parliamo d'altro...

Cerchi però di nascosto di capire qualcosa di più di questo papà con cui hai meno confidenza che con la mamma, questo papà che deve essere molto saggio perché sa tutti i poteri dei super eroi e conosce la storia degli indiani e dei cowboy, ma che non è bravo come la mamma ad aggiustar i giocattoli.

E ti vedo crescere, così fiero anche di come affronti i piccoli grandi problemi come questo.

Nei tuoi occhi vedo cambiare il mondo, prima così semplice e protetto, oggi avventuroso e complicato. 
E la tua voglia di affrontar in braccio alla mamma le onde del mare, quella paura negli occhi che non ti frena ma anzi ti spinge ad incitar la mamma nell'affrontarne con te di sempre più alte.

Un coraggio strano e sfidante che hai preso tutto da lei e spero ti accompagni fino a diventar parte di te.

L'orgoglio (fino a diventar alterigia a volte) ed il senso del pudore quello l'hai preso da papà ed è bastato uno sguardo perché fosse chiaro ad entrambi.

Quanto abbiamo imparato oggi da un piccolo incidente.
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