Sempre di più sulla stampa specializzata si leggono articoli inneggianti il ritorno alla boutique legale, ovvero lo Studio professionale tradizionale fondato su uno o più soci che rappresentano il principale riferimento per il cliente.
Una riscoperta delle strutture di piccole dimensioni, del rapporto fiduciario, del saper ascoltare e del crescere insieme. All'improvviso pare che i grossi studi internazionali siano troppo grossi e pesanti per inseguire il cambiamento, cosa che io credo esser vera solo in parte. Entrambe le soluzioni (boutique e studio internazionale) hanno pro e contro che è importante analizzare.
In realtà credo sia necessario esser chiari. Questa è una tendenza che trova ragion d'essere in due fattori principali:
- Gli studi legali riducono fatturato e dimensioni, molti avvocati quindi giocoforza aprono un proprio studio per non uscire dal mercato;
- Non sempre le parcelle dei grossi studi erano motivate ed il cliente più attento riesce a trovare qualità a prezzi inferiori in strutture più piccole.
La vera sfida è non tornare ad adottare vecchie formule ma provare a coniugare i pregi dello Studio Professionale tradizionale con le moderne tecnologie, con più evolute formule organizzative, con una maggiore attenzione alla qualità ed alle esigenze del cliente.
Di questo ed altro parleremo durante la tavola rotonda a conclusione del corso: Marketing strategico e operativo, business development, deontologia e comunicazione l'11 dicembre 2012;
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