E' una domanda che mi è stata posta da un amico, in occasione della comparsa della mia libreria sul lato destro del forum.
Secondo lui il problema non è che non leggono, ma che leggono troppo poco. Questo comporta che usano sempre gli stessi pochi e abusati concetti in ogni circostanza credendoli eterni ed inconfutabili.
voi cosa ne pensate? leggete? quali libri di strategia vi sentite di suggerire?
6 commenti:
Personalmente leggo molto, sono una vera e propria divoratrice di libri... perche' mi piace, e non per prendere spunti per i miei colloqui.
Mi spiego: conosco alcuni managar, che parlano solo per "frasi fatte" oppure dando per propri, concetti espressi in alcuni libri... e se si una persona che quei libri li hai letti... guardi questi manager con aria non proprio di stima ;)
grazie woman, ben tornata!
hai qualche libro che ti è servito nel tuo lavoro, che ti ha fatto riflettere e che ti senti di suggerire?
Io leggo, perchè non ne potrei fare a meno. E' una necessità vorrei quasi dire "fisiologica". Ma non sono un manager... conta lo stesso?
Un libro di strategia?
Beh, consiglierei "I barbari" di Alessandro Baricco.
Non è un manuale di management. E, forse, è proprio per questo che lo suggerirei a chi si occupa di strategia, oggi!
Ciao
ciao luca,
certo che conta! e credo che ad un professionista, manager, imprenditore non serva solo leggere di management. una cultura ampia ed articolata aiuta la mente forse molto più di corsi specifici.
soprattutto in un periodo come questo in qui innovare è fondamentale.
grazie mille per il contributo
andrea
Il libro che mi ha fatto "scattare la molla" e' "Il Milionario di Mark Fisher" (non per niente la frase in header del mio blog e' tratta proprio da questo), mi fu' donato da un'Amico mentre ero davanti ad un bivio... mi fece scegliere la strada piu' difficile e nebbiosa, ma era quella giusta, quella che mi ha portato fin dove sono ora...
Questo libro non parla di strategia ma di fiducia in se' stessi... quella indispensabile ancor prima della strategia per chiunque voglia intraprendere un percorso...
Non so. Direi che gli executive di solito leggono poco. Perché leggere implica ammettere che non sanno qualcosa. E difficilmente un executive ammette di non sapere.
Credo che sia una malattia professionale. Se devi sempre decidere, e di solito devi decidere in condizioni di incertezza, ti devi fidare alla fine del tuo istinto. E se sei arrivato in alto, di solito, il tuo istinto ti ha consigliato bene. Ieri. Domani non si sa.
La capacità di decidere e il dubitare sono tendenzialmente contraddittorie. E gli executive hanno dovuto sviluppare la prima, a detrimento della seconda.
etienne64
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