giovedì 29 settembre 2011

Commercialisti: condannati a crescere!

Oggi ho partecipato ad un interessante convegno su: Evoluzione dei servizi professionali.

Spunti molto interessanti dall’intervento Gianfranco Barbieri, dall' incontro con il figlio Giacomo e soprattutto dalla conversazione che si è sviluppata on line su twitter  ( chi vuole può seguirmi qui @commercialista ).

Come spesso accade i suggerimenti più inaspettati vengono da persone che non sono del settore in senso stretto e riescono a guardare in maniera più distaccata i problemi e le opportunità della nostra categoria.

Provo qui a riassumere qualche riflessione, richiamando giustamente anche il titolo di questo blog.

Prima scelta strategica: Studio boutique o multiservice? Grande tema, da una parte i tempi spingono verso la specializzazione ma non sempre è facile trovare le nostre peculiarità e soprattutto ciò non deve mai portare a perdere la visione d’insieme che tanto è apprezzata dal cliente. Specialista si, ma anche in grado di coordinare e sintetizzare il lavoro di altri professionisti. Equilibrio non sempre facile.

Farsi aiutare dal Cliente: I clienti sono cambiati non hanno più il timore reverenziale, si informano in rete, controllano. E non sempre fanno notare allo studio errori ed incoerenze.
È necessario cavalcare questo cambiamento, il cliente va educato e coinvolto come  fonte strepitosa di informazioni. Vale molto più di mille analisi a tavolino. È il cliente che, oltre a dirmi dove far meglio, mi da indicazioni anche su quali servizi offrire, specializzazioni, ecc

Complicato è invece e' creare un sistema costante (o periodico) di ascolto e coinvolgimento. Un amico (lo potete seguire qui @marcobrambilla ) mi fa notare che non deve essere per forza costante, di sicuro deve essere facile e trasparente. Un singolo episodio può assicurare il rapporto commercialista/cliente per lungo tempo.

Conoscere il cliente ed il settore in cui opera: il cliente ormai vuole che si conosca il settore in cui opera. Lo pretende dal commercialista cosi come già da qualche tempo lo pretende dagli altri consulenti di cui si avvale. Un relatore del convegno suggeriva di segmentare la clientela in base a regime IVA. Meglio farlo in base al settore in cui opera il cliente. Non e' proprio la stessa cosa.

Quali servizi offrire? Un relatore sostiene che spesso la contabilità e' in perdita. Verissimo il rischio c’è, area critica da monitorare costantemente. Bisogna però riuscire a proporre sempre nuovi servizi ad alto valore aggiunto per sfuggire ad una lotta sui prezzi che sui servizi tradizionali è sempre più serrata. 

Recruiting: oggi più volte si è parlato di crisi, più volte si è sottolineato che molti professionisti sono sfiduciati, che manca la passione soprattutto fra i più giovani. Vero, ma fortunatamente non tutti! Il recruiting deve essere coerente alla mission delloStudio. Il problema resta come fidelizzare i più bravi? Molto interessati in tal senso i suggerimenti di @cucapai che lavorando in finanza mi ha illustrato alcuni strumenti utilizzati nel suo mondo.

In conclusione pur valorizzando la sua professionalità il commercialista deve dotarsi di una struttura e di una organizzazione imprenditoriale. Lo studio professionale, inoltre, senza crescita non ha futuro perché perde i suoi pezzi migliori. Lo Studio è in qualche modo obbligato a crescere per poter creare un percorso di carriera ai professionisti e non esser costretto a sostenere periodicamente nuovi costi formazione per un faticoso turnover.

mercoledì 28 settembre 2011

Questo nostro mondo è, dunque, ammalato?

Questo mondo, questo nostro mondo nel quale viviamo e a cui ci legano le fila dei nostri pensieri, delle nostre parole e delle nostre opere, che è retto sul principio del rispetto della persona umana come valore sacro e della parità degli uomini nella libertà, sull'antica massima dei diritti uguali a tutti e speciali privilegi a nessuno, questo mondo è, dunque, ammalato?

Vittorio De Caprariis, Le garanzie della libertà, Il Saggiatore, 1966 p.21

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giovedì 22 settembre 2011

Miles Davis vent’anni dopo

...a volte gli bastava una nota lunga, una sola, per creare un clima saturo di tensione e di emozioni. E’ qui l’inizio della sua gloria.

Franco Fayenz su
Il Foglio

Il 2011 è stato proclamato “anno davisiano” poichè questo 28 settembre ricorre il ventennale della scomparsa del trombettista, compositore e bandleader Miles Davis

Se avete voglia prendetevi un minuto del vostro prezioso tempo, sottraetelo ai mille impegni, alle corse a volte fittizie di una vita frenetica ed ascoltate Kind Of Blue.

Un disco suonato e registrato da uno dei sestetti più importanti che il mondo della musica contemporanea abbia mai conosciuto: Miles Davis, Jimmy Cobb, John Coltrane, Bill Evans, Paul Chambers e Cannonball Adderley.

Soprattutto è un bel disco, anche chi non conosce il jazz, chi lo considera complicato, provate ad ascoltarlo, dimenticate il musicista, la storia, le scale..... è solo bello!

Ed in fondo forse è anche il modo migliore per ricordare un musicista, rispettarne l'opera, ascoltarne i dischi. 

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martedì 20 settembre 2011

E-commerce: pianificare un negozio on line

Mi è da poco arrivato in Studio il nuovo libro di Daniele Vietri e Giovanni Cappellotto.

Il titolo dice già tutto, sintetico ed efficace:
E-commerce pubblicato da Hoepli (di per se una garanzia).

Nel libro potete trovare una breve intervista fatta lo scorso luglio al sottoscritto su come pianificare un negozio on line.

Gli autori hanno anche pubblicato il sito di supporto www.libroecommerce.it - con il 1° capitolo, che contiene la mia intervista, scaricabile in PDF con il semplice pay with a tweet - e una pagina su Facebook per le discussioni.

Non ho ancora avuto modo di sfogliare il testo ma già mi piace il loro modo di lavorare, sicuramente gli ruberò qualche idea per quando uscirà la terza edizione di Le Perizie di Stima

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lunedì 19 settembre 2011

Proroga spesometro: comunicazione operazioni rilevanti IVA

Proroga al 31 dicembre 2011 per la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini iva, il così detto spesometro.

COMUNICATO STAMPA
Comunicazione delle operazioni rilevanti Iva

Slitta a fine anno il termine per segnalarle al Fisco.C’è tempo fino al 31 dicembre 2011 per comunicare le operazioni rilevanti Iva non inferiori a 25mila euro la cui segnalazione al Fisco era prevista entro il vecchio termine del 31 ottobre. A dettare la nuova scadenza è il provvedimento pubblicato oggi sul sito dell’Agenzia, che proroga i tempi per la comunicazione in via telematica, riferita al periodo d’imposta 2010, delle operazioni rilevanti ai fini Iva, come previsto dal decreto legge 78/2010.

Inoltre, il provvedimento aggiorna le specifiche tecniche tenendo conto delle indicazioni fornite da associazioni di categoria, relative alla migliore qualità dei dati che si può ottenere con una diversa organizzazione delle informazioni richieste.
La previsione di un nuovo termine per la comunicazione non influisce sulla tempistica secondo cui le informazioni trasmesse potranno essere utilizzate per l’attività di controllo.

Il provvedimento è disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate,
www.agenziaentrate.gov.it, all’interno della sezione “Provvedimenti, Circolari e
Risoluzioni”. Su FiscoOggi.it sarà pubblicato un articolo sul tema.
Roma, 19 settembre 2011


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sabato 17 settembre 2011

Iva 21%: aumenta aliquota iva

Riportiamo il comunicato stampa del 16 settembre 2011 della Agenzia delle Entrate in cui vengono fornite le prime indicazioni sull'applicazione dell'aliquota IVA del 21%:

Ricordo ai clienti di Studio Panato che, in collaborazione con il Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti, è stata inviata una circolare semplice ma esaustiva.
Nessuna sanzione per chi regolarizza entro la liquidazione periodica.

COMUNICATO STAMPA
Aumento aliquota Iva. Prime istruzioni

L’Agenzia delle Entrate fornisce le prime indicazioni sull’applicazione della nuova aliquota Iva al 21% che scatta da domani.
Oggi, infatti, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge n. 148/2011, di conversione del decreto legge n. 138 del 2011, che prevede, tra l’altro, l’aumento dell’aliquota Iva ordinaria dal 20 al 21% (art.2, comma 2-bis).

Poiché la legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta, gli operatori economici dovranno essere in grado di applicare, già da domani, la nuova aliquota.
Qualora nella fase di prima applicazione ragioni di ordine tecnico impediscano di adeguare in modo rapido i software per la fatturazione e i misuratori fiscali, gli operatori potranno regolarizzare le fatture eventualmente emesse e i corrispettivi annotati in modo non corretto effettuando la variazione in aumento (art. 26, primo comma, del DPR n. 633 del 1972). La regolarizzazione non comporterà alcuna sanzione se la maggiore imposta collegata all’aumento dell’aliquota verrà comunque versata nella liquidazione periodica in cui l’Iva è esigibile.


In relazione ai riflessi operativi collegati all’aumento dell’aliquota Iva l’Agenzia fornirà ulteriori chiarimenti con successivi documenti di prassi amministrativa.
Roma, 16 settembre 2011


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venerdì 16 settembre 2011

IVA: aliquota al 21% dal 17 settembre 2011

Da domani 17 settembre 2011 l' aliquota IVA ordinaria aumenta dal 20% al 21%. ricordiamo a tutti i clienti che questa settimana da Studio Panato sono già state inviate due circolari sul tema.

Suggeriamo comunque la lettura dell'articolo de ilsole24ore.

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mercoledì 14 settembre 2011

Tragedia greca

I signori della terra sono tre: il Papa, il Re e chi non ha niente. Detto popolare

Giorni duri in Borsa, ma non solo. Forse è il caso di iniziare a riflettere che quello che accade oggi porterà i suoi effetti anche nell'economia reale e non solo per via di un generalizzato quanto sconsiderato aumento della tassazione.

Riprendo un post del Prof. Manasse: Cosa succede ai cittadini se lo stato fallisce?

Ragionando per scenari estremi possiamo ipotizzare il fallimento dell'euro o del nostro Paese:
  • pesante crisi bancaria e stretta del credito (che già oggi in parte stiamo vivendo).
  • svalutazione della lira (o altra moneta tipo euro debole) che in parte agevolerà le esportazioni ma che renderà più complicato acquistare dall'estero materie prime ecc...
  • Più difficile pagare i debiti (o mutui) se denominati in altra moneta (es. e se ricevessi stipendio in lire e dovessi pagare il mutuo in euro tedesco? fanta economia)
  • fallimento dell'Italia e insolvenza, magari si pagheranno titoli di stato solo fino alla somma di 100.000 euro...
Ipotesi più rosea, l'Italia ce la fa, l'euro resta ma il tutto costa una manovra fortemente recessiva ed un pesante aumento della tassazione (dichiarata o meno es. studi di settore e redditometro usati per ampliare il gettito).

O magari si sarebbe potuto più semplicemente ma tempestivamente intervenire pesantemente su privatizzazioni, liberalizzazioni, riduzione spesa corrente, innalzamento età pensionabile.....

Siamo ancora in tempo? forse, ma ragionar per scenari aiuta a difendere il patrimonio.

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martedì 13 settembre 2011

Commercialista Veneto: Studio Panato, un case history interessante

Scopro oggi, con un colpevole ritardo, che il Commercialista Veneto, periodico dei dottori commercialisti e degli esperti contabili delle tre venezie, ci ha citati nell'articolo: Prospettive e dinamiche degli studi professionali. Tra istanze di aggregazione ed esigenze di comunicazione (pag. 11-14)

"Un case history interessante di marketing applicato ad uno studio di commercialisti è quello dello Studio Panato del dottore commercialista  Andrea Arrigo Panato. Interessante a riguardo nel suo blog Riflessioni di un Dottore Commercialista (http://www.studiopanato.it/news.htm), nel quale si possono trovare utili indicazioni sull’applicazione delle tecniche di marketing all’attività dello studio commercialistico: “lo sforzo comunicativo non è fine a se stesso, né persegue una mera ottica pubblicitaria. E’ sempre finalizzato alla formazione ed all’apprendimento reciproco.”

Ringrazio i colleghi che si sono interessati a noi e vi segnalo che sempre su uno dei prossimi numeri del Commercialista Veneto potrete trovare un breve articolo, preparato ai primi di agosto,  su Studio Panato e la nostra esperienza on line.

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domenica 4 settembre 2011

Condoni e follie.

Vorrei fare chiarezza sull'ennesima follia contenuta nella manovra Tremonti su suggerimento degli esperti del PD.

Pagare in parte e/o in ritardo le somme dovute per la definizione degli omessi o ritardati versamenti (articolo 9-bis, legge 289/2002) porta all'inefficacia del condono e l'istanza non si perfeziona. Questa è in sintesi la parte saliente di una decisione presa, a favore dell'agenzia delle Entrate, il 22 settembre 2008 dalla Commissione tributaria di II grado di Trento con la sentenza n. 88.

Ulteriori chiarimenti distinguendo tra i vari condoni su questo articolo de ilSole24ore:

Quindi chi ha aderito ai condoni ma non ha versato non sempre e' evasore.

L'Agenzia avrebbe eventualmente potuto decidere di procedere ad accertamenti ( se chiedo il condono ma poi non effettuo i versamenti forse e sottolineo forse qualche irregolarità potrei averla commessa).

Perché non l'ha fatto a suo tempo? Sostanzialmente come dichiarato da Befera perché molte di queste imprese non han pagato essendo insolventi o addirittura fallite.

Il diritto va difeso come sistema, la demagogia lo distrugge.

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venerdì 2 settembre 2011

Manovra Tremonti: la delazione come alibi a nuovi condoni.

“Prendete un circolo, accarezzatelo. Diventerà vizioso”
Eugène Ionesco citato da Phastidio

"La vacatio legis dovrebbe servire al cittadino per avere il tempo di conoscere la legge, non al legislatore per chiarirsi le idee" Un Commercialista disperato.

“Quando un governo fonda la sua politica di bilancio sulla lotta all’evasione vuol dire che è a corto di idee e di volontà politica”.
Oscar Giannino ricorda che questo scriveva l’altro ieri del governo italiano il Financial Times.

Francamente non ricordo nulla di simile. Siamo alla terza manovra in pochi giorni e sicuramente attendiamo la quarta. Alcune norme sono confuse, altre perfino pericolose per la libertà di tutti, altre irrealizzabili perchè in pieno contrasto con il dettato costituzionale. Un gran dibattito, spesso sul nulla che ha contribuito solo ad esasperare le parti sociali, preparale alla difesa dell'interesse particolare ed a fomentare un incredibile "tutti contro tutti" proprio quando la situazione economica e politica avrebbe consentito maggior coraggio nell'affrontare criticità strutturali come peraltro richiestoci dall'Europa.

Inoltre uno dei principali difetti della manovra è sulle coperture: i conti non tornano. Secondo diversi osservatori la stretta all'evasione non è altro che l'alibi dietro cui si nascondono nuovi condoni (sempre che riescano a risolvere la questione IVA e ad evitare i pasticci fatti in passato, vedi: il condono tombale iva si trasforma in autodenuncia penale).

Qualche breve analisi, sicuramente superficiale, ma ormai il diritto tributario in questo paese è stato declassato al livello di pettegolezzo. Attendiamo la manovra definitiva per analizzare con maggiore attenzione sia la normativa che gli effetti della stessa su imprese e professionisti.

Tassazione finanziaria: aumento dal 12,5% al 20% dal 2012

Non entro sull’impatto macroeconomico, evidenzio solo il rischio che molte PMI con soci con partecipazioni non qualificate (fino ad oggi tassate al 12,5%) potrebbero essere tentate di distribuire dividenti prima dell’aumento della tassazione contribuendo così ad indebolire patrimonialmente le imprese stesse.

Tfr in busta paga
Confesso, mi sono perso e non so se è ancora in manovra o è stato stralciato. Ricordo solo che oggi il TFR per le piccole imprese resta un polmone finanziario utile soprattutto in periodi come questo. Per i dipendenti una forma di risparmio forzoso tutelato da una tassazione ridotta. Anticipare il TFR in busta ne aumenterebbe la tassazione anticipandola ad esclusivo vantaggio dell’erario .

Conti Correnti in dichiarazione dei redditi
Nelle dichiarazioni dei redditi diventa obbligatoria l’indicazione di tutti i rapporti intrattenuti con le banche. Ennesima follia, basterebbe incrociare le banche dati.
Mario Seminerio si domanda “Ma non sarebbe stato molto più semplice ordinare ai contribuenti di compilare ogni anno una dichiarazione patrimoniale ed obbligare le banche a consegnare i tabulati dei movimenti di conto corrente, per trovare l’unica vera quadra? Oppure negoziare con la Svizzera un accordo come quello chiuso da Regno Unito e Germania, rispetto ai capitali esportati? “ 

Dichiarazioni dei redditi on line.
Una follia. Le Banche dati per i controlli esistono, dovrebbero solo essere integrate e messe a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per i controlli del caso. Sono assolutamente contrario alla delazione anche perché non sarebbe mossa da senso civico ma da pura invidia.
Inoltre ricordo che vi sono redditi che non risultano dall’Unico, come quelli di capitale, perché tassati a cedolare secca.
Inoltre, e qui oltre al danno la beffa, si annuncia un decreto del presidente del Consiglio dei ministri in cui saranno “stabiliti criteri e modalità per la pubblicazione, sul sito del Comune, dei dati relativi alle dichiarazioni anche con riferimento a determinate categorie di contribuenti ovvero di reddito”.
La nostra Costituzione impedisce di discriminare contribuente da contribuente.
L’operazione richiederebbe comunque una modifica della legge sulla privacy che ad oggi, giustamente, vieta una simile follia. In nessun altro paese vengono messi on line i redditi dei contribuenti. Posso sbagliarmi ed invito i lettori a segnalarmi eventuali casi conosciuti.
Alberto Mingardi, Direttore generale dell’Istituto Bruno Leoni sottolinea che:” In un paese come l’Italia, in cui la cultura politica resta soverchiamente incapace di accettare il successo economico come altro che un’intollerabile beffa del destino ai danni di chi non è riuscito a raggiungerlo, gli esiti di un pubblico invito alle spiate fiscali sono prevedibili. E sarebbero disastrosi anche per i “controllori”, dacché la moltiplicazione delle anticamere della verità non rende certo più veloce arrivarci, alla verità.”

Consigli tributari in ogni Comune
Ai Comuni che partecipano alla lotta all’evasione, viene riconosciuto il 100% del maggior reddito recuperato a condizione che entro il 31 dicembre 2011 si dotino di consigli tributari.
Ricorda Franco Bechis che i consigli tributari furono inventati per decreto luogotenenziale nel 1945 dal futuro Re Umberto nell’Italia che ancora non era stata liberata dai nazisti. Essendo nomine elettive temo rappresenterebbero nuove poltrone e nuovi costi. 

Stretta sulle società di comodo
C’è già una disciplina piuttosto severa sulle società di comodo che utilizzano beni a favore dei soci invece che per fare impresa. Da anni non è più conveniente utilizzarle.

Manette agli evasori
Se l’imposta evasa o non versata supera i 3 milioni di euro, non trova applicazione l’istituto della sospensione della pena. Principio corretto in linea di massima ma la soglia andrebbe parametrata al fatturato. Cosi molte pmi non correrebbero rischi mentre se fossi nel CDA di una impresa di medie proporzioni sarei terrorizzato rischiando potenzialmente di finire in carcere per un contenzioso fiscale. Non mi pare abbia molto senso.


Per chi vuole approfondire:
Dichiarazioni on line la tesi di un imprenditore confindustrialePerché premiare la delazione fiscale è un vero metodo tribale di Alberto Mingardi, Direttore generale dell’Istituto Bruno LeoniLo stato della commedia dell’arte di Mario SeminerioCaccia agli evasori ottimosulla carta di Franco Bechis 
Vi spiego come si crea una società di comodo da Linkiesta

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