lunedì 23 giugno 2014

Il Commercialista ridisegna se stesso, partendo dai fornitori..




Si intravede in lontananza qualche cambiamento per il settore della consulenza fiscale e societaria.

E come spesso capita in questi anni la leva è l'innovazione, che procede a freno a mano tirato a causa di una normativa lenta e faraginosa, ma procede.

E se ancora sui professionisti poco si vede come effetto, molto sta avvenendo tra i fornitoriIn quel caso si vedono truppe marciare (per non marcire come disse il poeta), riorganizzare alleanze e aprire nuovi fronti.


Resto sempre stupito come spesso alcuni imprenditori non comprendano che i confini del loro settore stanno cambiando e che i concorrenti più temibili non sono certo più quelli tradizionali.


Editoria: un tracollo, molti concorrenti, una tendenza ancora sopita ma in prospettiva più forte di concentrazione. Oggi tutti hanno gli stessi autori, nessuna attenzione alla fruizione del contenuto, poca conoscenza di internet vista comunque come minaccia. Tutto il settore è fuori focus in attesa di una profonda riorganizzazione che interesserà per prima l'editoria professionale. Il servizio sarà l'organizzazione e la fruizione del contenuto, non il contenuto.

Software professionali: molto c'è da fare, troppi concorrenti, troppe funzioni, troppa complessità. Anche qui il futuro sarà nella semplicità. Solo quello che serve. 

Cloud: ci arriveremo, camminando o correndo ci arriveremo.

Fattura elettronica, conservazione sostitutiva: se l'evoluzione normativa sarà coerente avranno un fortissimo impatto sulla riduzione dei costi di tenuta ed elaborazione dei dati contabili, con effetti dirompenti sugli studi professionali.

Forse conviene iniziare a far due chiacchiere coi nostri fornitori, testarne altri, valutare i tempi di cambiamento (non arrivare troppo presto nè troppo tardi) ma informarsi per gestire e non subire il cambiamento.

In futuro pagheremo di più per avere meno, software più semplici, con solo le funzioni utili (oggi spesso ridondanti e non utilizzate). La complicazione costa.

Molto sta cambiando e lo si vede nelle tensioni e guerre tra i fornitori dello studio professionale che mai come oggi ha forza nella trattativa commerciale.

I fornitori sanno di non avere un prodotto utile e che sul mecato ancora nessuno ha provato ad innovare ma il primo che lo farà (ma dovrà esser abbastanza grosso per imporsi ed investire) prenderà il mercato.


E noi saremo li a ridisegnare la nostra offerta, osservando un mercato che è fatto si di clienti ma anche di fornitori.


Tutto questo vale per noi ma vale anche per le imprese che dovranno imparare a ridefinire costantemente la filiera della creazione del valore integrandosi con fornitori e clienti in maniera strategica.

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sabato 21 giugno 2014

Spagna, taglio di imposte del 12,5%. Viva il Re!


Il Governo spagnolo ha annunciato un progetto di legge che prevede un calo di circa il 12,5% delle imposte sui redditi e le società a partire dal 2015, mentre ha anche scartato un aumento dell'Iva a seguito delle pressioni da parte dell'Ue.

Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/aXWCtq

Che dire? VIVA IL RE!

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Semplificazione fiscale? forse c'è un equivoco...


Leggo velocemente (lo ammetto) il comunicato stampa del governo che porta il titolo: Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata (decreto legislativo – primo esame).

Vi sono numerosi provvedimenti interessanti ma che nascondono, per come sono posti un equivoco di fondo.

Le semplificazioni non le stanno facendo per il contribuente ma per poter accertare prima e meglio (come è assolutamente giusto che sia).

Oggi un elefantiaco sistema fiscale costringe i contribuenti a rivolgersi ad innumerevoli soggetti (associazioni di categoria, CAF, Commercialisti, altri...) per adempiere ad innumerevoli obbligazioni e balzelli che verranno controllati e verificati da ulteriori innumerevoli soggetti ( Agenzia delle Entrate, Dogane, Guardia di Finanza).

Inutile dire che questa grande ruota gira intorno soprattutto ai contribuenti onesti che le tasse le pagano. Spesso coi disonesti il sistema di controllo pur elefantiaco pare inefficiente.

Finisce quindi che la maggior parte di controlli e verifiche anche di ridotto importo si concentrano su errori materiali, cavilli burocratici ecc.

E' di questi giorni il disastro TASI/IMU (e proroga versamenti impostein cui la stessa macchia burocratica è andata in tilt costringendo lo Stato a veder condonate eventuali sanzioni, rimandato una parte consistente di gettito, ecc.

Oggi ci viene detto che una parte delle dichiarazioni (principalmente 730, probabilmente anche bollettini IMU e Tasi) verranno nel 2015 inviate precompilate al contribuente.

Comprensive dei dati della fantastica tessera sanitaria che serve a dedurre le spese mediche in farmacia ma che non fornisce ad oggi al contribuente un riepilogo da utilizzare in dichiarazione.

Obiettivo mirabile, esattamente come altre piccole ma utili semplificazioni che vanno a mettere un pò di ordine nei disastri di un sistema che produce norme che non sa interpretare. Cito solo per fornire qualche esempio ma rimando al comunicato stampa per approfondimenti:

  • Dichiarazione dei redditi precompilata: bene ma il rischio per noi professionisti sarà passare un paio di anni a correggerle per aggiornare le banche dati pubbliche. La vera cartina di tornasole sarà vedere che ne sarà dei CAF. Se restano la riforma sarà sostanzialmente inutile.
  • Invio unico precompilato o scaricabile on line da cassetto fiscale, caf e professionisti? Perchè per mia nonna è molto diverso riceverlo cartaceo per posta o doversi affidare ad un intermediario. 
  • Obbligo dell'invio telematico delle certifcazioni dei sostituti all'Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo di ogni anno: ok, faremo anche questo, dubbi invece sulle sanzioni, per ogni certificazione non inviata avremo 100€ di sanzione senza cumulo giuridico.
  • Spese di vitto e alloggio dei professionisti: gli addetti ai lavori sanno che esiste una delirante circolare che fino ad oggi propone un sistema folle per consentire la deducibilità delle spese sostenute dal committente. Ottima cosa ma semplificazione dovuta.
  • Società tra professionisti: novità ormai polverosa visto che è tempo ormai che si attendevano chiarimenti. Ad oggi risulta sostanzialmente inutilizzabile. Domani se le norme saranno approvate potrà un utile strumento ma rischierà di massacrare ancora una volta la povera SRL che ultimamente è stata oggetto di fin troppo riforme sia civili sia fiscali. Quasi tutte poco sistemiche.
  • Semplificazioni sui rimborsi: sperem. Meglio attendere il testo definitivo prima di commentare.

In sostanza:
  1. le semplificazioni non son fatte per noi ma per loro, per meglio incrociare i dati, per ottimizzare un accertamento lasciato troppo spesso alla discrezionalità del controllore. Spero facciano di più e più velocemente. Nessuna rivoluzione se non si decidono a fare vere riforme organizzative volte a sfoltire burocrazia pubblica e burocrazia privata (commercialisti compresi sia chiaro).
  2. Chiarimenti e piccole modifiche normative certamente utili, mettono un pò di ordine ma nulla più. Pongono fine a qualche fastidioso disastro normativo.
  3. Non vedo rivoluzioni, non vedo una visione differente... continua a mancare un progetto coordinato di riforma che vada ad incidere sia su come vengono scritte le leggi (oggi opache e confuse) sia su come vengono applicate. Soprattutto la sfida è sulla riforma di una burocrazia che ha la grande opportunità di semplificarsi e semplificare la vita utilizzando tecnologie ormai banali e diffuse.
  4. Attendiamo di vivere la vera rivoluzione che potrebbe essere introdotta dalla fatturazione elettronica (cosa che potrebbe cambiare radicalmente il nostro modo di lavorare, altro che la sciocchezza del POS).
Nè bocciature nè applausi in sostanza. Continuiamo come ormai questo governo ci ha abituato a sperare in riforme future.

Qualcuno al bar dice "diamogli tempo..." ma il mio barista risponde che a furia di prender tempo vende sempre caffè ma sempre meno brioche.

NB: poi leggo la riforma fiscale del Regno di Spagna, la confronto con gli 80 euro di Renzi, le semplificazioni e il Destinazione Italia e perdo ogni voglia di commentare...



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giovedì 19 giugno 2014

Non dobbiamo piacere a tutti


"Non dobbiamo piacere a tutti, di conseguenza non dobbiamo dire cose che piacciano per forza a tutti. 

Dobbiamo dire qualcosa che piaccia a noi e poi trovare qualcuno in giro per il mondo che apprezzi le cose che raccontiamo "




Per quelli della mia età Stone Island e CP Company restano marchi culto legati ai paninari, ai giubbotti tecnici con cui si andava in moto e ad uno strepitoso Massimo Osti.

Oggi mi è capitato di leggere una bella intervista all'attuale patron di Stone Island Carlo Rivetti.

E il testo che trovate vicino alla foto è un bel regalo su cui riflettere. 

Ogni tanto questo blog ritrova la sua vecchia funzione e torna a far da zibaldone di pensieri, riflessioni, esempi.

E mentre ripenso alla figura del commercialista, alle caratteristiche del mio Studio, mi rendo conto che in poche righe ha condensato una grande verità. Non dobbiamo piacere a tutti...

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mercoledì 18 giugno 2014

Rivalutazione partecipazioni 2014: perizia, imposta, versamenti.

La rivalutazione del costo delle partecipazioni
di Andrea Arrigo Panato, Dottore Commercialista e Revisore legale in Milano

Abstract
La legge di stabilità 2014 ha riaperto la possibilità di rideterminare il valore di acquisto di partecipazioni non negoziate in mercati non regolamentati possedute alla data del 1 gennaio 2014. Il termine per la predisposizione delle perizia di stima e per il pagamento dell'imposta sostitutiva è il 30 giugno 2014.
L'imposta da corrispondere dovrà essere pari al 2% del valore risultante dalla perizia per le partecipazioni non qualificate e al 4% per le partecipazioni qualificate.


1. Finalità
L'articolo 1 co. 156 della L. 27.12.2013 n. 147 (legge di stabilità del 2014) ha previsto la possibilità di rideterminare il valore di acquisto di partecipazioni sociali non negoziate in mercati regolamentati possedute alla data del 1 gennaio 2014, effettuando i relativi adempimenti entro la data del 30 giugno 2014. La rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni è una agevolazione più volte riproposta in questi anni dal legislatore.
La possibilità di rideterminare mediante una perizia giurata di stima il valore di acquisto delle partecipazioni sociali non negoziate in mercati regolamentati può essere vantaggiosamente utilizzata dal contribuente al fine di ridurre la plusvalenza tassabile in caso di cessione delle partecipazioni stesse.
Il costo di acquisto "rideterminato", secondo le modalità contenute nelle predette disposizioni, è utilizzabile ai fini del calcolo dei redditi diversi di cui all'articolo 67 del testo unico delle imposte sui redditi (TUIR).
A seguito della rivalutazione il nuovo valore della partecipazione assume la natura di prezzo di acquisto della stessa ai fini della quantificazione delle plusvalenze realizzate.
Si ricorda che, in occasione delle successive cessioni delle partecipazioni rivalutate, il confronto tra il corrispettivo di vendita e il valore di perizia non può dar luogo a minusvalenze fiscalmente rilevanti.
Per poter utilizzare a tali fini il valore delle partecipazioni alla data del 1 gennaio 2014, in luogo del loro costo storico, il contribuente è tenuto a predisporre un’ apposita perizia giurata di stima del patrimonio netto aziendale a valore di mercato alla data di riferimento e al pagamento di un’ imposta sostitutiva nella misura del 2 o del 4 per cento del valore così rideterminato, a seconda che si tratti di partecipazioni non qualificate o qualificate.
Il termine entro il quale asseverare la perizia ed effettuare il pagamento dell'imposta è fissato al 30 giugno 2014


2. Soggetti ammessi al regime agevolato
La disposizione in esame è rivolta a tutti i contribuenti:

  • che effettuano operazioni suscettibili di generare redditi diversi di natura finanziaria
  • che alla data del 1 gennaio 2014 possiedono titoli, quote o diritti non negoziati nei mercati regolamentati, indipendentemente dalla circostanza che essi siano rappresentativi di una partecipazione qualificata, ovvero di una partecipazioni non qualificata.

La circolare n. 12/2002 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito i soggetti interessati all’agevolazione:
  • le persone fisiche, per le operazioni non rientranti nell'esercizio di attività commerciali;
  • le società semplici e le società ed associazioni ad esse equiparate ai sensi dell'articolo 5 del TUIR;
  • i soggetti non residenti, per le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni in società residenti in Italia che non siano riferibili a stabili organizzazioni, salvo quanto previsto dalle convenioni contro le doppie imposizioni che ne escludano l’imponibilità in Italia.

3. Partecipazioni rivalutabili
La norma si applica esclusivamente ai titoli, alle quote e ai diritti, non negoziati nei mercati regolamentati. L'ambito oggettivo della norma comprende quindi:
  • le partecipazioni rappresentate da titoli (quali le azioni);
  • le quote di partecipazione al capitale o al patrimonio di società non rappresentate da titoli (quali le quote di Srl);
  • i diritti o ai titoli attraverso cui possono essere acquisite le predette partecipazioni (quali i diritti di opzione, i warrant e le obbligazioni convertibili in azioni). 


4. La perizia giurata di stima
Come accennato, i contribuenti che detengono partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati e terreni edificabili e con destinazione agricola, alla data del 1 gennaio 2014, possono rideterminare i valori di acquisto di tali partecipazioni a tale data.
Il nuovo valore è determinato sulla base di una perizia giurata di stima; in particolare, per le partecipazioni il valore è determinato in relazione alla frazione del patrimonio netto della società rappresentativa della partecipazione stessa.
Si ricorda che detta perizia deve essere redatta, con le responsabilità sancite dall'articolo 64 del codice di procedura civile, esclusivamente dai seguenti soggetti:   
  • iscritti all'albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili;
  • iscritti nel Registro dei revisori legali. 
  • I periti regolarmente iscritti alle Camere di Commercio ai sensi dell’art. 32 del RD 20.09.34 n. 2011.


La relazione di stima deve essere riferita al valore di mercato dell'intero patrimonio sociale e sottoposta a giuramento.
Il valore "rideterminato" è utilizzato ai fini della determinazione delle plusvalenze realizzate in occasione della cessione a titolo oneroso dei suddetti terreni e partecipazioni, in luogo del costo o valore di acquisto.

Come precisato dalla circolare 5 giugno 2002, n. 47/E, la predisposizione della perizia può essere effettuata anche successivamente alla cessione della relativa partecipazione, esclusivamente «per i contribuenti che versano l’imposta sui redditi diversi di natura finanziaria in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi». Ciò non è quindi possibile nei regimi di risparmio amministrato o gestito.

Copia originale della perizia, unitamente ai dati identificativi dell’esperto e al codice fiscale della società periziata (nonché unitamente alle ricevute di versamento dell’imposta sostitutiva) devono essere conservati dal contribuente ed esibiti o trasmessi su richiesta dell’Amministrazione finanziaria.

5. Trattamento fiscale delle spese sostenute per la perizia
Il trattamento fiscale delle spese sostenute per la perizia varia a seconda che la stessa sia predisposta per conto di:
  • Società: la spesa è deducibile dal reddito di impresa per quote costanti nell’esercizio in cui è stata sostenuta e nei 4 successivi;
  • Soci: la spesa può essere portata in aumento del valore di acquisto della partecipazione in proporzione al costo sostenuto da ciascuno di essi.



6. Il pagamento dell'imposta sostitutiva
I contribuenti che intendono avvalersi della rideterminazione dei valori di acquisto delle partecipazioni, alla data del 1 gennaio 2014, devono corrispondere un’ imposta sostitutiva nella misura del:

  • 2% del valore risultante dalla perizia, per le partecipazioni non qualificate;
  • 4% del valore risultante dalla perizia, per le partecipazioni qualificate.

L'imposta puo' essere versata entro il 30 giugno 2014 in un’ unica soluzione ovvero essere rateizzata fino ad un massimo di tre rate annuali di pari importo, a decorrere dalla medesima data. Sull'importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi nella misura del 3 per cento annuo da versarsi contestualmente a ciascuna rata.

7. Perfezionamento della rivalutazione
 L’opzione per la rivalutazione del valore di acquisto delle partecipazioni non quotate e la conseguente obbligazione tributaria si considerano perfezionate con il versamento, entro il 30 giugno 2014 previsto:
·        dell’intero importo dell’imposta sostitutiva dovuta;
·        ovvero, in caso di pagamento rateale, della prima rata.
Pertanto il versamento dell’intera imposta sostitutiva (ovvero della prima rata) oltre il termine previsto dalla norma comporta l’impossibilità di utilizzare il valore rideterminato ai fini del calcolo delle plusvalenze realizzate. Il contribuente in questo caso potrà richiedere il rimborso dell’imposta sostitutiva versata in ritardo.
L’omissione del versamento delle successive rate non compromette la validità della rideterminazione del valore ma comporta l’iscrizione a ruolo degli omessi pagamenti (artt. 10 e ss., d.P.R. 602/1973) con possibilità di avvalersi, a determinate condizioni, del ravvedimento operoso ex art. 13, d.lgs. 472/1997 con la conseguente riduzione delle sanzioni.

8. Modello Unico
Il modello Unico dovrà contenere, nel quadro RT, indicazione dell’avvenuta rideterminazione tramite perizia asseverata del valore fiscalmente riconosciuto delle partecipazioni detenute. Nel quadro citato dovrà essere indicato il valore rivalutato, l’imposta sostitutiva e l’eventuale scelta per la rateizzazione. Si ricorda che anche i contribuenti che presenteranno il modello 730 saranno tenuti a compilare il quadro RT del modello Unico Persone Fisiche da presentare con il relativo frontespizio.
I contribuenti saranno altresì obbligati a comunicare la cessione della partecipazione interessata dalla rivalutazione.

La Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 1 del 15.02.2013 ha chiarito che l’omessa indicazione nel modello unico dei dati relativi alla rideterminazione del costo delle partecipazioni costituisce una violazione formale che non pregiudica gli effetti delle rivalutazione.

9. Antielusione
L’agevolazione in esame è soggetta a quanto previsto dall’ art. 37 – bis del DPR 600/73 che considera inopponibili all'amministrazione finanziaria gli atti, i fatti e i negozi, anche collegati tra loro, privi di valide ragioni economiche, diretti ad aggirare obblighi o divieti previsti dall'ordinamento tributario e ad ottenere riduzioni di imposte o rimborsi, altrimenti indebiti.

Si segnala, in merito, la sentenza n. 97/46/2011 del 27 luglio 2011 della Commissione tributaria regionale per la Lombardia - Sez. 46 che contribuisce a rendere sempre più complicato l’utilizzo di norme espressamente agevolative previste dal nostro ordinamento.

La sentenza contesta al contribuente persona fisica di aver ceduto le partecipazioni detenute in società di capitali ad altra società avendo in precedenza effettuato la rivalutazione del valore delle quote sociali ex D.L. n. 282/2002 avendo poi nei due mesi successivi la cessione delle partecipazioni, le società cedute distribuito i dividendi a favore del nuovo socio partecipante.


I giudici della Commissione tributaria regionale per la Lombardia hanno ritenuto che il contribuente abbia posto in essere una condotta elusiva volta ad ottenere un risparmio fiscale sulla distribuzione di utile con la seguente motivazione: “il ricorso alle norme agevolative di rivalutazione è l’indispensabile presupposto del complesso meccanismo abusivo teso a nascondere la effettiva capacità contributiva del contribuente rispetto alle utilità economiche ricavate dalla società dallo stesso partecipata avvalendosi di schermi societari.”

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Inizia una nuova collaborazione con Giuffrè Editore

Il nostro Studio ha da poco iniziato una nuova collaborazione editoriale con una delle più prestigiose, se non la più prestigiosa, casa editrice in campo economico-giuridico.

Una nuova collaborazione che contribuirà, tra le altre, ad una riorganizzazione della presenza on line di Studio Panato.

Le nostre numerose pubblicazioni ed i frequenti convegni che sempre più ci stanno vedendo e ci vedranno protagonisti (numerose iniziative previste in autunno) saranno raccolti e comunicati attraverso un contenitore nuovo e più moderno.

Il tutto in un continuo dialogo con il cliente che potrà ricevere gratuitamente tutte le nostre pubblicazioni, per espresso accordo con gli editori con cui collaboriamo.

Oggi sempre di più è fondamentale riuscire a comunicare e diffondere informazioni con un attento studio delle dinamiche on line.

La materia ci appassiona e lo strumento ci diverte. Speriamo di riuscire a proporre un nuovo progetto editoriale utile agli editori ma soprattutto utile ai nostri Clienti.

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sabato 14 giugno 2014

Proroga al 7 luglio per i versamenti delle dichiarazioni fiscali. Interessati tutti i contribuenti con studi di settore

Slitta dal 16 giugno al 7 luglio 2014, il termine per effettuare i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione Irap e dalla dichiarazione unificata annuale da parte dei contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore.

Lo prevede il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, che e' stato firmato dal premier Matteo Renzi e che e' in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
La proroga riguarda anche i contribuenti che, pur facendo parte delle categorie per le quali sono previsti gli studi di settore, presentano cause di esclusione o inapplicabilità (ad esempio, nel caso di non normale svolgimento di attività, o per il primo anno di attività) o i contribuenti che rientrano nel regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e per i lavoratori in mobilità.

Usufruiscono inoltre della proroga i contribuenti che partecipano a società, associazioni e imprese soggette agli studi di settore.


Dopo il 7 luglio e fino al 20 agosto 2014 i versamenti possono essere eseguiti con una maggiorazione, a titolo di interesse, pari allo 0,40 per cento.

Contribuenti interessati
Tipologia di versamenti
Vecchia scadenza
Nuova scadenza
Scadenza con interessi
Contribuenti per i quali sono previsti gli studi di settore
 
Versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dichiarazione Irap e dichiarazione unificata annuale
16 giugno 2014
7 luglio 2014
Dall’8 luglio al 20 agosto 2014 con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse

















Vai al comunicato stampa: Comunicato Stampa N° 144 del 14 giugno 2014

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venerdì 13 giugno 2014

Nottingham: lo sceriffo è impazzito, SOGEI zoppica e si attende la proroga.

Non ricordo un periodo cosi disgraziato. Uno Stato completamente inefficiente, un Presidente del Consiglio in gita e mezzo governo allo sbando.

Avevano promesso di inviare ai contribuenti le dichiarazioni precompilate, certo, non ci avevamo creduto ma speravamo almeno si realizzasse la cosa per le tasse sugli immobili.

Bene, assistiamo al disastro TASI ed alle ammissioni del Governo che pare condonare le eventuali sanzioni per errori derivanti da un tale caos normativo.

Sogei denuncia problemi con il sistema informatico e ENTRATEL va in tilt.

La proroga dei versamenti promessa ed annunciata tarda ad arrivare, non resta che sperare nella Boschi, che i ritardi siano causati in qualche modo dalle sue treccine.

Ed ora, mentre tutti attendiamo qualche rassicurazione in merito arriva l'ultimo comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate: "Controllo formale della dichiarazione dei redditi, i 30 giorni per presentare i documenti partono dalla data in cui arriva la comunicazione" :
" i contribuenti che dovessero ricevere in questi giorni una comunicazione dell’Agenzia relativa al controllo formale del modello Unico 2012 Persone Fisiche che, per un errore materiale, riporta la data del 29 aprile 2013, sono invitati a non tenere conto di questa data e a considerare invece la data in cui hanno effettivamente ricevuto la comunicazione per calcolare il termine di 30 giorni."

Lavorare in queste condizioni è impossibile. Mi spiace ma ormai la misura è colma.

E tutto questo in attesa della prossima manovra di settembre. 

PS il lettore perdoni il tono, chi frequenta abitualmente questo blog sa che non amo lamentarmi ma questa volta è troppo, anche perchè veniamo da una lunga sequenza di proroghe e rinvii per incapacità da parte dello Stato di gestire la materia fiscale.

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domenica 8 giugno 2014

Storie di buona borghesia milanese, di donne e di un sistema che si è inceppato


Milano e' fortunata, la crisi si sente ma morde meno rispetto alla Lombardia industriale, ad un nord est in crisi di identità o ad un meridione che da sempre arranca.

Milano proprio per questo rappresenta un posto di osservazione privilegiato per provare a riflettere su cosa si è inceppato in mondo che resta ricco, forse più per il suo patrimonio che non per reddito, ovvero la sua borghesia.

Questo we ho incontrato persone e storie che mi hanno fatto pensare.

Il buon borghese
Ottimo professionista di una certa età, ha visto ridursi gli incassi nell'ultimo anno ed ha deciso di inserire un collega più giovane in studio per dare continuità, consentire alla segretaria di raggiungere la pensione, ridurre un po' i costi e lavorare ogni tanto, senza affanno, perché lavorare mantiene giovani. 

La motivazione principale e' quella di consentire ai dipendenti di continuare ad avere il posto di lavoro, lui di soldi non ha bisogno. Motivazione nobile ma più assistenziale che aziendale. Bellissima persona ma fa riflettere, in altri tempi obiettivo sarebbe stato la cessione dello studio o, ancora meglio, l'inserimento di un collega giovane da far crescere per trasmettere sapere e competenze.

Solo una riflessione la mia, che ovviamente nulla toglie alla libertà delle scelte personali ed al livello della persona. Avercene oggi di professionisti così eleganti nei modi e preparati.

Le mogli e le mamme
Le famiglie stanno bene ed ai figli non manca nulla, ci si racconta che sicuramente e' situazione momentanea e poi con un figlio piccolo da accudire stare a casa non pesa così tanto, ma nel silenzio generale la cassa integrazione ed i licenziamenti colpiscono molte donne. La famiglia e' benestante, non e' visto come un problema sociale ma è un segnale forte che fa pensare per come poco venga percepito.

La moglie, il figlio o la figlia del titolare
Lavora poco, prende lo stipendio anche se l'azienda fa fatica, pretende uno status che da tempo non c'è' più. Difende le apparenze con una determinazione degna di miglior causa.

Le persone che ho incontrato questo we mi hanno riportato ad una morale anni 60, un po' di paternalismo, di donne forti in famiglia ma meno interessate al lavoro, all'importanza di uno status che cinquanta anni fa andava raggiunto ( il visone, la lavastoviglie, ecc che ricordiamo oggetti del desiderio nei film in bianco e nero) mentre oggi va difeso.

Nessuna pretesa statistica ovviamente, solo riflessioni personali come abitudine di questo blog.

Ti fermi però a pensare quante energie non riescono più ad esser convogliate nel sistema produttivo, esperienze sprecate e non insegnate, lavoro femminile anche part time non valorizzato perché' troppo costoso ed antieconomico.

Nessuno se ne preoccupa perché son storie di famiglie benestanti ( drammi veri sono altri sia chiaro), ma sono storie che dovrebbero suonare come campanello di allarme per un sistema inceppato che spreca risorse preziose senza apparentemente ( per ora) accorgersene.




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