Non mi interessa entrare nel merito della vicenda Berlusconi, non ne ho ne la voglia ne le competenze. Questo non vuole essere un post a difesa o contro qualcuno, le posizioni di entrambe le parti nascondono verità.
Mi preme però far notare che lo stesso legislatore che ha approvato ad ampia maggioranza la legge Severino non l'ha ben compresa e soprattutto ha difficoltà ad applicarla.
Cosa dicono i giuristi pro berlusconi?
È a tutti gli effetti una sanzione penale, quindi non può assolutamente essere retroattiva (Guzzetta). È irragionevole perché fissa un termine di non candidabilità (6 anni) «senza determinare i criteri per il calcolo» (sempre Guzzetta). Se si applicasse si risolverebbe in «un riconoscimento della superiorità della magistratura rispetto al Parlamento» (Pansini).
Link http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/silvio-scappa-dal-retroattivo-sei-saggi-per-smontare-la-legge-severino-che-fu-votata-61826.htm
Se la cosa assume aspetti tragicomici nel caso concreto Berlusconi, può anche diventare una occasione per una riflessione più ampia.
1) troppe leggi e troppo complesse diventano difficili da interpretare, da applicare e finiscono per dare un potere abnorme all'apparato dello Stato a discapito delle libertà individuali.
2) il legislatore troppo spesso scrive le leggi in maniera sibillina non per incompetenza ma per rinviare prese di posizione e per lasciarsi margini di manovra in ambito applicativo.
3) lo stesso comportamento lo si ritrova ad ogni livello della burocrazia statale che tende a volersi ampliare sia nelle dimensioni che nel potere.
Io vorrei un Paese con poche regole chiare, con sanzioni severe, con una burocrazia che aiuti il cittadino ad identificare il comportamento corretto da tenere e non che tenda solo a sanzionarlo ex post per rimpinguare le casse svuotate dal mantenimento di un apparato elefantiaco.
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