mercoledì 26 febbraio 2014

Distinguiamo tra evasione e cialtroneria del legislatore

Sono parecchio stufo di sentire ministri ed onorevoli, per non parlar dei giornalisti, favoleggiare su fantomatico ed immediato recupero di evasione fiscale.

Proviamo a fare un breve memo cosi magari serve a tutti capire di cosa si parla e si può pure provare a combatterla:
  1. Evasione derivante da criminalità organizzata: metà del Paese non è controllata dallo Stato e non parlo di geografia. Spiace deludere i politici ma questo non lo risolvi in due mesi;
  2. Evasione derivante da corruzione: smettete di parlare di manette e punizioni e provate a semplificar la normativa. Più semplice la norma meno potere ha la politica e la burocrazia stessa di ricattare il contribuente. Più semplice è la norma più difficile risulta per il contribuente corrompere;
  3. Evasione perché non si sa come pagar le tasse: cartelle ed accertamenti derivanti da verifiche formali, abuso del diritto, norme fumose. In questo caso il contribuente è onesto e le tasse vorrebbe pagarle ma non sa come e se lo chiede in Agenzia si trova di fronte a sguardi smarriti. Questa non è evasione è cialtroneria del legislatore
  4. Evasione perché non si hanno i soldi: sempre evasione è ma forse meriterebbe qualche ragionamento di politica economica in più. Ricordiamoci che i primi a difender i privilegi delle cooperative sono le grosse imprese che delle coop si servono per abbattere i costi di fornitura. Proviamo a farci delle domanda. Questa evasione la si combatte con imposizione più equa e trasparente.
  5. Evasione perché voglio comprare il SUV: le categorie più soggette le conoscete benissimo, sapete chi sono e non fate nulla, i lavoratori dipendenti si lamentano tanto ma poi sono quelli che chiedono di evitar fattura, ecc.... E non favoleggiamo troppo sulla lotta al contante se poi per riuscire a pagare una multa invece della carta di credito prima devo prelevare e poi pagare in contanti, e smettiamo di far norme deliranti contro il pagamento dell'affitto in contanti se poi l'unico che ricordo è un ex ministro delle finanze....
Riusciamo nell'ordine a:
  1. Semplificare (che vuol dire ridurre burocrazia pubblica e privata compreso il lavoro dei commercialisti sia chiaro);
  2. Avere uno Stato che risponde al cittadino aiutandolo a mettersi in regola e che smetta di avere come eroe lo sceriffo di Nottingham;
  3. Provare ad avere un controllo serio del territorio, non dico la Calabria ma almeno Milano;
  4. Utilizzare il recuperato dalla lotta all'evasione per abbattere le tasse e non per alimentare la spesa;
  5. Smettere di spendere, spendere, spendere....

Se poi per puro caso riuscite anche a far norme giuste e non solo dettate dalla fame di soldi vedrete che il Paese saprà anche tornare a sorridere.

PS quanto stimo di più l'imprenditore che chiede maggiore severità nella lotta all'evasione per garantire la libertà di concorrenza rispetto a chi di tasse campa (e non sono solo politici e dipendenti pubblici ma anche giornalisti, monopolisti ecc...).


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venerdì 21 febbraio 2014

Misure per favorire la digitalizzazione e la connettività delle PMI - Destinazione Italia

Norma interessante contenuta nel Destinazione Italia. Inutile dire che si rimanda a decreti attuativi e ok della UE.

Quando? quanto? come? sono le domande che restano aperte e a cui la norma non da risposta. Mica male direi.


Articolo 6.
(Misure per favorire la digitalizzazione e la connettività delle piccole e medie imprese, ed in
materia di frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre, comunicazioni ed agenda
digitale).
1. Al fine di favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l'ammodernamento tecnologico delle micro, piccole e medie imprese, nell'ambito di apposito Programma Operativo Nazionale della prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari, previa verifica della coerenza con le linee di intervento in essa previste ed a seguito dell'approvazione della Commissione europea, ovvero nell'ambito della collegata pianificazione degli interventi nazionali finanziati dal Fondo per lo sviluppo e la coesione e dal Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, sono adottati interventi per il finanziamento a fondo perduto, tramite Voucher di importo non superiore a 10.000 euro, conformemente al regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti di importanza minore («de minimis»), concessi ad imprese per l'acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell'efficienza aziendale, la modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, tale da favorire l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga. I suddetti voucher sono concessi anche per permettere il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l'acquisto e l'attivazione di decoder e parabole, nelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano l'accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili.
I voucher potranno altresì finanziare la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale
delle suddette piccole e medie imprese.
2. Previa verifica della coerenza con le linee di intervento previste nella proposta nazionale
relativa alla prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari, fruibili a
seguito dell'approvazione da parte della Commissione europea del Programma Operativo
Nazionale relativo alla Competitività di responsabilità del Ministero dello sviluppo economico, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la coesione territoriale e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e con il Ministro dello sviluppo economico, è stabilito l'ammontare dell'intervento nella misura massima complessiva di 100 milioni di euro a valere sulla medesima proposta nazionale o sulla collegata pianificazione definita per l'attuazione degli interventi a finanziamento nazionale di cui al comma 1. La somma così individuata dal CIPE è ripartita tra le Regioni in misura proporzionale al numero delle imprese registrate presso le Camere di commercio operanti nelle singole Regioni.

3. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze sono stabiliti lo schema standard di bando e le modalità di erogazione dei contributi di cui al presente articolo.

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martedì 18 febbraio 2014

Praticante Commercialista per Studio Panato


Decidere di intraprendere il lungo percorso per diventare Dottore Commercialista non è facile. La strada è lunga e faticosa ma crediamo che farla insieme a noi possa rappresentare una opportunità interessante per un/una giovane laureato/a.

Chi cerchiamo:
una persona curiosa e motivata, con una buona preparazione economico giuridica e la voglia di conoscere ed approfondire i temi fiscali e societari.
Preferibilmente neolaureata o in tesi. 

Cosa offriamo:
Il praticantato presso il nostro Studio è retribuito in base al merito ed alle capacità professionali sviluppate. Dopo il primo anno lo Studio offre l'iscrizione biennale alla Scuola di Alta Formazione presso una delle tre università milanesi ed il corso intensivo di preparazione all'esame di stato presso l'AIDC.

Per saperne di più: http://www.studiopanato.it/Lavoro.htm

Per conoscermi meglio: il mio profilo su linkedin

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sabato 15 febbraio 2014

E' arrivato il momento di costruire una casa nuova...


E' da un pò che ci sto pensando e da qualche giorno stiamo lavorando ad una nuova casa.

Pulita, elegante, più professionale ed in solidi mattoni.

Abbiamo chiamato a raccolta alcuni amici più esperti per provare a dar vita ad un nuovo progetto.

Vogliamo riscoprire la nostra storia e provare a raccontarci e perchè no anche a vedere noi stessi in maniera più matura.

E' una bella sensazione osservare i tasselli che si stanno riordinando e che il progetto sta diventando chiaro e concreto. Nessuna rivoluzione ma una evoluzione riscoprendo i nostri valori e la nostra storia.

Alcune osservazioni forse un pò criptiche per il lettore ma sicuramente meno per i tanti amici che ci seguono da parecchi anni ormai:


  1. Il sito come businessplan: il nostro studio, o meglio quello che è oggi, è nato cosi, dal sito, dal ripensarti nel momento in cui devi descriverti.
  2. la nostra storia: è una storia di cui andiamo fieri, che ci ha segnato e formato molto. Da li dobbiamo ripartire per continuare a crescere.
  3. focalizzarci: smettere di fare, decidere cosa smettere di fare. la crisi non aiuta a rinunciare a clienti ma è necessario focalizzarci e specializzarci sempre di piu.
  4. professionalità: la rete è cresciuta molto in questi anni e se vogliamo continuare, nel nostro piccolo, ad esserne protagonisti dobbiamo crescere con lei ed affidarci a professionisti. il coraggio di delegare.
  5. Mobile: la nuova casa dovrà raccontare di noi anche chi ha poco tempo e ci vuol leggere da ipad e telefonino.
  6. Network: agli amici di una vita, collaudati professionisti, si aggiungeranno altri per offrire prestazioni sempre migliori.
  7. Cloud: ancora ci fa paura ma il futuro è li, tra fattura elettronica e conservazione sostitutiva. Per piccoli progetti già lo usiamo ma non sarà una sfida del 2014, ci penseremo l'anno prossimo cercando di avere il coraggio di guardare più in la.
  8. Organizzazione: ci lavoriamo, il confine si sposta sempre più in là.... ma la sfida ci affascina.
  9. Giovani: dobbiamo crescere e far crescere, cerchiamo un nuovo praticante.
  10. Start up: e se ne fondassimo una?

E' bellissimo tornare a costruire e vedere quanto sono preziosi i consigli e l'esempio degli amici. Forse sono i 40 anni, un'età in cui le professionalità proprie e degli amici sono più definite e la voglia di costruire ancora tanta, nonostante la crisi e nonostante il Paese.

Il progetto è iniziato ed i tempi sono stati fissati. Una lunga marcia fino a dicembre per partire nel 2015 più forti e più competitivi. 

Cara Italia dacci tregua che dobbiamo lavorare!


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martedì 11 febbraio 2014

Startup innovative, finalmente gli incentivi fiscali

Il 31 gennaio 2014, dopo aver ricevuto il via libera europeo, il decreto interministeriale MISE-MEF recante la disciplina di dettaglio sugli incentivi fiscali per gli investimenti in startup innovative effettuati da aziende e privati, è stato firmato dai ministri competenti, Fabrizio Saccomanni e Flavio Zanonato. Il decreto è attualmente in attesa di pubblicazione in gazzetta ufficiale.

Chi può godere delle agevolazioni
Investitori privati e società che investono in startup innovative possono beneficiare delle agevolazioni fiscali in esame. Ovviamente per via indiretta i preincipali beneficiari saranno proprio le startup che troveranno più semplice rivolgersi al mercato per cercare nuovi capitali.

Periodi agevolati
Godono delle agevolazioni fiscali per gli investimenti in startup innovative effettuati da aziende e privati negli anni fiscali 2013, 2014, 2015 e – a seguito dell’estensione compiuta con la L. 99/2013 di conversione del DL Lavoro – 2016

Agevolati gli investimenti sia diretti sia indiretti
Gli incentivi a sostegno delle startup innovative (ex art. 29 della L. 221/2012 di conversione del Decreto Crescita 2.0) prevedono i seguenti casi:
  • investimenti diretti effettuati dal soggetto sia esso persona fisica o impresa in startup innovative;
  • investimenti indiretti effettuati dal soggetto sia esso persona fisica o impresa in organismi di investimento collettivo del risparmio o altre società di capitali che investono prevalentemente in startup.

La misura delle agevolazioni
Ai sensi della norma, le persone fisiche e giuridiche che investono in startup innovative possono beneficiare delle seguenti agevolazioni fiscali:
  • Investitori privati (e altri soggetti IRPEF): i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) possono detrarre dall’imposta lorda un importo pari al 19% dei conferimenti in denaro, per importo non superiore a euro 500.000, effettuati in ciascun periodo d’imposta;
  • Società di capitali: i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires) possono dedurre dal proprio reddito un importo pari al 20% dei conferimenti in denaro, per importo non superiore a euro 1.800.000, effettuati in ciascun periodo d’imposta.

Incentivi più interessanti per startup sociali ed energy green
Maggiori gli incentivi previsti per gli investimenti in due particolari tipologie di startup:
  •  startup a vocazione sociale;
  • startup che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico

Il decreto interministeriale prevede infatti le seguenti maggiorazioni:
  • soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle persone fisiche: una detrazione pari al 25% della somma investita;
  • soggetti passivi sul reddito delle società: una deduzione pari al 27% della somma investita.

Vincoli all’investimento
L’investimento per il quale si è fruito dell’agevolazione deve essere mantenuto per almeno due anni, pena la decadenza del beneficio fiscale.

Tempi di entrata in vigore
Il decreto concertato tra i Ministri dell’Economia e delle Finanze Fabrizio e dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, sarà pubblicato nelle prossime settimane in Gazzetta Ufficiale pubblicazione a cui è subordinata l’entrata in vigore del provvedimento.

Modello Unico 2014 ed investimenti 2013

Il modello UNICO 2014 è già stato arricchito con un nuovo prospetto dedicato alle agevolazioni per gli investimenti in startup innovative e permetterà di applicare la misura alle operazioni compiute nel 2013.

COMUNICATO STAMPA: Startup, completato iter dm su incentivi a breve pubblicazione in G.U. 

Il presente editoriale è stato pubblicato lunedì su MySolution | Post





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