sabato 4 dicembre 2010

Una Casa, un cerchio

Avrà i miei occhi,

nel suo sguardo ritroverò il mio
quando innamorato guarderà sua madre,

Lui che ancora non c’è,
che già cresce e domanda.

Due nomi, due uomini
Una Casa, un cerchio

Nomi che han difeso il loro Paese,
Nomi che hanno sofferto per i loro ideali.

Nomi circondati dal sorriso dei figli,
resi forti dalla capacità di averli saputi amare.

Il mare, una divisa, un Re.
Una bici per raggiungere due bimbi nella casa sul lago.
I loro sorrisi più forti della paura dei bombardamenti.

Nel nostro incontro ritornano, quel mare e quel lago.
Una Casa, un cerchio

In lui tutti gli uomini della nostra famiglia,
e le donne che l’hanno governata.

Donne orgogliose nel pronunciare quei nomi
Donne che quegli uomini hanno sposato e cresciuto.

Donne che ci hanno preteso migliori
Donne che ci hanno voluto felici

mentre io rimpiango solo di non ricordare per intero
ciò che prima di me un padre commosso scrisse al figlio

“… che bella o brutta la tua stella sia
avanza risoluto, questa è la via”.

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