domenica 30 maggio 2010

Sognando il mio ufficio in riva al mare



In un lungo we di lavoro, un sorriso riascoltando questa canzone di Lauzi che riesce regalarmi qualche istante di poesia.

"...e io ritorno al mio da fare, a sognare, a disegnare il mio ufficio in riva al mare "

giovedì 27 maggio 2010

Camera di Commercio Italo-Slovacca: menzione alla gentilezza

Sono rimasto favorevolemente colpito non solo dalla competenza ma soprattutto dalla cortesia dimostrata.

In breve: avevo urgente bisogno di verificare alcune informazioni su una società di Bratislava. Non sapendo come ottenerle, dopo un primo momento di panico scrivo a italo e le reti d'impresa, Italoblog è un progetto della Camera di Commercio Italo Slovacca che è tra i miei contatti on line.
 
In poco tempo ricevo una email con i dati richiesti dalla gentilissima Marcela Szabová - Resp. Area Servizi e Promozione della Camera di Commercio Italo-Slovacca che si offre anche di aiutarmi telefonicamente nella traduzione. Purtroppo non ho potuto rispondere al telefono essendo in riunione e ringraziarla personalmente (spero di rimediare con questo post).
 
Grazie mille davvero.
 

lunedì 24 maggio 2010

Il nuovo sito de IlSole24ore: insegnamenti

Oggi è stata una giornata particolarmente frenetica, mi prendo qualche minuto per lasciar decantare la tensione e la fatica. Un piccolo spazio per appuntare velocemente qualche riflessione che altrimenti temo di perdere e che invece voglio utilizzare in futuro.

Convolgere le persone: la nuova avventura de IlSole24ore al di là di tutto ha coinvolto molte persone avvicinandole al giornale. Può piacere o meno il sito, ci si può chiedere se sia corretto chiedere pareri a gente che probabilmente non ha mai letto il Sole in vita sua, ma l'avventura di Paola Bonomo     e del suo gruppo in lotta contro il tempo e contro qualche blackout dell'ultimo momento non solo ci ha avvicinati al giornale ma ci ha anche mostrato un percorso che forse anche qualche PMI un domani può pensare di affrontare con successo. La sincerità e la voglia di fare premiano sempre. I piccoli inconvenienti si risolveranno velocemente (PS non è piaggeria alcune mie perplessità sulla linea editoriale le ho già espesse nel post  Il nuovo sito de IlSole24Ore.com ovvero blogger per un giorno )

L’ortografia serve a comunicare: un grazie ad Alessandra Farabegoli che insegna che è importante partire dalle piccole cose. In un mondo un po’ approssimativo devo dire che apprezzo molto il suo approccio. Alcuni suggerimenti possono sembrare banali ma verificate se li state applicando. E’ tutta li la differenza tra un lavoro ed un lavoro ben fatto.

Focalizzarsi: seguendo l’avventura del Sole e sovrapponendola al nostro progetto di Studio mi rendo conto quanto sia importante comprendere bene chi è il nostro Cliente, che tecnologie usa, cosa vuole da noi.

È il cliente che sceglie la tecnologia, ma se vuoi puoi educarlo: Dopo tanto parlare di ipad credo che a settembre preparerò una piccola informativa per i clienti. Niente email ma carta tradizionale per raccontare il nostro percorso di questi ultimi mesi. L’imprenditore docet.



Tremonti e la manovra finanziaria 2010: piccole osservazioni di un commercialista

Brevi osservazioni sulle prime indiscrezioni della prossima manovra Tremonti.

1) la manovra è necessaria: lo chiedono i mercati finanziari che solitamente però non sono popolati da individui particolarmente lungimiranti. Del resto se uno mi deve dei soldi mi interessa che non spenda, solo menti raffinate possono provare ad analizzare gli effetti della spesa o della mancata spesa sul medio periodo. Solitamente tali menti non frequentano gli ambienti finanziari e probabilmente comunque non è neanche compito del mio creditore essere troppo elegante nei giudizi. Sono cose che competono al governo del paese. Tremonti ad oggi ha parato bene i colpi del partito della spesa, tranquillizzato i mercati, un po’ meno me ma il bilancio resta comunque positivo.

2) La politica economica è necessaria: ma da anni… e qui invece non ne troviamo traccia. Solo proclami e seriosi propositi sia da destra che da sinistra. La ricerca, l'innovazione, l'istruzione non sono argomenti rimandabili, eppure...

3) La manovra Tremonti:

a. Condono edilizio: ancora? A quali costi per la collettività? Ma è mai possibile che per rialzare un sottotetto si debba passare attraverso mille autorizzazioni e commissioni di estetica e se mi costruisco casa in riva al mare deturpando la costa in un paese che vive o dovrebbe vivere di turismo e quindi tutelare la bellezza del paesaggio, con un condono si sistema tutto? (ovvio che bisognerà leggere il testo di legge per comprendere meglio, ma questa è una reazione di pancia. Perdonatemi e passate oltre ;-)

b. Riduzione degli stipendi dei parlamentari: e quindi? Per poi sostituirli con tripli incarichi ecc… ma non possiamo fare una media europea ed agire di conseguenza? Almeno utilizzeremo un criterio definito. Ovviamente nelle medie mi interessa confrontare situazioni omogenee. Quanto lavori per quella cifra? Quanti incarichi? Ecc.. Se aumenti la produttività, io mica ho problemi a pagarti di più. Ma se non fai nulla anche mille euro sono un furto.

c. Riduzione consulenze della PA rispetto al 2009, società vietate nei piccoli comuni ecc..: ma in base a cosa? Ma è mai possibile commissariare sindaci ecc.. regolarmente eletti? Ma non possiamo legare il tutto a vincoli di produttività e riduzione del debito locale? Non basta risparmiare soldi. Mi piacerebbe sapere per cosa. Vorrei obiettivi e tetti di spesa. Poi definiti questi spetterà alla PA gestire per il meglio. Altrimenti continuiamo a deresponsabilizzare la struttura burocratica del paese.
d. Riduzione stipendi pubblici: ma perché? Ancora una volta rinunciamo ad affrontare il problema. Bisogna ridurre i pubblici dipendenti, ma pagare meglio secondo criteri meritocratici chi resta. Perché ancora una volta rinunciare a fare una riforma vera? Sia chiaro, Tremonti probabilmente fa il fattibile, ma prima o poi dovremmo chiederci perché questo paese vive di commissariamenti. L’italiano vuole (o voleva vista la totale incapacità di gestione) l’europa per commissariare il suo governo, il governo vuole commissariare gli enti locali che a loro volta ingabbiano i cittadini in una burocrazia folle.
e. Obbligo di tracciabilità dei pagamenti: sacrosanta, l’abbiamo tolta e ancora non ho capito il perché. La scomodità del cliente nel pagare con carta? I professionisti che si vergognano di tenere il Pos in Studio? Ottimo, solo che poi costringete mia nonna ad 80 anni a comprare il decoder per vedere raidue.

f. Comunicazioni iva per fatture oltre una certa soglia: non so, ho paura che sia un gran giro di carta, un servizio in più da offrire ai miei clienti sicuramente mal pagato ma che forse ordini ed associazioni sindacali dei professionisti considerano una vittoria come sussidio per piccoli studi con poco fatturato. Posso sbagliarmi, magari sarà molto utile alla lotta all’evasione, ma la paura che sia solo un adempimento in più per imprese che hanno già parecchi problemi da affrontare resta.

g. Redditometro: da fare, subito! ma da applicare con intelligenza senza battaglie giacobine. Il fisco sa tutto di noi se solo si degna di incrociare quattro banche dati. Forza. Che lo si faccia ma che non diventi un modo per recuperare soldi come il progressivo aumento dei ricavi negli studi di settore (non alzo le aliquote ma ti costringo ad adeguarti a livelli di reddito sempre maggiori).


In sostanza una manovra utile e giusta per presentare dei conti ordinati a quattro banchieri ma ancora una volta rimandiamo le decisioni utili per il paese.

sabato 22 maggio 2010

Il nuovo sito de IlSole24Ore.com ovvero blogger per un giorno.

Giovedì scorso grazie all’invito di Paola Bonomo ho partecipato alla presentazione del “nuovo ilsole24ore.com, il progetto editoriale online del leader dell’informazione economica, finanziaria e normativa italiana. Fra le novità, un redesign completo, un’information architecture pensata per creare punti di accesso immediati ai temi più rilevanti, un look&feel più deciso - con la qualità dell’informazione, la chiarezza, l’affidabilità e l’imparzialità di sempre.”

Alla presentazione, riservata ai principali blogger italiani, erano presenti il direttore Gianni Riotta, il responsabile de ilsole24ore.com Daniele Bellasio, la responsabile della Business Unit Online Paola Bonomo e il promotore di Nòva100 Luca De Biase.
Io ero presente grazie alla gentilezza di Paola ed ero anche in qualche modo un po’ imbarazzato dal far parte del mondo dei bloggers.

Premetto che per me ilSole24ore non è solo un quotidiano, ci sono cresciuto letteralmente immerso fin da piccolo, era uno dei quotidiani che mio padre acquistava in edicola, mentre le mie attenzioni ai tempi erano tutte per il “Corrierino dei piccoli”.
Il Sole24ore è stato il giornale che riempiva lo Studio di mio padre e che ora riempie il mio, è stato il giornale che ho portato in classe in terza elementare per la classica lezione sulla lettura dei quotidiani, compresa vivace discussione con la maestra che sosteneva non essere esattamente quello il tipo di quotidiano che aveva in mente. Ne feci un caso nazionale tra gli imbarazzi di direttrice e genitori, ma vinsi.

Quindi potete capire che non solo sono poco obiettivo, ma già di mio conservatore, sono poco incline ai cambiamenti che riguardano istituzioni come questa.

Mi ha fatto un po’ effetto, confesso, che un quotidiano con la potenza di fuoco del Sole si presentasse ad un gruppo di bloggers. Non so, mi piacerebbe che l’informazione in Italia alzasse la testa, con orgoglio ritrovasse indipendenza ed autorevolezza e non si perdesse troppo ad inseguire fantasie moderniste. Chi gioca un po’ su internet sa che “i contenuti sono importanti”. Sarebbe bello che anche la stampa nazionale se ne rendesse conto. Meno Ansa e più inchieste. Il resto sono palliativi, ma questo è un discorso che riguarda tutto il settore.

Per un attimo ho sentito il bisogno di gridare “fuori i mercanti dal tempio”.

L’attuale sito oggi mi pare un po’ caotico, ma ciò è dovuto in parte all’età (sul web il tempo corre veloce) in parte all’immensa mole di informazioni da gestire, in parte alla pubblicità che trovo spesso troppo invasiva. La nuova versione sarà sicuramente migliore e sono molto curioso di poterci navigare su con calma. I presupposti credo ci siano tutti.

Ho molto apprezzato, cosa che non avviene spesso, quando Riotta ha detto che ripensare il sito ha implicato in qualche modo ripensare il giornale. E’ una cosa che sostengo da tempo per qualunque sito e per qualunque progetto.

Qualche perplessità invece sull’indirizzo del giornale.

Riporto e prendo spunto da alcuni post su twitter del Sole e quindi ufficiali:

Gianni Riotta: il nostro obiettivo è che il nuovo sito si rinnovi continuamente, vogliamo innovare l'offerta informativa.
Un bel proposito, ma sarebbe interessante capire quali sono gli obiettivi. Molti Commercialisti che comunque rappresentano un discreto zoccolo duro per il giornale sono spiazzati dal trovare un quotidiano sempre più simile al Corriere e sempre meno tecnico. Capisco l’aumento di concorrenza (non solo da parte di altri quotidiani, io ricevo via email almeno due rassegne stampa on line prima di arrivare in edicola alle 8 di mattina ed altrettante dopo, gran parte degli articoli del Sole su fisco e tributi sono liberamente scaricabili on line su altri siti, ecc.) ma forse sta perdendo un pò la sua specificità. Per noi è uno strumento di lavoro.
Forse anche questo costante scambio di direttori tra Sole e Corriere non fa un gran bene.
Insomma per come lo intendo io il Sole deve essere un quotidiano autorevole, economico, borghese.

Daniele Bellasio: saranno gli utenti a costruire i propri percorsi informativi all'interno del giornale.
Credo che la sfida sia riuscire ad accompagnare il lettore, incuriosirlo e portarlo ad acquistare la versione su carta o comunque ulteriori contenuti on line. Sfida difficilissima! Spesso il giornale on line gratuito nelle impressioni del lettore sostituisce la versione su carta, non genera il bisogno dell’acquisto. Questa sarà la vera sfida insieme alle formule per l’abbonamento (quello su carta è un disastro, arriva troppo tardi la mattina, comprerei subito la versione per ipad in aggiunta a quella su carta ma mi auguro che non mi facciano pagare due volte la stessa cosa. Comprerei invece volentieri a prezzo ovviamente maggiorato un pacchetto carta, ipad, pc con banca dati ben strutturata.).
Oggi troppo spesso siamo inondati da informazioni, a volte poco attendibili. Abbiamo bisogno di sintesi ed autorevolezza. Capisco le esigenze pubblicitarie, ma se compro il Sole mi leggo Norme e tributi. Per scegliere l’hotel per il we mi compro il Corriere o meglio una rivista. Occhio quindi a non perdere il focus.

Sarebbe bello inoltre che il Sole producesse l’informazione di cui parla la rete (credo che molto del lavoro fatto sul nuovo sito vada in tal senso). L’opposto, come accaduto di recente, pubblicando notizie nate in rete e con ben poca autorevolezza non fa un gran bene al giornale.

Daniele Bellasio: l'ambizione di essere il primo sito di notizie italiano che fa informazione a livello globale.
Una sfida che si basa tutta sull’autorevolezza e sulla responsabilità.

Che dire, un grande in bocca al lupo a Paola ed al Sole24ore sperando di vederlo crescere e di non perdere le sue caratteristiche: il tempo è poco e cerchiamo qualità e non quantità, informazione economico/finanziaria autorevole.

PS ma con tutta questa tecnologia nessuno ha pensato che fino a ieri (o forse ancora oggi) molti commercialisti si ritagliavano gli articoli della settimana per leggerseli con calma il sabato mattina, solitamente dedicato allo studio? Non si può consentire a noi professionisti di archiviare articoli interessanti e poi poterli stampare tutti per studiarli o farli studiare ai collaboratori di studio, praticanti ecc.? Ma questo forse riguarderà il prossimo abbonamento carta/pc/ipad che sottoscriverò ;-)

Il metrò di ny così ben frequentato dal cugggino di Riotta è ancora molto distante da questo lettore milanese ( e permettetemi di crederlo forse anche ny stessa).

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mercoledì 19 maggio 2010

PMI: contributi ed agevolazioni

Vi segnaliamo che sono aperti bandi per finanziare i seguenti servizi:

1. ricerca e sviluppo per favorire processi di innovazione tecnologica

2. valorizzazione del capitale umano, contributi per master per dipendenti ed amministratori.

3. acquisto di macchinari, attrezzature e apparecchiature ad elevata efficienza energetica

4. processi di brevettazione

5. progetti di innovazione dei processi e dell’organizzazione nei servizi

6. sostegno all'editoria e dell'informazione periodica locale

I clienti di Studio Panato hanno già ricevuto questa comunicazione via email. Se interessati possono richiedere allo Studio copia del bando o contattarci per valutare eventuali opportunità.

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martedì 18 maggio 2010

Guardarsi allo specchio

In questi giorni sto selezionando un professionista (campo completamente diverso dal mio). Una esperienza devo dire molto sofferta, una categoria dove trovo una incredibile e diffusa incompetenza.
Tutto questo però mi fa riflettere molto sui criteri di selezione dei clienti (per una volta mi trovo dall'altra parte).

Alcune riflessioni:

  1. La prima selezione è avvenuta sul passaparola, con scarsi risultati. Ma l'istinto è stato subito quello, chiedere referenze ad amici e conoscenti. Il passaparola va incoraggiato (es. sito, lavori svolti, ecc).
  2. Il secondo tentativo è avvenuto su internet. La categoria in questione stranamente (o forse no, anche nella mia quanti sono presenti in rete?) è del tutto assente o quasi.
  3. Dopo il primo contatto i primi problemi: il professionista deve essere al passo coi tempi, ho scartato credo buoni professionisti perchè non richiamavano, dovevo essere io a ricordare continuamente le scadenze, ecc... Ormai l'email è indispensabile. non averla mi impedisce il dialogo. Importanza delle micro consegne e della tecnologia
  4. La struttura: lo studio deve essere attrezzato per facilitare il lavoro del professionista. Un ottimo professionista senza struttura difficilmente darà il meglio di se. Scartati buoni professionisti magari con qualche anno in più perchè non avevano una struttura che li valorizzasse.
  5. Informazioni: per abitudine non delego mai del tutto ma cerco di collaborare con il consulente. Apprezzo quindi i professionisti che ti permettono di capire come lavorano e operano in maniera trasparente. é quello che cerco di fare anche nel mio lavoro. Molti colleghi nascondono informazioni per sfuggire il controllo (cosa che con internet è ormai impossibile). Io cerco di incentivare il cliente a conoscere cosa sto facendo, si lavora meglio, si evitano gli errori, si comprende meglio cosa vuole il cliente.
  6. Tangibilità del servizio: lo studio, il modo di presentarsi, la documentazione fornita al cliente sono passaggi importanti, più di quanto pensassi. Forse ho sottovalutato anche nel mio lavoro alcuni elementi della comunicazione (magari usati ma del tutto involontariemente. bisogna imparare a farlo con consapevolezza).
  7. Specializzazione e network: non si può saper far tutto. una struttura capace di fare un passo indietro e farsi affiancare da specialisti è assolutamente preferibile ai molti improvvisatori.

Quanto si impara guardandosi allo specchio, quanti errori propri si scoprono osservando gli altri.

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Contributi: 60% del master universitario

Contributi per il 60% del costo di master universitario per dipendenti e titolari di impresa in lombardia.

Trovo che l'occasione sia molto allettante soprattutto per figli di imprenditori con tanta voglia di crescere e specializzarsi.

Peccato che per i professionisti queste agevolazioni non valgono.

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lunedì 17 maggio 2010

Da grande farò il notaio....

La commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato un emendamento al disegno di legge sulla semplificazione burocratica che, ampliandone le competenze, darà la possibilità anche ai commercialisti di inviare al registro imprese gli atti di cessione e di affitto d'azienda.
Obiettivo della norma è andare in contro esigenze delle imprese di snellimento delle procedure burocratiche.

I commercialisti, ampliando le proprie riserve professionali, potrebbero così affiancare i notai anche nella trasmissione al registro delle imprese degli atti di cessione e di affitto d'azienda.

Il provvedimento segue quello sulla cessione di quote di srl che tanto ha fatto discutere negli ultimi tempi, portando a scontro frontale le due categorie. Rispetto alla cessione quote (soggette ad imposta di registro in misura fissa) più complessa sarà la gestione delle nuove pratiche dal punto di vista fiscale, sia per quanto riguarda l’applicazione dell’imposta di registro proporzionale, sia per la gestione del potenziale contenzioso.

Sarà interessante osservare gli sviluppi. Questa tendenza normativa, condivisibile o meno, potrebbe portarci a rivedere l'organizzazione di studio.

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domenica 16 maggio 2010

BOCCONI: Giustizia ed economia

Giustizia ed economia - Novità normative per i conflitti d’impresa
Milano - venerdì 28 5 2010 - Università Bocconi - aula magna di via Gobbi, 5
_____________________________

9.30 Introduzione ai lavori
Vincenzo Moretta - Commissario Straordinario ODCEC Milano
Claudio Siciliotti - Presidente CNDCEC

10.00 Le novità normative tra presente e futuro
Giacomo Caliendo - Sottosegretario Ministero della Giustizia

La mediazione nella gestione del contenzioso civile
Giuseppe Grechi - Presidente Emerito Corte d'Appello di Milano

I conflitti d’impresa e gli strumenti ADR
Marcella Panucci - Direttore Area affari legislativi Confindustria

Coffee break

11.15 L’Arbitro Bancario Finanziario
Antonio Gambaro - Presidente Collegio ABF di Milano

La mediazione nelle controversie pubblico-privato
Giuseppe Franco Ferrari - Università Bocconi, Presidente IFEL

Le strategie del sistema Unioncamere in tema di mediazione civile
Tiziana Pompei - Dirigente relazioni istituzionali, Unioncamere

Le strategie e l’attività del CNDCEC per lo sviluppo di una moderna cultura del conflitto
Felice Ruscetta - Consigliere nazionale delegato alla Conciliazione CNDCEC

Coordina i lavori:
Marco Bellinazzo - Il Sole 24 Ore

13.00 Lunch

14.30 Le novità in tema di mediazione civile
Marcella Caradonna - Comitato direttivo Organismo di mediazione Fondazione Dottori Commercialisti Milano

La mediazione civile italiana nel contesto europeo
Marcello Marinari - Presidente Tribunale Montepulciano

La mediazione civile giudiziale
Giovanna De Virgilis - Presidente 11^ sez. civile Tribunale di Roma

La mediazione civile aggiudicativa
Mariacarla Giorgetti - Università di Bergamo, Diritto dell’Arbitrato

Il codice etico e la deontologia del mediatore
Flavia Silla - Presidente commissione Arbitrato e Conciliazione CNDCEC

La mediazione in ambito bancario, finanziario e assicurativo
Antonio Tanza - Vicepresidente Adusbef

Il ruolo dei professionisti nel nuovo sistema alternativo di gestione delle liti
Roberto Orlandi - Vicepresidente CUP

Il Centro per la Prevenzione e la Risoluzione dei Conflitti: l’esperienza romana
Edoardo Merlino - Segretario generale CPRC

18.00 Conclusioni
Marcello Guadalupi - Delegato alla Conciliazione ODCEC Milano

Coordinatore:
Marcello Guadalupi

La partecipazione è libera. L’iscrizione si effettuerà alle ore 8.30 direttamente alla reception del Convegno. Agli iscritti ODCEC saranno riconosciuti 8 c.f.p. (di cui 3 in materia obbligatoria), agli Avvocati 6 c.f.p. e ai Consulenti del Lavoro 8 c.f.p.
La prenotazione è obbligatoria al sito www.odcec.mi.it.

Giustizia ed economia, novità normative per i conflitti di impresa inaugura una nuova linea di convegni dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano e del Consiglio Nazionale sui grandi temi di attualità economica.
Obiettivo di questo primo simposio è di approfondire le importanti opportunità che il Decreto legislativo 28/2010 sulla mediazione civile comporterà per le piccole e medie imprese italiane, che ancora oggi faticano ad uscire dalla crisi.
La mediazione è infatti uno strumento rapido, economico ed efficace alternativo alla giustizia, che può dare grande sostegno all’intero sistema economico-imprenditoriale.
Una sfida che i Commercialisti raccolgono e nella quale sono decisi a impegnarsi a fianco delle imprese per lo sviluppo di una diversa cultura del conflitto, dove un'analisi degli scenari configura prospettive di assoluto interesse per il sistema produttivo italiano.
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