Oggi ho avuto il piacere di far parte del Leading Group Egea (la casa editrice dell'Università Bocconi) in rappresentanza del Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Milano.
Inutile dire che ritornare nella mia università è sempre una piacevole occasione di reincontrare vecchi amici, tanto più piacevole quanto si accompagna a qualche ora di confronto con professori e manager di livello.
Una ulteriore occasione poi per riflettere sui nuovi scenari dell'editoria, settore in cui mi confronto a vario titolo ormai da tempo e in cui credo di aver maturato una discreta esperienza.
L'incontro è stato introdotto da una breve ma stimolante relazione del Professor Busacca - Dean della SDA Bocconi sui nuovi driver del vantaggio competitivo.
Il paradosso emerge lampante, attività tradizionalmente lontane dal mktg come quelle professionali oggi si trovano ad essere molto avvantaggiate dalla progressiva trasformazione in servizi dei prodotti offerti da molte imprese.
Qualche spunto che può interessare anche i nostri studi professionali:
- concorrenza non è solo diretta ma sempre più indiretta (es. per editoria la formazione e la consulenza);
- pianificare meno ma misurare di più per poter modificare la strategia velocemente;
- velocità è la parola più ricorrente;
- il servizio è sempre più creato dalla rete, dai componenti la catena di valore e sempre meno dalla singola impresa;
- la crisi ha cambiato radicalmente le percezioni dei consumatori.
I valori privilegiati dai consumatori sono cambiati ed in maniera molto interessante per uno studio professionale:
- + sicurezza
- + semplicità
- + tradizione
- - modernità
- + qualità
Interessante questo sorpasso della tradizione sulla modernità e questo forte desiderio di semplicità. Chissà se il nostro Governo si pone il problema?
Quanto assomiglia ad una richiesta di ritorno ai valori veri della nostra professione, certamente rinnovati negli strumenti, ma sempre fedeli ad etica, professionalità ed indipendenza.
Interessante inoltre il modo di reagire delle organizzazioni che piuttosto che rinnovarsi preferiscono sovrapporre strutture ad hoc su specifici progetti, che prediligono discutere visioni di lungo periodo (che non interferiscono sull'oggi) piuttosto che affrontare le cose da fare domani (più scomode negli equilibri interni).
Insomma molti spunti comuni a più settori ma terribilmente utili per quello dei servizi professionali.
Devo dire che è stato estremamente interessante partecipare a questa tavola rotonda, ricca di spunti e di confronti tra i partecipanti.
Una meravigliosa lezione privata (o quasi).
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