L’Italia è il paese europeo in cui le imprese con meno di 10
addetti hanno il peso più elevato in termini di valore aggiunto o di addetti. La
ridotta dimensione media delle imprese è una caratteristica della nostra
economia da cui discendono numerose e importanti implicazioni in termini di
capacità innovativa, grado di internazionalizzazione, competitività. Una recente ricerca di Bankitalia analizza tali imprese descrivendo le condizioni
economico-finanziarie e le relazioni bancarie di circa 500.000 società di
capitali, di cui oltre 400.000 microimprese.
Reddititivtà
I risultati, basati sui bilanci
delle società di capitale, indicano che le microimprese sono in media
caratterizzate da livelli di redditività operativa superiori rispetto alle
altre classi dimensionali. Tuttavia la loro redditività netta, anche a causa di
più elevati oneri finanziari, risulta sistematicamente più bassa, limitandone
la capacità di finanziare gli investimenti con le risorse interne; probabilmente
anche per questo motivo, l’attività di accumulazione del capitale risulta molto
più discontinua rispetto alle imprese di maggiore dimensione.
Rapporti
con le banche ed indebitamento verso i soci
In media, esse presentano una
redditività complessiva molto bassa e un indebitamento, in larga parte
bancario, più elevato rispetto alle altre classi dimensionali.
I contenuti flussi di profitti
determinano un maggiore ricorso al debito, che incide negativamente sulla solidità
delle condizioni finanziarie. I debiti sono in larga parte di natura
bancaria ma, a differenza che per
le altre imprese, è
significativa l’incidenza dei finanziamenti erogati dagli stessi soci;
si tratta di fondi che in parte mitigano i rischi connessi alla struttura
finanziaria delle microimprese, in quanto è verosimile che permangano nelle
disponibilità dell’impresa anche nel caso di situazioni di stress.
Conclusioni
Purtroppo la ricerca conferma
ciò che già si sapeva: nei rapporti con le banche, concentrati su un numero
limitato di controparti, le microimprese appaiono penalizzate, rispetto alle
imprese più grandi, dalla richiesta di maggiori garanzie e dall’applicazione di
tassi di interesse elevati, indipendentemente dalla solidità dei bilanci.
Questo in parte è dovuto all’incapacità
del sistema bancario di confrontarsi ed analizzare imprese di dimensioni
ridotte, in parte dalla scarsa propensione al dialogo ed alla trasparenza della
PMI che tendono ad interfacciarsi con la filiale solo in momenti di particolare
criticità.
Inoltre manca, per questioni di
scarsa convenienza economica da parte bancaria, una attenta analisi della
filiera e del settore in cui operano le PMI, ciò porterebbe una ben più
interessante valutazione di rating di filiera.
Link: Per restare aggiornato iscriviti alla nostra Newsletter!
Nessun commento:
Posta un commento