Il 2011 si prospetta parecchio complicato. Non si intravede una solida ripresa a livello internazionale e nessuna riforma strutturale che consenta al nostro Paese di rilanciare l'economia.
La liquidità immessa nel sistema dai governi nazionali ha sicuramente ridato fiato a banche e imprese, ma tra poco presenterà il conto a livello di debito: Grecia, Irlanda, Portogallo... sperando che la situazione non tocchi anche il nostro paese costringendoci ad una manovra correttiva il prossimo anno.
In questa fine d'anno quindi non lasciamoci ingannare da spesso sporadici dati confortanti ma analizziamo le principali aree critiche:
- Banche: la moratoria non è infinita, nè per le nostre imprese, nè soprattutto per le imprese nostre clienti che si troveranno a dover tornare a destinare liquidità a mutui e leasing sottraendola ai fornitori. Massima attenzione sui pagamenti.
- Garanzie e confidi: monitorare le fidejussioni e ristrutturare il debito anche con l'intervendo dei confidi.
- Valore Immobili: non sopravvalutare il valore degli immobili strumentali, soprattutto se si sta pensando a dismissioni a breve. I valori potrebbero essere scesi in maniera significativa.
- Costo del lavoro: non rimandare scelte anche dolorose. Spesso consultando il proprio avvocato o consulente del lavoro si possono trovare soluzioni soft per dare fiato all'impresa senza danneggiare eccessivamente i lavoratori. Non esiste solo la cassa integrazione.
- Fallimenti: monitorare con l'aiuto dei propri legali le principali sofferenze e valutare quali crediti mettere a perdita per usufruire della deducibilità fiscale;
- Rischio fiscale: nell'ultimo anno alcuni provvedimenti hanno avuto effetto retroattivo e potrebbero comportare oneri pesanti per le PMI:
- INPS soci/amministratori;
- Redditometro applicabile dai redditi 2009;
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2 commenti:
Ciao Andrea, grazie per la tua disanima; dal mio punto di vista avverto una certa fatica a partire di nuovo, ma soprattutto una scarsa fiducia nell'investire in risorse, formazione e innovazione;
ogni innovazione (oggi sempre più necessaria) ha un impatto molto forte sull'organizzazione.
le resistenze sono naturali e comprensibili, ma è necessario vincerle.
il problema è che spesso non si riesce a definire il percorso da fare... e tutto rallenta di conseguenza.
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