venerdì 27 giugno 2008

Se lo scopre la mia ragazza...

Tratto da Siate un leader migliore, avrete una vita più ricca di Stewart D. Friedman

"Il lavoro riempie fino all’orlo la vita di quasi tutti i manager, lasciando loro troppo poco tempo da dedicare alla famiglia, alla comunità e a sé stessi. Ma il professor Friedman della Wharton dice che, invece di considerare il problema come una serie di trade-off, i dirigenti dovrebbero utilizzare le proprie capacità di leadership a beneficio di tutti e quattro gli ambiti. L’idea è di progettare degli esperimenti – piccoli aggiustamenti di breve termine alle loro routine quotidiane – che possano giovare ai diversi aspetti della loro vita. Se un esperimento funziona, vincono tutti – i datori di lavoro, il dipendente, la famiglia e la comunità. Se non funziona, diventa un’opportunità di apprendimento a basso costo. Nel tempo, la combinazione tra piccoli miglioramenti e lezioni apprese può portare a una trasformazione su vasta scala."

Praticamente quello che sostiene da sempre la mia fidanzata, contrastando la dedizione al lavoro tipica del commercialista milanese.
PS questo we, superata ormai la scadenza delle perizie, la porto al mare ;-)

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venerdì 20 giugno 2008

Passaggio generazionale: gli errori da evitare

Gli errori in cui facilmente si cade sono sia psicologici sia organizzativi.

Innanzitutto la maggior parte degli imprenditori italiani dà per scontata la prosecuzione dell’impresa da parte dei propri discendenti e non considera alternative per la gestione del passaggio generazionale, come l’ingresso di partner finanziari o la cessione del patrimonio aziendale o anche semplicemente la nomina di manager esterni.


C’è poi un problema di pianificazione: l’inserimento degli eredi nella struttura societaria richiede anni di progettazione. Trascurare il fattore tempo può mettere a rischio la solidità aziendale.
Nella fase di pianificazione, inoltre, occorre tener ben presente che è necessaria la condivisione degli obiettivi tra le parti coinvolte. La condivisione delle decisioni in merito deve coinvolgere i soci attuali così come gli eredi.


Infine, occorre tenere ben presente che designare un erede per la gestione della propria azienda significa da un lato saper scegliere chi mettere al timone, dall’altro gestire la relazione tra questi e gli altri membri della famiglia. La questione si pone principalmente in termini di distribuzione del patrimonio e può essere risolta assegnando asset diversi dalle partecipazioni, dopo aver adeguatamente distinto il patrimonio sociale da quello familiare.

mercoledì 18 giugno 2008

Il segreto di google

Tra le società internet google si distingue per il grande successo e per la continua capacità di innovare.
Un articolo di
Harvard Business Review di maggio ne ha affrontato in maniera analitica la strategia. particolare importanza ha la capacità di creare una cultura pensata per costruire, in cui i dipendenti ed i clienti sono la risorsa più importante.

Oltre a possedere una tecnologia esplicitamente progettata e costruita per l’innovazione, Google ha una strategia organizzativa e culturale ben studiata che l’aiuta ad attrarre i collaboratori di maggior talento e a tenerli costantemente sotto pressione. l'innovazione è stata inserita in maniera esplicita nella job description dei dipendenti. Sono i dipendenti stessi a suggerire nuovi prodotti e servizi, senza penalizzare i fallimenti ma considerandoli parte inevitabile della strategia, mentre l'azienda lascia che sia il mercato a scegliere quello su cui investire di più.

Benché alcuni elementi del successo di Google come azienda innovativa siano estremamente difficili e costosi da emulare, altri possono essere adottati con profitto da quasi tutte le aziende.

martedì 17 giugno 2008

Creare il team giusto

Ecco alcune riflessioni tratte da "O meglio o niente" che ho trovato molto interessanti.

1 - nel dubbio non assumere, continua a cercare
2 - se una persona va sostituita fallo subito
3 - le persone migliori vanno utilizzate per sfruttare le opportunità migliori,
non per risolvere i problemi.

lunedì 16 giugno 2008

Il bello di internet

Questo era lo slogan di Virgilio ai primi tempi della rete.

Ma il bello di internet è che ci consente di tenere aperte connessioni e legami con persone che altrimenti rischieremmo di perdere di vista.

Un paio d'anni fa mi ha telefonato un ex compagno di università bocconi. Doveva ristrutturare la sua società e cercando informazioni su internet si è imbattuto sul sito del nostro Studio commerciale. Ha vinto la timidezza e mi ha chiamato per complimentarsi e chiedere qualche consiglio.

Venerdi ero in piemonte per seguire la ristrutturazione societaria di un gruppo ed essendo in zona ci siamo sentiti e ripromessi di organizzare una cena a breve.

be, internet a volte è davvero utile! e non solo per il lavoro.

domenica 15 giugno 2008

Le imprese eccellenti

Ho appena finito di leggere “o meglio o niente” di jim collins.
della Stanford University.

Libro che consiglio, pieno di riflessioni interessanti e che in parte aiuta a comprendere la forza delle nostre PMI. Qualche spunto sui risultati della ricerca:

- le imprese eccellenti si concetreno sul cosa fare, ma in maniera altrettanto intensa su cosa smettere di fare.
- la tecnologia può accellerare la transizione, ma non può produrla.
- le persone giuste non hanno bisogno di essere motivate. l'impresa eccellente deve vedere come prioritario il reclutamento di persone eccellenti
- l'eccellenza viene raggiunta attraverso il miglioramento continuo, la coerenza tra mercati e strategie.

giovedì 12 giugno 2008

M&A e Ticonzero: uno speciale dedicato a fusioni ed acquisizioni

Ho trovato estremamente interessante lo speciale di TICONZERO (rivista dell' Università Bocconi) sulle operazioni straordinarie. Coerentemente con la rivista, l'analisi riguarda principalmente fattori organizzativi e relativi alle risorse umane.

Le operazioni di M&A comportano un rischio elevato di insuccesso e spesso bruciano molto più valore di quanto ne riescano a generare.

La resistenza al cambiamento organizzativo è da tempo riconosciuta come il fattore che più di altri determina il successo o il fallimento di un’azione di cambiamento, incluse le operazioni di merger & acquisition.

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domenica 8 giugno 2008

Fare il Commercialista a Milano

Spesso studendi universitari o praticanti mi scrivono per avere maggiori informazioni sulla professione, per sapere come diventare commercialista
e cosa significa fare il commercialista a milano. Spesso sono preoccupati, indecisi.
Temono l'eccesso di straordinari, le scadenze, l'incertezza normativa. Soprattutto se vengono dalla provincia temono la scarsità di lavoro o l'eccesso di concorrenza.
Be, so che non è proprio incoraggiante che questo post sia scritto di domenica, ma mi sento di essere ottimista sul futuro della professione. Pur tra le mille difficoltà la qualità del lavoro viene comunque ripagata.
Certo, i margini si sono ridotti sulle attività tradizionali e la concorrenza è forte. Ma ci sono molte sfide che se vinte modificheranno notevolmente il lavoro:
  • aumento delle dimensioni delle imprese
  • organizzazione di studio
  • formazione continua
  • opportunità internet

Ed i giovani in tutto questo sono avvantaggiati, a patto di sapere che è necessario lavorare duro ed avere obiettivi ben chiari in testa.

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sabato 7 giugno 2008

Unico 2008, perizie e pianificazione

Questo we lo passerò in Studio. Stiamo crescendo e per garantire la qualità del servizio ogni tanto dobbiamo sacrificare anche la domenica. Fortunatamente amo il mio lavoro e sto seguendo pratiche interessanti.
Non è quindi il solito post di lamentele del commercialista all'avvicinarsi delle scadenze.
Il vero rammarico è che proprio quando la struttura è sotto stress è più utile analizzare le procedure, valutare i collaboratori, studiare le reazioni dei clienti e le loro aspettative.
I questo periodo però manca il tempo di formalizzare le riflessioni ed è un vero peccato. Ormai mi riduco a strascrivere qualche riflessione su questo blog o a prendere appunti la sera sul eee pc.
Superato giugno mi ripropongo di organizzare un incontro con gli amici che da sempre coinvolgo nelle evoluzioni dello Studio. Magari sarebbe interessante allargarlo a chi segue questo blog per riflettere insieme sugli sviluppi della professione e per aiutarmi a testare qualche idea..

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venerdì 6 giugno 2008

Perizia rivalutazione partecipazioni

La finanziaria 2008
ha riaperto i termini per la
rivalutazione di partecipazioni.
La possibilità di rideterminare mediante una perizia giurata di stima il valore di acquisto delle partecipazioni sociali non negoziate in mercati regolamentati può essere vantaggiosamente utilizzata se sussistono le seguenti condizioni:
  • oggetto della rivalutazione possono essere titoli, quote o diritti non negoziati in mercati regolamentati.
  • finalità della rivalutazione è la possibilità di utilizzare, nel caso di cessione a titolo oneroso della partecipazione, il valore così rideterminato in luogo del costo storico d'acquisto, come termine di riferimento per calcolare la plusvalenza da dichiarare tra i redditi diversi ai sensi del TUIR.
  • Redazione di una perizia giurata di stima da appositi soggetti, mediante la quale si determina il nuovo valore da assumere sia ai fini delle imposte sui redditi sia ai fini delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, e nel versamento di un'imposta sostitutiva
  • l'importo dell'imposta sostitutiva è pari al 4 per cento del valore risultante dalla perizia per le partecipazioni qualificate e per i terreni e al 2 per cento per le partecipazioni non qualificate. Il versamento può essere effettuato in tre rate annuali di pari importo aumentate dagli interessi al tasso annuo del 3 per cento
  • soggetti abilitati a redigere la perizia e a prestare giuramento sono i soggetti iscritti nell'albo dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali e iscritti nell'elenco dei revisori contabili

mercoledì 4 giugno 2008

Internet PR

Traggo spunto dalla lettura del libro di Marco Massarotto, INTERNET PR per riflettere sulla presenza su internet del nostro Studio di Dottori Commercialisti.

I rapporti che sono nati grazie al sito sono diversi ed inaspettati.
Come è naturale molti riguardano il web marketing. Ho iniziato ancora praticante a curiosare in rete per meglio conoscerne le logiche e gli strumenti. E' stato naturale relazionarsi con esperti del settore. Interessanti le amicizie nate in tal senso con alcuni scrittori e formatori che mi hanno aiutato a ripensare al mio modo di essere presente su internet ed al modo di relazionarsi al cliente.

Del tutto inaspettato invece il rapporto nato con la mia casa editrice. non cercato, ma decisamente proficuo e stimolante.

Lentamente poi si iniziano a stringere rapporti con professionisti del mondo economico-giuridico che hanno cercato un contatto dapprima curiosi, poi interessati ad un serio confronto professionale.

Ora mi chiedo come formalizzare e capitalizzare questo bagaglio di nuove amicizie. Come migliorare le internet pr, come potenziare questo canale che produce conoscenza e aumenta la circolazione delle informazioni.

Voi cosa ne pensate? Quale è la vostra esperienza? Cosa vi ha dato la rete?

martedì 3 giugno 2008

Costruire un network

Oggi soprattutto negli studi professionali (ma immagino che ciò avvenga a livelli diversi in qualsiasi realtà) si vanno modificando i confini che diventano più permeabili ai contributi di altri professionisti e spesso anche di clienti.
Cerchiamo sempre di più di uniformare le procedure per risparmiare tempo, migliorare la qualità e velocizzare le revisioni dei processi.
Video conferenze, banche dati, intranet, ecc... prima o poi dovranno essere condivise da un'unica piattaforma.
Quanti modi per gestire la creazione e la diffusione di informazioni, ma la chiave di tutto resta la gestione delle risorse umane. il professionista, insieme al cliente, è e sarà sempre al centro del nostro mondo

Il cliente al centro dell'impresa di servizi

Le imprese di servizi possono crescere solo se aiutano a crescere i loro clienti.
Sempre più spesso i clienti si trovano a contribuire alla produzione del servizio, migliorandone la qualità e la personalizzazione. Per la maggior parte delle imprese di servizi sono l’input del processo produttivo.
I clienti introducono variabilità a questo processo ed é necessario quindi coniugare le esigenze di personalizzazione con il contenimento dei costi.
Il coinvolgimento dei clienti nel ruolo di produttori può diventare la leva strategica di un futuro molto prossimo.
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