Visualizzazione post con etichetta agevolazione 5%. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta agevolazione 5%. Mostra tutti i post

domenica 2 ottobre 2011

Nuovo regime dei minimi tra opportunità e dubbi

Dopo le manovre estive i contribuenti sono chiamati a valutare l'impatto delle nuove misure pur in assenza dei provvedimenti attuativi.
Le criticità e i dubbi sono molti, e se si pensa che hanno radicalmente modificato alcuni comparti del diritto tributario le incertezze aumentano.

L’Agenzia delle Entrate, in particolare, non ha ancora fornito chiarimenti sulla nuova disciplina del regime dei minimi (scarica gratis la guida al regime dei contribuenti minimi)né emanato gli annunciati provvedimenti attuativi determinando obiettiva incertezza in contribuenti e professionisti.

L’art. 27 comma 3 del DL 98/2011 ha comunque previsto che tali soggetti possano beneficiare comunque di alcune agevolazioni, a condizione che possiedano tutte le caratteristiche, previste dai commi 96 e 99 della L. 244/2007, necessarie per la fruizione del previgente regime dei minimi come ad esempio:
  • ricavi/compensi inferiori a 30.000 euro;
  • beni strumentali nel triennio precedente non superiori a 15.000 euro;
  • non assunzione di lavoratori dipendenti.
 
Limitazioni del regime per età anagrafica.
Ad oggi la dottrina propende per la seguente interpretazione, sempre in attesa di conferme da parte dell’Agenzia: possibilità per il contribuente di beneficiare del regime per 5 anni a prescindere dall’età in cui si inizia l’attività; se al termine di tale periodo, non sono stati ancora compiuti 35 anni, il contribuente può continuare ad utilizzarlo fino al compimento del 35° anno di età.
 
 
Contribuenti minimi strutturalmente a credito
Dal 2012 i professionisti che potranno continuare ad usufruire delle agevolazioni previste dal regime dei minimi risulteranno strutturalmente a credito nei confronti dell'erario a causa della differenza di aliquota fra le ritenute in acconto (20%) e l'imposta sostitutiva del 5%.
 
 
Ancora dubbi per gli ex minimi
Sul regime fiscale dei contribuenti inquadrabili come ex minimi l'Agenzia delle Entrate ha confermato che a partire dal 1°gennaio 2012 si renderanno applicabili le regole ordinarie di determinazione del reddito imponibile destinate alle imprese e ai lavoratori autonomi. Ad oggi manca infatti una disciplina specifica destinata ai soggetti che pur rientrando nei minimi non possono più beneficiare del regime o ne fuoriescono.
 

lunedì 11 luglio 2011

Nuovo regime 5%, i pompelmi, la california e altri deliri di politica economica

«Un'occasione succosa - dice Giuseppe Favretto, direttore del Centro per l'imprenditoria giovanile dell'università di Verona -: oggi per molti la scelta imprenditoriale è ineluttabile e queste misure offrono nuove chance. Parafrasando Oscar Wilde "il pompelmo è un limone che ha avuto un'opportunità e ne ha approfittato"».
«La misura va nella giusta direzione - sottolinea Stefano Manzocchi, direttore Luiss Lab of European Economics - perché affronta il nodo della disoccupazione giovanile e avrà un effetto moltiplicatore: le nuove leve sono portatrici di innovazione e come dimostra il caso californiano per ogni posto di lavoro creato nei settori delle nanotecnologie o delle energie alternative vengono generati altri cinque nell'indotto. È chiaro però che occorrerà vigilare sui possibili raggiri alla norma».

Senza entrare in pericolosi paragoni ortofrutticoli, mi chiedo in Luiss cosa insegnano. Mi auguro siano le solite sintesi deliranti dei giornalisti che oltretutto in questi giorni continuano a riportare limiti di età (under 35 anni) per usufruire del nuovo regime del 5% senza leggere la norma che non presenta più tali limiti. 


Poniamoci alcune domande:
  • Siamo sicuri che questo fantastico regime distorsivo agevoli i settori delle nanotecnologie e delle rinnovabili?
  • Secondo voi i fondi di investimento decideranno per la prima volta nella storia di investire su partite iva o si ostineranno a volere società di capitali?
  • Non sarà più facile che il nuovo regime sia utilizzato dalle nuove attività marginali senza grossi investimenti iniziali? perchè difficilmente sulle perdite si pagano imposte.
  • Secondo voi, e qui mi fermo, il caso californiano citato nell'articolo, funziona per qualche euro pagato in meno in fase di start up (dove comunque gli utili son difficili da vedere) o perchè c'è tutto un sistema Paese fatto di incubatori, di ricerca, di università che funziona?
Trovo ingannevole spostare l'attenzione ad agevolazioni di pochi euro senza pensare ad interventi più strutturati ed incisivi.

Condivido pienamente quanto sostiene Paolo Gubitta, direttore scientifico Mba imprenditori della Fondazione Cuoa: «Siamo di fronte a un progetto [...] che non sembra adeguato per attrarre laureati: la ditta individuale si addice ad attività a basso rischio, come servizi alla persona, piccolo commercio, o lavori artigianali molto semplici, più attraenti per gli immigrati o i giovani italiani a bassa scolarizzazione che per gli alti profili».

PS ricordo inoltre per chi gioisce rientrando nel nuovo regime che a fronte di 5 anni (al massimo) di agevolazione fortissima (imposte solo al 5%) prima si aveva:
  • Per i primi tre anni imposta al 10%;
  • Per i successivi (per sempre) imposta al 20%
  • niente studi di settore
  • niente iva
  • niente commercialista
Link: Per restare aggiornato iscriviti alla nostra Newsletter!
Related Posts with Thumbnails

Post più popolari degli ultimi 30 gg

Translate