Dopo le manovre estive i contribuenti sono chiamati a valutare l'impatto delle nuove misure pur in assenza dei provvedimenti attuativi.
Le criticità e i dubbi sono molti, e se si pensa che hanno radicalmente modificato alcuni comparti del diritto tributario le incertezze aumentano.
L’Agenzia delle Entrate, in particolare, non ha ancora fornito chiarimenti sulla nuova disciplina del regime dei minimi (scarica gratis la guida al regime dei contribuenti minimi)né emanato gli annunciati provvedimenti attuativi determinando obiettiva incertezza in contribuenti e professionisti.
L’art. 27 comma 3 del DL 98/2011 ha comunque previsto che tali soggetti possano beneficiare comunque di alcune agevolazioni, a condizione che possiedano tutte le caratteristiche, previste dai commi 96 e 99 della L. 244/2007, necessarie per la fruizione del previgente regime dei minimi come ad esempio:
- ricavi/compensi inferiori a 30.000 euro;
- beni strumentali nel triennio precedente non superiori a 15.000 euro;
- non assunzione di lavoratori dipendenti.
Limitazioni del regime per età anagrafica.
Ad oggi la dottrina propende per la seguente interpretazione, sempre in attesa di conferme da parte dell’Agenzia: possibilità per il contribuente di beneficiare del regime per 5 anni a prescindere dall’età in cui si inizia l’attività; se al termine di tale periodo, non sono stati ancora compiuti 35 anni, il contribuente può continuare ad utilizzarlo fino al compimento del 35° anno di età.
Contribuenti minimi strutturalmente a credito
Dal 2012 i professionisti che potranno continuare ad usufruire delle agevolazioni previste dal regime dei minimi risulteranno strutturalmente a credito nei confronti dell'erario a causa della differenza di aliquota fra le ritenute in acconto (20%) e l'imposta sostitutiva del 5%.
Ancora dubbi per gli ex minimi
Sul regime fiscale dei contribuenti inquadrabili come ex minimi l'Agenzia delle Entrate ha confermato che a partire dal 1°gennaio 2012 si renderanno applicabili le regole ordinarie di determinazione del reddito imponibile destinate alle imprese e ai lavoratori autonomi. Ad oggi manca infatti una disciplina specifica destinata ai soggetti che pur rientrando nei minimi non possono più beneficiare del regime o ne fuoriescono.
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