Giovedì scorso grazie all’invito di Paola Bonomo ho partecipato alla presentazione del “nuovo ilsole24ore.com, il progetto editoriale online del leader dell’informazione economica, finanziaria e normativa italiana. Fra le novità, un redesign completo, un’information architecture pensata per creare punti di accesso immediati ai temi più rilevanti, un look&feel più deciso - con la qualità dell’informazione, la chiarezza, l’affidabilità e l’imparzialità di sempre.”
Alla presentazione, riservata ai principali blogger italiani, erano presenti il direttore Gianni Riotta, il responsabile de ilsole24ore.com Daniele Bellasio, la responsabile della Business Unit Online Paola Bonomo e il promotore di Nòva100 Luca De Biase.
Io ero presente grazie alla gentilezza di Paola ed ero anche in qualche modo un po’ imbarazzato dal far parte del mondo dei bloggers.
Premetto che per me ilSole24ore non è solo un quotidiano, ci sono cresciuto letteralmente immerso fin da piccolo, era uno dei quotidiani che mio padre acquistava in edicola, mentre le mie attenzioni ai tempi erano tutte per il “Corrierino dei piccoli”.
Il Sole24ore è stato il giornale che riempiva lo Studio di mio padre e che ora riempie il mio, è stato il giornale che ho portato in classe in terza elementare per la classica lezione sulla lettura dei quotidiani, compresa vivace discussione con la maestra che sosteneva non essere esattamente quello il tipo di quotidiano che aveva in mente. Ne feci un caso nazionale tra gli imbarazzi di direttrice e genitori, ma vinsi.
Quindi potete capire che non solo sono poco obiettivo, ma già di mio conservatore, sono poco incline ai cambiamenti che riguardano istituzioni come questa.
Mi ha fatto un po’ effetto, confesso, che un quotidiano con la potenza di fuoco del Sole si presentasse ad un gruppo di bloggers. Non so, mi piacerebbe che l’informazione in Italia alzasse la testa, con orgoglio ritrovasse indipendenza ed autorevolezza e non si perdesse troppo ad inseguire fantasie moderniste. Chi gioca un po’ su internet sa che “i contenuti sono importanti”. Sarebbe bello che anche la stampa nazionale se ne rendesse conto. Meno Ansa e più inchieste. Il resto sono palliativi, ma questo è un discorso che riguarda tutto il settore.
Per un attimo ho sentito il bisogno di gridare “fuori i mercanti dal tempio”.
L’attuale sito oggi mi pare un po’ caotico, ma ciò è dovuto in parte all’età (sul web il tempo corre veloce) in parte all’immensa mole di informazioni da gestire, in parte alla pubblicità che trovo spesso troppo invasiva. La nuova versione sarà sicuramente migliore e sono molto curioso di poterci navigare su con calma. I presupposti credo ci siano tutti.
Ho molto apprezzato, cosa che non avviene spesso, quando Riotta ha detto che ripensare il sito ha implicato in qualche modo ripensare il giornale. E’ una cosa che sostengo da tempo per qualunque sito e per qualunque progetto.
Qualche perplessità invece sull’indirizzo del giornale.
Riporto e prendo spunto da alcuni post su twitter del Sole e quindi ufficiali:
Gianni Riotta: il nostro obiettivo è che il nuovo sito si rinnovi continuamente, vogliamo innovare l'offerta informativa.
Un bel proposito, ma sarebbe interessante capire quali sono gli obiettivi. Molti Commercialisti che comunque rappresentano un discreto zoccolo duro per il giornale sono spiazzati dal trovare un quotidiano sempre più simile al Corriere e sempre meno tecnico. Capisco l’aumento di concorrenza (non solo da parte di altri quotidiani, io ricevo via email almeno due rassegne stampa on line prima di arrivare in edicola alle 8 di mattina ed altrettante dopo, gran parte degli articoli del Sole su fisco e tributi sono liberamente scaricabili on line su altri siti, ecc.) ma forse sta perdendo un pò la sua specificità. Per noi è uno strumento di lavoro.
Forse anche questo costante scambio di direttori tra Sole e Corriere non fa un gran bene.
Insomma per come lo intendo io il Sole deve essere un quotidiano autorevole, economico, borghese.
Daniele Bellasio: saranno gli utenti a costruire i propri percorsi informativi all'interno del giornale.
Credo che la sfida sia riuscire ad accompagnare il lettore, incuriosirlo e portarlo ad acquistare la versione su carta o comunque ulteriori contenuti on line. Sfida difficilissima! Spesso il giornale on line gratuito nelle impressioni del lettore sostituisce la versione su carta, non genera il bisogno dell’acquisto. Questa sarà la vera sfida insieme alle formule per l’abbonamento (quello su carta è un disastro, arriva troppo tardi la mattina, comprerei subito la versione per ipad in aggiunta a quella su carta ma mi auguro che non mi facciano pagare due volte la stessa cosa. Comprerei invece volentieri a prezzo ovviamente maggiorato un pacchetto carta, ipad, pc con banca dati ben strutturata.).
Oggi troppo spesso siamo inondati da informazioni, a volte poco attendibili. Abbiamo bisogno di sintesi ed autorevolezza. Capisco le esigenze pubblicitarie, ma se compro il Sole mi leggo Norme e tributi. Per scegliere l’hotel per il we mi compro il Corriere o meglio una rivista. Occhio quindi a non perdere il focus.
Sarebbe bello inoltre che il Sole producesse l’informazione di cui parla la rete (credo che molto del lavoro fatto sul nuovo sito vada in tal senso). L’opposto, come accaduto di recente, pubblicando notizie nate in rete e con ben poca autorevolezza non fa un gran bene al giornale.
Daniele Bellasio: l'ambizione di essere il primo sito di notizie italiano che fa informazione a livello globale.
Una sfida che si basa tutta sull’autorevolezza e sulla responsabilità.
Che dire, un grande in bocca al lupo a Paola ed al Sole24ore sperando di vederlo crescere e di non perdere le sue caratteristiche: il tempo è poco e cerchiamo qualità e non quantità, informazione economico/finanziaria autorevole.
PS ma con tutta questa tecnologia nessuno ha pensato che fino a ieri (o forse ancora oggi) molti commercialisti si ritagliavano gli articoli della settimana per leggerseli con calma il sabato mattina, solitamente dedicato allo studio? Non si può consentire a noi professionisti di archiviare articoli interessanti e poi poterli stampare tutti per studiarli o farli studiare ai collaboratori di studio, praticanti ecc.? Ma questo forse riguarderà il prossimo abbonamento carta/pc/ipad che sottoscriverò ;-)
Il metrò di ny così ben frequentato dal cugggino di Riotta è ancora molto distante da questo lettore milanese ( e permettetemi di crederlo forse anche ny stessa).
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Brevi riflessioni di un Commercialista di Milano sulla strategia delle PMI per alimentare il dialogo tra il nostro Studio e le imprese. Valutazione d'azienda, perizie di stima, passaggio generazionale oltre alla attualità fiscale e societaria sono i principali temi che tratteremo su queste pagine.
sabato 22 maggio 2010
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