Non parlo spesso di cosa accade all'interno del mio ordine professionale nè di quel disastro in cui si trova il CNDCEC attualmente commissariato dal Ministero della giustizia per presunte irregolarità elettorali.
Chi mi segue sa che sono un difensore del libero mercato e che ho più volte criticato alcune posizioni ordinistiche.
Qui però si sta esagerando. Le lobby in assenza di un governo forte si stanno scatenando e l'assenza di una rappresentanza sta creando per i commercialisti una situazione davvero complicata (delle due l'una, o si aboliscono gli ordini e si liberalizza l'economia, ma tutta l'economia, o si crea un sistema di professioni protette snello e coerente al servizio del cittadino e non delle corporazioni).
In questi giorni apprendo che il Commissario ha deciso di sospendere i finanziamenti all'Istituto di ricerca dei commercialisti.
Sia chiaro, non è che l'ente abbia mai brillato per la numerosità e qualità degli elaborati (il parastato è ovunque) ma la sua funzione è necessaria. Abbiamo bisogno di prassi autorevoli a cui rifarci, ad interpretazioni autorevoli sia in campo fiscale sia in quello societario.
Chi lavora quotidianamente con il diritto sa quanto questo serva.
L'istituto va riformato, potenziato. Farlo chiudere rappresenta un danno per tutti.
Pare che in assenza di un CNDCEC regolarmente eletto alcuni Ordini stiano cercando di organizzarsi per fare supplenza. Speriamo, ma sono sicuro che finiremo per pagare cara questa situazione sia a livello italiano che a livello europeo.
L'Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
L'Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nato dalla fusione della Fondazione Aristeia e della Fondazione Luca Pacioli, si propone di diventare punto di riferimento della Categoria unificata, cercando di esaltare le peculiarità delle fondazioni che in esso sono confluite.
L'obiettivo che il Comitato direttivo intende perseguire nel corso del mandato è accreditarsi quale ente di riferimento per l'analisi delle problematiche professionali e di supporto per l'attività formativa.
Integrazione
IRDCEC: lettera aperta al Commissario Straordinario CNDCEC Dott. Giampaolo Leccisi
Con vivo stupore l’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili apprende la Sua decisione di non erogare l’annuale contributo, peraltro già risultante dal bilancio preventivo per il 2013, nei confronti dell’Istituto di Ricerca di categoria, decisione che inevitabilmente conduce ad uno scioglimento anticipato del rapporto con tutti i ricercatori dell’IRDCEC.
La circostanza desta notevole preoccupazione, in considerazione del conseguente smembramento di una struttura che da sempre rappresenta la nostra categoria professionale fornendo, attraverso l'impegno costante dei suoi ricercatori, un supporto tecnico di elevato valore.
Nel convincimento che il Suo complesso compito non sia da considerarsi di natura liquidatoria, bensì finalizzato al superamento della attuale fase patologica in cui versa la Categoria, preservando e tutelando il Patrimonio del Consiglio Nazionale, l’UNGDCEC La invita a riconsiderare una decisione che con tutta evidenza non può che arrecare danni irreversibili.
Se, in buona fede, Lei ritiene di non poter disporre in merito al versamento del tradizionale e vitale contributo del CNDCEC all'IRDCEC, allora si attivi immediatamente presso il Ministero con una formale richiesta scritta di autorizzazione a procedere. E il Ministero, ricevuta la richiesta, dia con pari celerità il suo espresso consenso.
Diversamente, non potrà che trovare conferma l’idea di un totale disinteressamento da parte del Ministero della Giustizia per i bisogni, la storia e il futuro della nostra Categoria.
La Giunta UNGDCEC
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