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giovedì 19 giugno 2014

Non dobbiamo piacere a tutti


"Non dobbiamo piacere a tutti, di conseguenza non dobbiamo dire cose che piacciano per forza a tutti. 

Dobbiamo dire qualcosa che piaccia a noi e poi trovare qualcuno in giro per il mondo che apprezzi le cose che raccontiamo "




Per quelli della mia età Stone Island e CP Company restano marchi culto legati ai paninari, ai giubbotti tecnici con cui si andava in moto e ad uno strepitoso Massimo Osti.

Oggi mi è capitato di leggere una bella intervista all'attuale patron di Stone Island Carlo Rivetti.

E il testo che trovate vicino alla foto è un bel regalo su cui riflettere. 

Ogni tanto questo blog ritrova la sua vecchia funzione e torna a far da zibaldone di pensieri, riflessioni, esempi.

E mentre ripenso alla figura del commercialista, alle caratteristiche del mio Studio, mi rendo conto che in poche righe ha condensato una grande verità. Non dobbiamo piacere a tutti...

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sabato 6 aprile 2013

Open source e cloud: software per la gestione dello Studio del Commercialista

Il periodo è quello che è ma come sempre le idee nascono quando si è maggiormente sotto pressione.

Stiamo cercando di ridefinire in maniera più automatizzata (il tempo è sempre poco) e strutturata (pianificare una strategia di lungo rende sempre molto in termini di efficacia) alcune aree dell'attività di Studio.


Come spesso accade per i post che hanno come argomento la gestione dello studio professionale sono più ad uso interno per aiutarci a chiarirci le idee. Spero comunque che i colleghi vogliano aiutarci con domande e suggerimenti.


Resta tutta da capire la gestione documentale e come ottimizzare il servizio sfruttandola, ma andiamo con ordine.


Alcune aree da sviluppare o automatizzare:
  1. Gestione newsletter: spesso trascurata per mancanza di tempo, sarebbe interessante gestire una newsletter periodica (settimanale? quindicinale?) che contenga in automatico i link ai principali articoli e post pubblicati dal nostro Studio;
  2. Gestione lettera informativa riservata ai clienti: delegare per ottimizzare invii e scadenze. il servizio oggi è apprezzato. Da sviluppare la comunicazione mirata i nuovi servizi di studio o al coinvolgimento dei clienti nella gestione dei dati.
  3. CRM: gestire in maniera più strutturata (social?) i numerosi contatti, sia dal lato potenziali clienti sia dal lato potenziali collaboratori. Senza dimenticare le iniziative legate alla Fondazione Dottori Commercialisti e le iniziative editoriali che stanno per partire a breve (anche se "breve" in questo settore è sempre un concetto relativo).
  4. Software procedure di Studio: dubbi se acquistare uno dei tanti software in commercio (quale?) o rivolgersi a soluzioni open source (quale?).
  5. Coordinare articoli su varie testate: collaboriamo a varie testate, sarebbe utile sviluppare meglio una differente caratterizzazione e schedulare i vari articoli in maniera da avere almeno una cadenza settimanale o quindicinale.
Sui primi tre punti credo che siamo giunti a soluzioni interessanti e decisamente poco costose.
Il 4 punto resta tutto da definire. Il 5 è solo lavoro e costanza.

Nuovi progetti in cantiere e bisogno di riordinare le idee. Ogni suggerimento è bene accetto.

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martedì 31 luglio 2012

Pensieri oziosi di un ozioso (per non parlar di Studio)

« È impossibile godere la pigrizia fino in fondo se non si ha parecchio lavoro da compiere. Non è affatto divertente non far nulla quando non si ha nulla da fare. Perdere il tempo diventa una mera occupazione, allora, e un'occupazione tra le più affaticanti. L'ozio, come i baci, per esser dolce deve essere rubato. »
    
Il titolo del post richiama quello di un libro, uno dei miei preferiti che elogia il sublime piacere del dolce far niente.
Piacere che si può assaporare solo se, come dice l'autore, si ha parecchio lavoro da compiere.

Oggi è l'ultimo giorno di luglio ma già si pensa a settembre.
Le tanto agognate vacanze serviranno per riposare, far decantare i mille progetti e riprendere a costruire mattone dopo mattone il nostro progetto di Studio con rinnovato entusiasmo.

Settembre intenso per fisco ed adempimenti, ottobre già pieno impegni:
  • Convegni (ci ospiterà l’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Genova)
  • lezioni (Scuola di alta formazione in Bocconi) 
  • YPBP (Youth Politician’s best practice ospiti del comune di Gardone Riviera con il patrocinio di Anci giovani, RENA rete per l’eccellenza nazionale e Fondazione Luigi Eiunaudi).
Oltre a tutto ciò stiamo lavorando ad una interessante nuova iniziativa editoriale con la casa editrice per la quale pubblico i miei libri. Obiettivo sarà far convergere sempre di più in un circolo virtuoso attività di aggiornamento ed attività professionale trovando una sintesi nella creazione di best practice sintetiche e molto operative. Solo cosi infatti si potrà creare valore aggiunto per i professionisti di studio e clienti.

Altra novità interessante, a fine settembre dovrebbe partire un importante quotidiano on line che probabilmente ci vedrà tra i collaboratori. Lascio un po’ di mistero per scaramanzia.
Da non dimenticare poi il nuovo importante impegno nella Fondazione dei Dottori Commercialisti di Milano.

L’autunno sarà quindi tutto speso ad amalgamare e a trovar la sintesi di iniziative diverse aventi quale unico comun denominatore la creazione di valore per il cliente.
Non sarà facile ma credo ormai sia necessario provare a ripensare, reinventare lo studio professionale pur nel solco di una tradizione fatta di professionalità e deontologia che non andrà persa, semmai valorizzata.

Le attività editoriali devono stimolare il nostro studio alla ricerca della qualità e dell’eccellenza nell’offerta di servizi professionali. Cerchiamo sempre di lavorare in quest’ottica senza inseguire ricerche dottrinarie fini a se stesse.
Tra qualche giorno però la priorità sarà tutta data al riposo ed alla famiglia, per ricaricarsi e ritrovare il piacere delle lunghe ed oziose giornate estive parlando di sogni ed appuntando note furtive ai nostri progetti.

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domenica 15 aprile 2012

La trappola dell' alibi!

Ringrazio questo post per avermi fatto conoscere questo video. Prendetevi un paio di minuti e pensate a quante volte noi, la nostra organizzazione, il nostro Paese ci siamo trovati imbrigliati nella pericolosa trappola dell'alibi.


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martedì 26 luglio 2011

Il sottile sarcasmo del manager di Harvard

Come gli amici ed i più assidui lettori di questo blog sanno, sono diventato papà da poco e mentre mi accingo a mettere tra le letture estive il libro “Fate la nanna” per provare a far dormire il piccolo pirata, ecco che mi arriva via email puntuale (e non privo di un certo involontario sarcasmo) il suggerimento della settimana della Harvard Business Review che vi riporto sotto.

Un sonno migliore aiuta la produttività
Non lasciatevi ingannare: rimanere svegli un'ora in più non significa guadagnare un'ora in termini di produttività. Infatti, dormire di meno è strettamente correlato alla diminuzione dell'attenzione e della memoria. Il sonno è vitale per mantenere alta la concentrazione e le energie.
Ecco tre brevi suggerimenti per ottenere di più da questa quotidiana e importante attività:

1. Liberate la mente dalla lista di cose da fare. Prima di andare a letto scrivete un elenco di attività che non avete portato a termine e di questioni irrisolte. Mettete tutto nero su bianco in modo tale che queste urgenze non occupino alcuno spazio mentale nel bel mezzo della vostra notte.

2. Andate a letto presto. Definite il momento migliore per voi per andare a letto e cercate di essere abbastanza regolari. Certo, potreste sentirvi come un bambino, ma c'è una ragione se i genitori assillano i propri figli dicendogli di andare a dormire dopo Carosello.

3. Rilassatevi. Concedetevi 45 minuti per rilassarvi prima di andare a letto. Bevete del tè, leggete un libro o ascoltate della musica.

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lunedì 6 settembre 2010

Hotel La Solara: praticamente un master sul mktg dei servizi

 Imparare da un hotel il marketing dei sevizi
 
 Questa estate dopo aver veleggiato alle Eolie ci siamo riposati qualche giorno in Costiera Amalfitana presso un Hotel eccellente, dove mi hanno fatto un mini master sul mktg dei servizi.

E' davvero incredibile quanto si possa imparare semplicemente osservando.

Nulla di complesso, solo tanta voglia di divertirsi e di divertire tenendo sempre in evidenza i desideri del cliente.

Lezioni di mktg dal cameriere Nello - Hotel La Solara a Sorrento.



  1. modo di lavorare: ci divertiamo, i nostri sorrisi sono sinceri
  2. specializzazione e orgoglio: ospitalità italiana, non siamo mica tedeschi, se gli stranieri vengono ospiti da noi è perché vogliono qualcosa di speciale, di italiano.
  3. selezione dei clienti: il merito e' dei clienti, quando hanno voglia di relax e divertimento e' tutto più facile
  4. obiettivo: ogni singolo servizio e' fatto per migliorare il soggiorno dell'ospite, non porto dell'acqua, non guido la navetta, ma rendo felice l'ospite.
Spunti interessanti sia per la gestione di Studio Panato sia per i miei interventi nei prossimi convegni a cui parteciperò in qualità di relatore.

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lunedì 7 settembre 2009

Come percepiamo il commercialista?

Riporto alcune riflessioni su "come viene percepita la figura del commercialista".
Alcuni lettori di questo blog hanno risposto alle mie sollecitazioni ed hanno detto la loro, a volte anche in maniera molto diretta e cruda. Li ringrazio moltissimo. Ne abbiamo discusso in Studio e tutte le osservazioni ci sono sembrate molto interessanti. Hanno fatto da base per una riunione davvero stimolante.


...accolgo d'istinto la sua richiesta su come percepiamo il commercialista...pensando al nostro, mi verrebbe da dire: Passacarte!!

rispondono al telefono con la professionalità con cui franca valeri chiamava mammà. se il titolare dello studio alle 10 non è in ufficio non rispondi "non è ancora arrivato" come per intendere che probabilmente è in giro a cazzeggiare o la bar o ancora a letto a dormire. non va bene. rispondi che è impegnato,. che è fuori ufficio, qualsiasi cosa, ma non che non s'è ancora fatto

sicuramente maggiore consulenza programmatica, non solo comunicazioni in merito all'importo delle tax/iva da pagare o magari arrivare a novembre e sentirmi dire "dovete aumentare i costi...trovate delle fatture"!
Vorrei avere un occhio a medio termine e non gestire solo il quotidiano.

Ecco quale è la percezione che si ha all'esterno del professionista: come colui che agisce e lavora in nome e per conto del Fisco. Ecco allora, che le uniche leve che si utilizzano per conquistare i clienti sono quelle del prezzo!

Il Dottore Commercialista non vende prodotti ma soluzioni

la figura del commercialista contiene tutto ed il contrario di tutto. alcuni clienti reputano strategico il ritiro e consegna documenti, altri la reperibilità costante, altri puntano di più su studio e preparazione. una volta uno era entusisata del suo commercialista perchè aveva l'assicurazione in caso di errori (cosa che più o meno hanno tutti)... ma è giusto così. i clienti hanno esigenze diverse ed è giusto definire chi è il proprio cliente e poi soddisfarlo. non credo sia diverso negli altri settori, soprattutto nei servizi. il difficile a volte è definire il cliente ;-)

il punto è se il commercialista serve per la gestione, o per la strategia. Nel primo caso sono fondamentali reperibilità, disponibilità, operatività veloce; nel secondo caso la difficoltà è trovare qualcuno che sia in grado di capire il tuo business, il che nel nostro settore (servizi Internet) è molto raro :-)

nei servizi l'importante è il cliente soddisfatto perché la cosa che funziona di più è il passaparola

In tutti i settori i clienti non vanno persi. costa sempre meno mantenere un cliente che farne uno nuovo

Chi avesse voglia dare qualche contributo può continuare qui o inviare una email: andreapanato@gmail.com
grazie mille a tutti.

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lunedì 3 agosto 2009

Compiti delle vacanze

Più che un post è un promemoria interno da riprendere a settembre e una richiesta di collaborazione a te che leggi questo post.

Su friendfeed grazie a L'IMPRENDITORE si è sviluppata una interessante conversazione da cui emerge quanto ormai la figura del commercialista sia assimilata sempre più a quella del consulente di direzione da un lato ( qualità rapporto con il personale di studio, deve conoscere il settore, disponibilità) e dall'altro outsourcing (gestione contabilità esterna, leva di prezzo).

La professionalità evidenziata (roldano/imprenditore) o richiesta (alessandra) non è scindibile per il cliente (o almeno per chi ha partecipato alla conversazione) dalla qualità della gestione dello studio professionale (lotta di confucio contro le segretarie ;-).

Se dovesse venirvi in mente qualche altra riflessione sullo studio professionale (qualità, errori, casi di esempio) ecc... su come viene percepito il commercialista: errori, immagine (nuova, vecchia, polverosa...), disagi, percezione del servizio, ecc...

A settembre ci attende un lungo lavoro per ridisegnare l'organizzazione dello studio per renderlo sempre più vicino alle esigenze dei nostri clienti.

Chi avesse voglia dare qualche contributo può continuare qui o inviare una email: andreapanato@gmail.com
grazie mille a tutti.


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lunedì 29 giugno 2009

Posizionamento dello Studio Professionale

Definire il corretto posizionamento dello Studio non è facile. E' un costante aggiustare il tiro, ascoltare il cliente e a volte non ascoltarlo per riuscire a prevenire i suoi bisogni.

Stiamo facendo un discreto lavoro in questo periodo. Nonostante gli impegni e le scadenze abbiamo sviluppato nuove collaborazioni editoriali.
Da domani dovrebbe uscire la nuova edizione di PERIZIE DI STIMA. Speriamo che segua le premesse della prima edizione, dopo nenache un mese ristampata.
Inoltre abbiamo iniziato a collaborare con IPSOA confrontandoci con firme ben più autorevoli della nostra.

A questo proposito vi segnalo, perchè l'ho trovato estremamente interessante, questo post del Professor Raffaello Lupi (anche se so che questa citazione mi farà perdere la testa della classifica tra i blogger di postilla ;-)

Aggiungo un mio aneddoto. Appena entrato in Studio di commercialisti a Milano ho dovuto affrontare le lamentele di un imprenditore molto impegnato che riceveva gli importi da pagare pochi giorni prima della scadenza. Aveva la sfortuna di avere un cognome che iniziava con la Z e chi preparava gli acconti procedeva in ordine alfabetico.
E' stato sufficiente modificare l’ordine e la soddisfazione dei clienti è migliorata. Per ultimi venivano i clienti che per loro ammissione non avevano problemi a ricevere i dati 4 o 5 giorni prima.

Si cerca sempre di rivedere la strategia, ma a volte sono le piccole cose che migliorano la vita a noi ed al cliente dandogli una diversa e migliore percezione di qualità del servizio.

martedì 26 maggio 2009

La parabola dell’aquedotto!

Ovvero, la gestione dello Studio in periodi di stress e la motivazione dei professionisti.
Quale dei due video che trovate sul nostro canale di youtube ci rappresenta di più? questo o questo?.
Questa storiella e' tratta da Padre Ricco e Padre Povero di Robert Kiyosaki, editrice Gribaudi. Per molti non sarà certo la prima volta che la sentono, ma credo che sia sempre utile per riflettere sul nostro modo di lavorare. Prima o poi mi piacerebbe discuterne, magari al prossimo aperitivo dei lettori del blog, con luca baiguini che si occupa di formazione (anche per noi commercialisti) ed è faculty member nell'area Comportamenti Organizzativi al MIP, Business school del Politecnico di Milano.

"C'era una volta un piccolo villaggio, un posto davvero bello in cui vivere se non fosse per un problema: quando non pioveva, mancava l'acqua. Per risolverlo definitivamente, gli anziani decisero di appaltare un contratto affinche' si garantisse una fornitura idrica costante.

Si offrirono due volontari e gli anziani concedettero l'appalto ad entrambi, ritenendo che la concorrenza avrebbe contribuito a mantenere i prezzi bassi ed avere sempre una riserva d'acqua.

ED, uno dei due che ottenne il contratto, si precipitò subito al lavoro: comprò due secchi d'acciaio zincato e comincio' l'andirivieni sul sentiero che portava al lago, che distava più di un chilometro. Siccome faticava dalla mattina alla sera per trasportare l'acqua con i due secchi, non ci volle molto per iniziare ad accumulare dei soldi. Ad ogni viaggio versava il contenuto dei due recipienti in una grande cisterna in cemento da lui stesso costruita. Si doveva alzare tutte le mattine, prima degli altri abitanti del villaggio, per assicurarsi che ci fosse sempre una quantità idrica sufficiente per la necessità dei compaesani. Era un lavoro DURO, ma ED era felice di guadagnare e di essersi meritato uno dei due appalti esclusivi.
BILL, l'altro appaltatore, era scomparso. Non si vedeva da mesi il che rendeva ED ancora più contento perche' libero dalla concorrenza e di guadagnare tutti i soldi. Anziche' acquistare due secchi per competere con ED, BILL aveva ideato un progetto, fondato un'impresa, trovato quattro investitori e assunto un direttore lavori. Così sei mesi dopo tornò con una squadra edile. Nell'arco di un anno, questo gruppo riusci' a costruire un enorme acquedotto in acciaio inossidabile, che collegava il villaggio al lago.

Durante la cerimonia d'inaugurazione, BILL annuncio' che la sua acqua era più pulita di quella fornita da ED.Lui sapeva che c'erano state delle lamentele a proposito dell'igiene. Inoltre si vanto' di poter fornire acqua al villaggio ventiquattro ore al giorno, sette giorni alla settimana, mentre ED poteva garantire la fornitura solo nei giorni feriali perche' nei week-end voleva riposarsi. BILL informo' inoltre che avrebbe fatto pagare la sua acqua, di miglior qualita', al settantacinque percento in meno.

Tutti gli abitanti erano contenti e corsero subito ad approvvigionarsi nell'acquedotto di BILL.

Per stare al passo ED, abbasso' immediatamente la sua tariffa del settantacinque percento, compro' due secchi a cui fece aggiungere una copertura di sicurezza e comincio' a viaggiare dal lago alla sua cisterna con quattro recipienti per volta. Al fine di fornire un servizio migliore, prese a lavorare con se i due figli, per i turni di notte ed i fine settimana.Quando partirono per andare all'università egli disse loro:"tornate presto, perchè questo un giorno, sara' il vostro lavoro !". Tuttavia per qualche motivo, dopo essersi laureati, i figli non tornarono.Allora ED assunse dei dipendenti ma inizio' ad avere dei problemi sindacali. Il sindacato chiedeva dei salari maggiorati, migliori indennita' e riusci' ad imporre che non si trasportasse piu' di un secchio per volta.D'altra parte BILL comprese che se il suo villaggio aveva bisogno di acqua, allora anche altri villaggi ne avevano bisogno.Allora ristrutturo' ed amplio' la sua azienda cominciando a vendere la sua acqua, pulita, economica e di rapida consegna, grazie al sistema degli acquedotti, a tutte le città del mondo.

Lui guadagna soltanto un centesimo per ogni secchio d'acqua consegnato, ma distribuisce miliardi di secchi di acqua ogni giorno. Sia che lavori o meno, miliardi di persone consumano miliardi di secchi di acqua, versando cifre astronomiche sul suo conto corrente.

BILL aveva letteralmente inventato un acquedotto, entro cui far scorrere oltre all'acqua, anche soldi per se stesso. BILL visse felice e contento per sempre, mentre ED dovette faticare come un mulo, per il resto della sua esistenza, sempre intrappolato in traversie finanziarie."

Sostanzialmente la domanda a cui rispondere è: Sto costruendo un acquedotto o sto trasportando secchi?

sabato 2 maggio 2009

Un piccolo riconoscimento!

Il cliente era in ritardo e sfiduciato,
abbiamo forzato la situazione,
nessun rinvio.
Forse abbiamo anche alzato un pò la voce ma alla fine abbiamo raggiunto l'obiettivo. insieme. per il bene dell'azienda.
Poco dopo una email di ringraziamento per l'aiuto, per non aver rinunciato nonostante l'ipotesi del rinvio.
E' una piccola cosa ma tutti i miei collaboratori erano entusiasti del gesto, di un piccolo riconoscimento da parte del cliente del lavoro fatto. E' bastato poco per renderli felici e soddisfatti nonostante qualcuno abbia dovuto rimandare di qualche ora la partenza per il ponte.
Un semplice grazie a volte è un incentivo straordinario!

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giovedì 23 aprile 2009

Sto passeggiando in un corridoio colorato...

Un periodo particolare, stimolante.
Non riesco a focalizzarlo completamente perchè sto lavorando parecchio, come è giusto che sia dato il periodo, grazie alla fiducia e la voglia di crescere dei nostri clienti che nonostante la crisi mantengono una politica di acquisizioni societarie.
Certo, si fa fatica, ogni decisione viene ponderata, valutata attentamente per i risvolti che avrà sul piano finanziario, ma ci si confronta con maggiore desiderio di apprendere ed aiutare.
Sto passeggiando in un corridoio colorato che mi lascia addosso un pò dei suoi colori.. ancora devo capire come usarli, come concretizzare questo desiderio di cambiamento di cui vi ho già parlato, ma per ora l'importante è non fermarsi e continuare a passeggiare, a contaminarsi.
Nota: Nella prossima newsletter tutti gli iscritti potranno scaricare il software gratuito per predisporre i principali indici di bilancio.

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giovedì 25 settembre 2008

Buoni propositi di un Commercialista.

1 - provare a gestire il rapporto con i collaboratori con domande, non con risposte;

2 - creare una cultura in cui le persone vengono ascoltate;

3 - discutere, analizzare gli errori senza attribuire le colpe. Se il gruppo è formato da persone valide tenderà ad auto correggersi e a ricavare dagli errori insegnamenti e nuove conoscenze;

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