sabato 30 novembre 2013

Provare a crescere, nonostante tutto, in direzione ostinata e contraria!

Questa settimana ero fortemente tentato di tornare a parlare di acconti di imposta e dell’incertezza che li avvolge insieme all’IMU ed alle altre imposte sulla casa, di Stato che non funziona, delle semplificazioni promesse e mai attuate dall’Agenzia delle Entrate nella conferenza stampa del 3 luglio…

Sono stufo come credo lo sia il lettore, sia esso professionista o imprenditore. Lo siamo tutti.
Come spesso mi accade nei periodi più faticosi e complessi sento però il bisogno di guardare oltre, di superare le lamentele (doverose sia chiaro e meriterebbero ben altra protesta e ben altra Voce).

Ho già parlato in altra sede dell’importanza di tornare allo statuto del contribuente, che non c’è nulla da inventare, facciamo riposare i centri studi e le task force, basta applicarlo e già ci cambierebbe il mondo.

Torno a pensare al mio Studio, alle imprese clienti e alla fatica che facciamo in questo sistema per pianificare e crescere, ma lamentarsi non basta.

Bisogna pensare e progettare il 2014, oggi stiamo definendo alcune direttrici (sia per noi sia per le imprese nostre clienti):
  • Identificare le nostre competenze, valorizzarle focalizzandoci sul core business;
  • Crescere per adiacenze cercando di coprire nicchie di fascia alta;
  • Identificare una formula imprenditoriale replicabile;
  • Razionalizzare metodo e procedure interne per ridurre costi, migliorare qualità e tempi di risposta;
  • Diventare più ricettivi rispetto agli stimoli dei clienti, sono proprio loro e le loro intuizioni che ci portano a crescere;
  • Formalizzare e diffondere nell’organizzazione ciò che impariamo nelle pratiche più complesse;
  • Misurare, tutto, facendo errori certo, ma misurare gli effetti delle nuove strategie.
  • Semplificare, ridurre, rendere intuitivo.

Ieri ho avuto il privilegio di assistere ad una lezione riservata di Alberto Grando, Prorettore all’innovazione dell’Università Bocconi. Ha messo nero su bianco i macro trend dei prossimi anni e formalizzato intuizioni già presenti su questo blog (ma dare struttura organica a singole intuizioni è sempre un grande aiuto):
  • Bisognerebbe mappare i settori in cui in italia è possibile crescere e quelli in cui diventa “accanimento terapeutico” fare impresa;
  • Ormai è inutile focalizzarsi sulla riduzione dei costi (più di cosi è dura) e focalizzarsi sul ridisegnare il business;
  • Sopravviveranno solo le imprese capaci di cambiare [radicalmente];
  • I giovani sono uno strumento potente per cambiare, una struttura vecchia anagraficamente difficilmente riuscirà a percepire tendenze e stimoli pianificando correttamente il medio periodo.
Mentre parlava pensavo ad alcuni settori, un tempo una impresa di logistica vedeva il proprio valore nel numero di camion, oggi probabilmente lo vede nel software, un tempo una casa editrice nella qualità degli editor e nella capacità di distribuire i libri in maniera capillare e forte, oggi forse (e lo dico in maniera provocatoria ma non troppo) nella webagency interna.

A margine dell’incontro è emersa la grande paura, quasi il terrore di imprenditori, manager e (aggingo io) dei professionisti difronte alla crisi. La paura si vince solo aprendosi e conoscendo il nemico. 

È dura, lo so, ma che sfida straordinaria abbiamo davanti (se solo non dovessimo lottare costantemente avendola burocrazia di questo Paese contro).

Proviamoci!

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mercoledì 27 novembre 2013

Proroga acconti IRES al 10 dicembre 2013 e IMU

Il pagamento degli #acconti dovuti dai contribuenti soggetti a #IRES è prorogato al #10 dicembre 2013 http://ow.ly/288wo1

Ancora una volta la proroga e' affidata ad un semplice comunicato stampa.

Proroga che parrebbe interessare i soli soggetti ires. Ipotizzabili quindi in prima lettura ricalcoli ed incrementi degli acconti stessi.

venerdì 22 novembre 2013

Proroga acconti imposta al 10 dicembre

Nel corso della conferenza stampa di ieri , il Presidente del Consiglio Letta ha annunciato l’emanazione a breve di un D.P.C.M. che rinvierà al 10 dicembre il termine per il versamento del secondo acconto 2013 per Ires, Irpef e Irap e contributi, ora previsto per il 2 dicembre.

Ancora incertezza su importo degli acconti (che potrebbero aumentare per garantire copertura IMU) e su seconda rata dell'IMU stessa.

Sempre più intollerabile la gestione fiscale di questo Governo, tra annunci, proroghe, contro proroghe, variazioni dell'ultimo minuto.

Impossibile ormai garantire una corretta pianificazione fiscale.

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Redditometro: il garante privacy chiede modifiche

Prescritte modifiche per rendere conforme lo strumento antievasione alle norme sulla privacy

Il Garante per la privacy ha dato il via libera al cosiddetto "redditometro", ma ha prescritto all'Agenzia delle entrate l'adozione di una serie di misure e accorgimenti per ridurre al minimo i rischi per la privacy delle persone e nel contempo rendere lo strumento di accertamento più efficace nella lotta all'evasione fiscale.
Va ricordato che per calcolare lo scostamento tra i redditi dichiarati e le spese effettuate e per selezionare i contribuenti da sottoporre a controlli, il nuovo redditometro si fonda sul trattamento automatizzato di dati personali in possesso dell'Agenzia delle entrate - comunicati dallo stesso contribuente o da soggetti esterni (es. società telefoniche, assicurazioni) - e sull'imputazione anche di spese presunte, determinate sulla base dell'attribuzione automatica al contribuente di un determinato "profilo". Questo tipo di trattamento, che comporta la "profilazione" dei contribuenti e presenta rischi specifici per i diritti fondamentali delle persone, ha reso necessaria la verifica preliminare del redditometro da parte del Garante.
L'Amministrazione finanziaria ha scelto di quantificare le spese presunte anche ricorrendo alle cosiddette "spese medie Istat" ricavate dall'appartenenza del contribuente ad una specifica tipologia di famiglia e alla residenza in una determinata aera geografica.
Nel corso della complessa e approfondita verifica preliminare svolta dal Garante sul sistema di accertamento sintetico del reddito dei contribuenti, sono emersi, anche a seguito di accertamenti ispettivi, numerosi profili di criticità (derivanti, peraltro, anche dallo stesso Decreto ministeriale di attuazione del nuovo redditometro) che rendevano il sistema non conforme alle norme sulla privacy. In particolare, riguardo: alla qualità ed esattezza dei dati utilizzati dall'Agenzia delle entrate; all'individuazione in via presuntiva della spesa sostenuta da ciascun contribuente riguardo ad ogni aspetto della vita quotidiana (tempo libero, libri, pasti fuori casa etc.) mediante l'attribuzione alla generalità dei soggetti censiti nell'anagrafe tributaria della spesa media rilevata dall'Istat; all'informativa da rendere al contribuente.
Alcune di queste criticità  sono state risolte già nel corso della verifica preliminare mediante i correttivi apportati dall'Agenzia delle entrate, anche su indicazione del Garante. Ulteriori misure a garanzia dei contribuenti sono state invece prescritte dall'Autorità con il provvedimento odierno.
Ecco in sintesi le misure che renderanno il nuovo redditometro conforme alla normativa sulla privacy.

Profilazione
Il reddito del contribuente potrà essere ricostruito utilizzando unicamente spese certe e spese che valorizzano elementi certi (possesso di beni o utilizzo di servizi e relativo mantenimento) senza utilizzare spese presunte basate unicamente sulla media Istat.


Spese medie Istat
I dati delle spese medie Istat non possono essere utilizzati per determinare l'ammontare di spese frazionate e ricorrenti (es. abbigliamento, alimentari, alberghi etc.) per le quali il fisco non ha evidenze certe. Tali dati infatti, riferibili allo standard di consumo medio familiare, non possono essere ricondotti correttamente ad alcun individuo, se non con notevoli margini di errore in eccesso o in difetto.


Fitto figurativo
Il cosiddetto "fitto figurativo" (attribuito al contribuente in assenza di abitazione in proprietà o locazione nel comune di residenza) non verrà utilizzato per selezionare i contribuenti da sottoporre ad accertamento, ma solo ove necessario a seguito del contraddittorio. Il "fitto figurativo" dovrà essere attribuito solo una volta verificata la corretta composizione del nucleo familiare, per evitare le incongruenze riscontrate dal Garante (che comportavano l'attribuzione automatica a 2 milioni di minori della spesa fittizia per l'affitto di una abitazione).


Esattezza dei dati
L'Agenzia dovrà porre particolare attenzione alla qualità e all'esattezza dei dati al fine di prevenire e correggere le evidenti anomalie riscontrate nella banca dati o i disallineamenti tra famiglia fiscale e anagrafica. La corretta composizione della famiglia è infatti rilevante per la ricostruzione del reddito familiare, l'individuazione della tipologia di famiglia o l'attribuzione del fitto figurativo.


Informativa ai contribuenti
Il contribuente dovrà essere informato, attraverso l'apposita informativa allegata al modello di dichiarazione dei redditi e disponibile anche sul sito dell'Agenzia delle entrate, del fatto che i suoi dati personali saranno utilizzati anche ai fini del redditometro.


Contraddittorio
Nell'invito al contraddittorio dovrà essere specificata chiaramente al contribuente  la natura obbligatoria o facoltativa degli ulteriori dati richiesti dall'Agenzia (es. estratto conto) e le conseguenze di un eventuale rifiuto anche parziale a rispondere.

Dati presunti di spesa, non ancorati ad alcun elemento certo e quantificabili esclusivamente sulla base delle spese Istat, non potranno costituire oggetto del contraddittorio. E questo perché la richiesta di tali dati  - relativi ad ogni aspetto della vita quotidiana, anche risalenti nel tempo - entra in conflitto con i principi generali di riservatezza e protezione dati sanciti in particolare dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo.

Scarica comunicato ufficiale: Redditometro: concluso l'esame del Garante


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lunedì 11 novembre 2013

Gli indicatori nella relazione sulla gestione e la posizione finanziaria netta

Con la riformulazione dell’art. 2428 c.c. numerosi indicatori di risultato e di performance hanno trovato cittadinanza della Relazione sulla gestione

Fra questi, particolare attenzione ha acquisito, di recente, la c.d. Posizione finanziaria netta (PFN). Nella dottrina e nella prassi contabile, tuttavia, sono rinvenibili svariate posizioni interpretative che hanno condotto alla formulazione di differenti configurazioni. 

A tale proposito, il documento intende rivisitare in maniera sistematica le modalità di calcolo e di interpretazione più diffuse, nonché offrire una presentazione di taluni ratios che possono essere costruiti ricorrendo alla PFN.

SCARICA: Documento IRDCEC n. 22 - L’iscrizione degli indicatori nella relazione sulla gestione La posizione finanziaria netta

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sabato 9 novembre 2013

Spesometro: invii validi con i canali Entratel e Fisconline fino al 31 gennaio 2014

Comunicazioni per il nuovo Spesometro 
Invii validi con i canali Entratel e Fisconline fino al 31 gennaio 2014

Ad integrazione del comunicato stampa diffuso ieri, si precisa che la comunicazione delle operazioni Iva relative all’anno 2012 (cd. nuovo Spesometro) può essere validamente effettuata tramite i servizi telematici Fisconline o Entratel dell’Agenzia delle Entrate fino al 31 gennaio 2014. Entro lo stesso termine si potranno inviare anche gli eventuali file che annullano o sstituiscono i precedenti invii.

Roma, 8 novembre 2013


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venerdì 8 novembre 2013

Spesometro: proroga, semi proroga o semplicemente rispetto!

Proroga spesometro!

Concessa la proroga dello Spesometro chiesta a gran voce da tutte le Associazioni di categoria. Ancora una volta Commercialisti ed imprese si trovano a far fronte ad un adempimento confuso, nato male e che rende impossibile una corretta pianificazione del lavoro di Studio.

I Commercialisti pretendono rispetto.

[continua a leggere il mio editoriale su MySolution Post]


Per approfondire leggi anche:

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Rivalutazione beni impresa: nuovo articolo pubblicato

Il DDL di Stabilità 2014, dell'articolo 6, riapre la facoltà di rivalutare i beni dell'impresa e le partecipazioni riproponendo quasi fedelmente quanto già previsto negli articoli da 10 a 16 della legge n. 342/2000, che ha interessato l'ultima volta dei beni iscritti nel bilancio in corso al 31 dicembre 2007. Si evidenziano le novità della disciplina proposta nel DDL attualmente in discussione al Senato.
 
In data 15 ottobre 2013 è stato varato il Disegno di Legge di Stabilità 2014: in attesa di conoscere il testo del provvedimento e della approvazione definitiva si può notare l’introduzione di svariate novità in campo fiscale, tra cui spicca la possibilità, per società e imprenditori individuali, di “rivalutare i beni d’impresa e le partecipazioni di cui alla sezione II del capo I della legge 2000, n. 342 , e successive modificazioni, ad esclusione degli immobili alla cui produzione o al cui scambio è diretta l'attività di impresa, risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2012”(art. 6 , Misure fiscali per il lavoro e le imprese).
 
Le finalità di un precedente e similare provvedimento furono ben descritte nella Circolare del ministero delle Finanze 207/E del 16 novembre 2000 secondo cui il provvedimento in esame "da un lato intende realizzare una maggiore rappresentatività dei dati di bilancio senza rinunciare, dall'altro, al carattere oneroso della rivalutazione ai fini del riconoscimento fiscale dei maggiori valori attribuiti ai beni".
 
La Legge di Stabilità torna quindi a prevedere la rivalutazione dei beni di impresa e delle partecipazioni. Questo provvedimento permette alle imprese di far valere la loro reale patrimonializzazione e avere una maggiore base sulla quale calcolare gli ammortamenti.
 
Questo avviene in deroga all’art. 2426 c.c., che in particolare prescrive l’iscrizione delle immobilizzazioni “al costo di acquisto o di produzione” compresi i costi accessori.
 
Alla rivalutazione civilistica si può discrezionalmente accompagnare anche quella tributaria: il costo di tale opportunità è il pagamento di un’imposta, in sostituzione della tassazione sui redditi e dell’Irap (nonché delle addizionali corrispondenti), che ammonta a:
  • 16% sui cespiti ammortizzabili;
  • 12% sui cespiti non ammortizzabili.
La rivalutazione come già più volte chiarito in passato deve riguardare tutti i beni appartenenti alla stessa categoria omogenea e deve essere annotata nel relativo inventario e nella nota integrativa.
 
La norma prevede inoltre la possibilità di affrancare, in tutto o in parte, il saldo attivo della rivalutazione, mediante il pagamento di una imposta sostitutiva pari al 10% di detto importo. 
 
Scarica l'articolo completo Legge di Stabilità e rivalutazione dei beni pubblicato sul Quotidiano fiscale di MySolution
 

giovedì 7 novembre 2013

Spesometro e rapporti finanziari: orario prolungato per Entratel e Sid

Tra l’altro, le comunicazioni degli acquisti effettuati con moneta elettronica guadagnano la proroga al prossimo 31 gennaio, per consentire la messa punto del software

Nuovo calendario per gli operatori finanziari tenuti a comunicare i dati delle operazioni rilevanti ai fini Iva, di importo non inferiore a 3.600 euro, relative al periodo 6 luglio – 31 dicembre 2011, in cui l’acquirente è un consumatore finale che ha pagato con moneta elettronica. Gli interessati potranno effettuare il primo invio entro il 31 gennaio 2014. A stabilire la proroga un
provvedimento del direttore dell’Agenzia predisposto, da un lato, in considerazione del fatto che il canale telematico Entratel, nei prossimi giorni, sarà interessato dal transito di molteplici flussi relativi anche ad altri adempimenti, e, dall’altro, per consentire agli obbligati di mettere a punto il software necessario all’invio dei dati “in funzione della nuova struttura delle informazioni”.

Per quanto riguarda, invece, le comunicazioni delle operazioni rilevanti ai fini Iva relative al 2012, le scadenze restano invariate (12 e 21 novembre) ma il tempo a disposizione si allunga. Entratel, infatti, sarà pronto ad accoglierle fino al 31 gennaio prossimo.

Stesso prolungamento temporale anche per Sid (sistema interscambio dati) il canale dedicato alla ricezione delle informazioni riguardanti i dati dei saldi e delle movimentazioni dei rapporti finanziari.

Spesometro e rapporti finanziari:|orario prolungato per Entratel e Sid http://www.fiscooggi.it/attualita/articolo/spesometro-e-rapporti-finanziariorario-prolungato-entratel-e-sid#


Proroga spesometro

Proroga al 31 gennaio 2014 per comunicare le operazioni rilevanti Iva con Pos Aperti fino alla stessa data Entratel e Sid per lo Spesometro e l’integrazione dell’Archivio dei rapporti finanziari

In considerazione delle difficoltà rappresentate dagli operatori nell’effettuare la comunicazione delle operazioni Iva e quella integrativa all’Archivio dei rapporti finanziari, l’Agenzia delle Entrate ha aperto una finestra temporale che consentirà di inviare i dati fino al 31 gennaio 2014. Entro la stessa data è disposta la proroga, con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, della comunicazione da parte degli operatori finanziari dei dati rilevanti ai fini Iva, di importo pari o superiore a 3600 euro, nei casi in cui i pagamenti siano stati effettuati via Pos.

Operazioni rilevanti Iva con Pos con proroga al 31 gennaio 2014 - Più tempo per inviare la comunicazione dei dati rilevanti ai fini Iva, di importo pari o superiore a 3600 euro, nei casi in cui i pagamenti siano stati effettuati via Pos. Con un Provvedimento del Direttore dell’Agenzia di oggi, viene, infatti, prorogato al 31 gennaio 2014 il termine, prima fissato al 12 novembre 2013, per comunicare all’Anagrafe tributaria i pagamenti effettuati con carte di credito, di debito e prepagate.

Nuovo spesometro via Entratel fino al 31 gennaio 2014 - Gli operatori economici che devono effettuare la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva relative all’anno 2012 - previste entro il 12 novembre 2013 (per chi effettua la liquidazione mensile) ed entro il 21 novembre 2013 per tutti gli altri - hanno più tempo per effettuare l’invio dei dati attraverso il canale comunicativo Entratel, che rimarrà aperto fino al 31 gennaio 2014. Entro lo stesso termine si potranno inviare anche gli eventuali file che annullano o sostituiscono i precedenti invii.

Archivio rapporti finanziari: il Sid resta aperto fino a fine gennaio – Tenuto conto delle difficoltà collegate all’interscambio dei flussi e alla nuova procedura di registrazione al Sid (Sistema di Interscambio Dati), viene estesa la validità degli invii dei dati al 31 gennaio 2014. Entro lo stesso termine, gli operatori finanziari potranno trasmettere all’Archivio dei rapporti finanziari anche gli eventuali file che annullano o sostituiscono i precedenti invii.

Il
testo del provvedimento è disponibile sul sito www.agenziaentrate.it. Roma, 7 novembre 2013

Patti di famiglia e passaggio generazionale

Con la legge n. 55 del 14 febbraio 2006 e successive modificazioni, il legislatore ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico l'istituto del “patto di famiglia” che consente al titolare dell’impresa di anticipare il momento del trasferimento dell’azienda o delle partecipazioni sociali ai discendenti o al discendente che si reputi più adatto alla gestione dell'impresa.
Il patto di famiglia è un contratto plurilaterale che consente di realizzare molteplici obiettivi:
  • prevenire ed evitare l’insorgere di liti ereditarie;
  • tutelare il valore e la capacità occupazionale delle aziende familiari;
  • assegnare il controllo societario ai soggetti ritenuti dall’imprenditore capaci di garantire la continuità gestionale dell'impresa.

    Nozione: In base all’art. 768 bis e seguenti è patto di famiglia il contratto con cui, compatibilmente con le disposizioni in materia di impresa familiare e nel rispetto delle differenti tipologie societarie, l'imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l'azienda, e il titolare di partecipazioni societarie trasferisce, in tutto o in parte, le proprie quote, ad uno o più discendenti.

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    mercoledì 6 novembre 2013

    Siamo seri, la democrazia non è interpellare i cittadini su norme tecniche

    Oggi è arrivata in Studio la Guida alle semplificazioni del decreto del Fare predisposta dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione.


    Un bellissimo nuovo sito con tanto di linea amica a cui proporre soluzioni e proposte e che cosi recita:

    Aiutaci a semplificare. Segnalaci complicazioni e problemi applicativi, presentaci le tue proposte di semplificazione, partecipando alla consultazione on-line.

    A costo di sembrare impopolare dico che qui a furia di voler semplificare non si capisce più nulla e si confondono i ruoli:

    1. Non ha senso inviare la guida via PEC. La Pec (posta elettronica certificata) ha valore di raccomandata, ci manca solo arrivare a ricevere spam dal ministero.
    2. La Semplificazione così osannata e ripetuta si fa, non si promette ecc
    3. Sono stufo di questa moda di giocare con le slide al posto di fare leggi serie e decenti
    4. Sono stufo di siti dei vari ministeri aperti a consultazioni pubbliche e suggerimenti. Ma vi par possibile che un comune cittadino abbia le competenze per legiferare? ma ci stiamo prendendo in giro? Ma sarà mica democrazia questa!
    I cittadini possono sollevare problemi ma è mai possibile che debbano pure trovare le soluzioni? I centri studi cosa ci stanno a fare? Il problema non sono i singoli provvedimenti ma un intero sistema da riformare in maniera organica.

    Seriamente ci chiedete proposte per semplificare doco che avete appena aumentato l'IVA in un we e circa un mese dopo avete pubblicato le istruzioni su come comportarsi? Seriamente volete il nostro parere su abolizione del Garante del Contribuente? Avete un bel coraggio!

    Siete davvero convinti di aver gestito bene la questione IMU? Ritenete seriamente di aver dato gran prova con lo SPESOMETRO?

    Il problema non è solo tecnico (esiste e non minimizzo) ma soprattutto politico. è la politica che è assente lasciando ruolo di supplenza a magistratura ed apparati burocratici dello Stato che fanno solo confusione.

    E' il progetto politico, la visione a mancare!

    Volete una proposta? STATUTO DEL CONTRIBUENTE APPROVATO CON LEGGE COSTITUZIONALE e quindi non derogabile dalle leggi ordinarie.

    E' la prima volta che la sentite? no vero? Bè, fatelo!


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    martedì 5 novembre 2013

    La Pubblica Amministrazione non stimola innovazione.

    Proviamo a pensare invece che radicale trasformazione potrebbe derivare da un uso intelligente della tecnologia sotto la spinta innovatrice di una Pubblica Amministrazione capace di recuperarare il suo ruolo propulsivo.

    Pensiamo ai vantaggi derivanti dalla tracciabilità di una piattaforma in grado di integrare i dati dei sistemi di fatturazione elettronica con le informazioni bancarie relative alle disposizioni di pagamento. Si potrebbe ottenere un sistema integrato con incredibili risparmi in termini di tempo e costi: fatture elettroniche recepite automaticamente in contabilità e immediatamente dialoganti con gli estratti conto bancari per esempio.


    In un mondo perfetto la Pubblica Amministrazione potrebbe mettere a disposizione gratuitamente i dati (open data) aggregati relativi agli studi di settore che potrebbero, opportunatamente rielaborati, diventare una base per analisi di settore non più limitate ai fini fiscali ma aprendo opportunità immense in campo sia consulenziale sia bancario in termini di valutazione del credito.

    Uno strumento in più per facilitare la valutazione d’azienda confrontandola con il suo mercato ed i suoi concorrenti.

    Una visione strategica del ruolo della Pubblica Amministrazione porterebbe ad un circolo virtuoso di creazione del valore contribuendo a modernizzare tutto il sistema Paese e a ridurre i costi della burocrazia aumentandone parallelamente l’efficienza

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