mercoledì 30 maggio 2012

Il Sole24ore parla di noi

Su Nova, inserto del Sole24ore di domenica 27 maggio 2012, parlano di noi. Siamo molto felici che ci venga riconosciuto un ruolo di avanguardia nell'utilizzo delle tecnologie nell'attività professionale. Molto dobbiamo ancora imparare. Siamo ovviamente sempre aperti al confronto.

Qui il link all'articolo de ilSole24Ore: Tutto l'ufficio dentro a un tablet: ecco le app per avvocati, commercialisti e notai

Qui il Pdf all'articolo: Tutto l'ufficio dentro a un tablet: ecco le app per avvocati, commercialisti e notai


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martedì 29 maggio 2012

Ridisegnare il business model

Leggo: "L'imprenditore che punta sulla qualità deve impegnare la propria capacità di innovazione, di inventiva e di gestione dei processi organizzativi che concorrono al business in un modo particolarmente intenso. Spesso, infatti, egli si trova ad entrare in mercati di beni e servizi già strutturati e deve esibire la sua capacità di competizione riuscendo a fornire in modo diverso, più economico e anche più vicino alle esigenze del consumatore beni e servizi che altri già propongono e, magari, con successo."






Non è facile mettere insieme i pezzi, riporto come appunto personale qualche tendenza in atto:
  • aumenta l'importanza del marchio, anche per PMI e studi professionali nell'era di internet è possibile valorizzare la propria identità;
  • Autorevolezza è diversa da semplice diffusione del nome (libro, articoli, ecc).
  • organizzazione e procedure: consentono di migliorare la qualità, ridurre i tempi di erogazione ed i costi. La sfida più grande sarà qui. attraverso informatica, web, cloud, ecc...
  • la crisi ha messo sul mercato ottime risorse a costi inferiori. possibile potenziare il network, innesti tra culture aziendali differenti a volte anche relative ad organizzazioni più ampie e strutturate della nostra. Contaminazione
  • cliente cambia, si confronta, ne parla.
  • strutture snelle, flessibili, ben organizzate, dinamiche, giovani.
  • Azzurro o blu savoia al posto del blu notte tradizionale.
  • valore aggiunto, non burocrazia.
  • internazionalizzazione
  • comunicare risorse gratis (ampliare l'offerta a costo zero)
  • Clienti che ti formano: tribunale, multinazionale, società di revisione, docenti universitari.
  • Conoscere il settore
  • Controllo costi come aumento consapevolezza delle scelte aziendali.
Qualche idea, ancora sfuocata. La sfida è comporre il puzzle. Da luglio si parte con i confronti. Parlare aiuta a formalizzare, a chiarire.

Definendo tempi e modi.
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giovedì 24 maggio 2012

Sarà bello lavorare insieme

Mentre le borse crollano e la Grecia pare sempre più lontana, ci sono imprenditori che lottano ogni giorno per tenere in piedi l'azienda, che investono i loro soldi quando le banche tengono stretti i cordoni del credito, che si chiedono perchè il governo consenta di apporre la scritta MADE IN ITALY anche a chi produce per l'80% fuori, che "qualcuno si è un lazzarone ma le persone sono la forza di questa azienda e non posso lasciare a casa 60 famiglie".
E quando vedi che un imprenditore ci mette l'anima ti inventi un gruppo di lavoro dove pur di lavorare bene ci si lima un pò tutti i compensi, dove i consulenti pur di lavorare di fino sono disposti a prender meno e regalare qualche giornata investita nel rapporto professionale.

C'è il controller occupato in un MBO che qualche giornata (o notte o we) la dedica a rivedere processi e costi. I consulenti che analizzano la gestione finanziaria. La società di revisione (e parlo di uno dei leader mondiale) che accetta l'incarico (a prezzi scontati perchè una PMI deve stare attenta ai costi) perchè "sarà bello lavorare insieme" e colpiti dalla sensibilità di commercialista ed imprenditore che vogliono le cose fatte bene, perchè la certificazione è un valore.

Ora spero solo che le banche capiscano quello che stiamo facendo, che l'azienda è sana ma che per crescere ha bisogno di scontare fatture (96% di fatturato all'estero. Crediti tutti assicurati).

Se il credito tarderà avremo la certezza che non è chi forgia il metallo in fabbrica il problema, che noi il nostro lavoro lo abbiamo fatto mettendo a disposizione dell'impresa risorse solitamente destinate a clienti di dimensioni ben maggiori.

Ma un'altra certezza ci accompagnerà nei prossimi mesi "sarà bello lavorare insieme".

 
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martedì 22 maggio 2012

SRL semplificata anche per over 35

La Srl semplificata, con capitale sociale da un euro, sarà possibile anche per gli over 35.
È misura di grande impatto perchè consente a tutti senza limiti di età di poter costituire società a responsabilità limitata a costo zero o quasi.
Finora la semplificazione in oggetto, dettata con l’articolo 3 del decreto legge liberalizzazioni n. 1/2012, era limitata ad una compagine sociale under 35 cioè dai cittadini di età inferiore a 35 anni.
Il decreto crescita pare voglia cancellare questa limitazione.
Mi auguro solo un legislatore così innovativo e moderno voglia fermarsi un momento a riordinare il nostro codice civile perchè tra srl semplificata e sindaco unico stiamo perdendo la visione di sistema.
Non aveva semplicemente più senso rivedere il ruolo del notaio?
Un legislatore così innovativo e moderno putroppo però drammaticamente poco coraggioso.

lunedì 21 maggio 2012

Guida pratica all' IMU

Come nostra abitudine riteniamo corretto diffondere le guide dell'Agenzia delle Entrate, in questo caso il Dipartimento delle Finanze che con la  Circolare n. 3/DF ha voluto chiarire i principali aspetti relativi all’applicazione dell’Imposta Municipale Propria (IMU). .
Il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’economia e delle finanze ha diramato la Circolare n. 3/DF che chiarisce tutti gli aspetti relativi all’applicazione dell’Imposta Municipale Propria (IMU). In particolare, la circolare precisa quali sono le modalità di calcolo dell’IMU, comprese le detrazioni; individua le categorie di soggetti ai quali si applica l’imposta e chiarisce le modalità di applicazione delle agevolazioni per categorie particolari di fabbricato (es. fabbricati rurali) o terreno (es. terreni agricoli).

Per approfondimenti:
Imposta municipale propria (Circ. 3/DF - Come si applica l'IMU per il 2012 - Comunicato)

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Sindaco unico: i dubbi dell'Ordine di Milano

Odcec Milano, insieme agli Ordini di Roma e Torino, ha inviato un articolato documento al Presidente del CNDCEC facendo riferimento alla materia dei controlli nelle società a responsabilità limitata e, segnatamente, alle affermazioni non condivisibili, contenute nella circolare Assonime n. 6 del 7 marzo 2012.
In proposito i tre Ordini chiedono al Consiglio Nazionale una formale posizione di fermo dissenso.

Clicca qui per leggere il documento congiunto di Odcec Milano, Roma e Torino

Diventa urgente un chiarimento normativo per rendere coerente la normativa sui controlli che oggi subisce gli effetti di un legislatore frettoloso.


Altri commenti sul Sindaco Unico

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mercoledì 16 maggio 2012

Abolizione dell’Albo delle imprese artigiane

Cambiano i nomi....

Ai fini della semplificazione amministrativa, la Regione Lombardia ha modificato le procedure per l'annotazione, la modificazione e la cancellazione delle imprese artigiane al Registro delle Imprese. (Legge regionale 18 aprile 2012, n.7 "Misure per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione", art.55)
La nuova legge, in vigore dal 21 aprile 2012, ha abolito l'Albo delle Imprese Artigiane e le Commissioni provinciali per l'artigianato della Lombardia. Le funzioni amministrative di annotazione, modificazione e cancellazione delle imprese artigiane dalla sezione speciale del Registro Imprese vengono quindi affidate alle Camere di Commercio.
Pertanto, l'imprenditore che intende svolgere la propria attività in forma artigiana non dovrà più presentare comunicazione di iscrizione all'Albo alla Commissione provinciale per l'artigianato; sarà la Camera di Commercio, verificato il possesso dei requisiti (art.55, comma 2 L.R. 18/04/2012 n.7), a conferire all'impresa la qualifica di "impresa artigiana" e a iscriverla nella sezione speciale del Registro Imprese; tale annotazione ha carattere costitutivo e sostituisce l'iscrizione all'Albo delle Imprese Artigiane.
Alla Camera di Commercio spetta anche il compito di trasmettere l'annotazione alla sede provinciale dell'INPS, allo scopo di applicare la legislazione in materia di assicurazione, previdenza e assistenza.


Attenzione
La Commissione provinciale per l'artigianato continua a svolgere le proprie funzioni per i procedimenti pendenti, comunque non oltre novanta giorni dall'entrata in vigore della Legge Regionale (quindi fino al 19 luglio 2012). La Commissione di Milano si riunirà quindi regolarmente il 16 maggio, il 20 giugno e il 18 luglio. Le pratiche di iscrizione, modificazione e cancellazione presentate prima del 20 aprile 2012 (compreso) sono di competenza della Commissione provinciale per l'artigianato; le pratiche presentate dal 21 aprile 2012 in poi sono di competenza della Camera di Commercio.

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martedì 15 maggio 2012

Rideterminazione del valore dei terreni e delle partecipazioni detenute alla data del 1° luglio 2011

L’articolo 7, comma 2, lettera dd), del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70 convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, consente ai contribuenti che detenevano al 1° luglio 2011 titoli, quote o diritti, non negoziati in mercati regolamentati, nonché terreni edificabili e con destinazione agricola, di rideterminare il loro costo o valore di acquisto alla predetta data.
Il costo di acquisto rideterminato, secondo le modalità contenute nelle predette disposizioni, è utilizzabile ai fini del calcolo dei redditi diversi di cui all’articolo 67, comma 1, lettere a), b), c) e c-bis), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 e successive modificazioni (TUIR). Per poter utilizzare il valore “rideterminato”, in luogo del costo storico, il contribuente è  tenuto al versamento di un’imposta sostitutiva del 2 o del 4 per cento del valore risultante da un’apposita perizia giurata di stima.

La nuova rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni e dei terreni
La norma in esame consente la possibilità di rideterminare il costo o valore di acquisto delle partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati e dei terreni edificabili e con destinazione agricola, purché detenuti alla data del 1° luglio 2011.
Il valore “rideterminato” può essere contrapposto al corrispettivo della cessione a titolo oneroso dei suddetti terreni e partecipazioni in luogo dell’originario costo o valore di acquisto
Tale valore non può essere incrementato degli oneri inerenti e, quindi, neanche dell’eventuale imposta di successione e donazione, ad eccezione dell’ipotesi prevista dalla norma con riferimento alla spesa sostenuta per la redazione della perizia.

La perizia giurata di stima
Ai fini dell’applicazione della norma, il valore al 1° luglio 2011 delle partecipazioni e dei terreni deve risultare da un’apposita perizia giurata di stima redatta da professionisti abilitati, entro il termine del 30 giugno 2012.
Si ricorda che i soggetti abilitati alla redazione delle perizie con riferimento ai titoli, quote e diritti non negoziati nei mercati regolamentati sono individuati negli iscritti all’albo dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali, nonché negli iscritti nell’elenco dei revisori legali dei conti
Le perizie possono essere presentate per la asseverazione, oltre che presso la cancelleria del tribunale, anche presso gli uffici dei giudici di pace e presso i notai.Va, inoltre, precisato che nell’ipotesi in cui la perizia sia predisposta per conto della società, la stessa disposizione al comma 5, dell’articolo 5 della legge n. 448 del 2001 stabilisce che la relativa spesa è deducibile dal reddito d’impresa della società o ente in quote costanti nell’esercizio in cui è stata sostenuta e nei quattro successivi.
La norma specifica ulteriormente che qualora, invece, la perizia sia predisposta per conto dei soci, la relativa spesa sostenuta aumenta il costo rivalutato delle partecipazioni.

Il versamento dell’imposta sostitutiva
L’efficacia della procedura di rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni e dei terreni è condizionato al versamento di un’imposta sostitutiva nella misura del:
  • · 2 per cento del valore risultante dalla perizia, per le partecipazioni non qualificate;
  • · 4 per cento del valore risultante dalla perizia, per le partecipazioni qualificate e per i terreni.
Il versamento dell’imposta sostitutiva deve essere effettuato entro il 30 giugno 2012 in un’unica soluzione oppure può essere rateizzato fino ad un massimo di tre rate annuali di pari importo, a decorrere dalla medesima data

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Perchè non abbiamo più scuse per non tagliare la spesa.

Ci stiamo sbagliando ragazzi
noi che camminiamo sul mondo
noi coi piedi di piombo
restiamo giù
sotto cento chili di cielo
eh...

Luca Carboni

Lo si sente spesso sui giornali, per strada, al bar: bisogna tagliare la spesa pubblica.
Tutti novelli liberisti che con fare severo sentono il bisogno di dare il loro contributo alle critiche a questo Stato sprecone. Poi qualcuno più preparato di altri (Paolo Manasse - Cosa tagliare) fa notare la tipologia della spesa pubblica che tolti gli investimenti (che da tampo peraltro non vengono piu fatti) si concentra principalmente in pensioni e stipendi.

Clicca per ingrandire
Cito: "se non si vuole mettere mano ad una revisione dei confini dello Stato nell'economia (nella sanità, istruzione, nei trasporti) e all'assenza di meccanismi di incentivo nel settore pubblico, non possiamo attenderci un granchè."

Una revisione dei confini dello Stato, quello che in azienda si direbbe innovare il business model, quello che non si può fare raccogliendo suggerimenti via web.
E già sento le voci al bar, quei severi soloni le cui espressioni lentamente si ammorbidiscono in un sorriso rassegnato di chi non ha poi troppa voglia di far battaglie "non si può mica lasciare a casa la gente, oggi significherebbe comprimere ancora di più la capacità di spesa degli italiani accellerando la recessione".

E cosi progressisti e conservatori smettono di dedicarsi alla cosa pubblica per tornare felici al cornetto ed al cappuccino, che poi Del Piero è sempre Del Piero.

Forse nessuno si è accorto che questa bella favola non regge piu. Se prima il settore privato pur gravato di tasse poteva mantenere un esorbitante settore pubblico (Corriere di oggi:Ogni cittadino spende 2.849 euro per i dipendenti pubblici ) senza implodere oggi non è più cosi.

Forse non viene detto con troppa forza ma oggi le imprese private non reggono, chiudono. e chiudere una impresa significa lasciare a casa dipendenti (produttivi, quelli che stanno in stabilimento o in cantiere per intenderci, quelli che fanno auto, divani, lavatrici) e deprimere la tanto cara spesa per consumi.

Prima non si licenziava perchè un pò le tasse, un pò il debito, un pò i mancati investimenti (che non te ne accorgi subito del male che fai al Paese) i soldi si trovavano.

Oggi la scelta è tra mantenere posti di lavoro nel privato rilanciando l'economia o mantenerli nel pubblico (ancora per poco) in attesa di soffocarla del tutto.

E siamo tutti coinvolti e complici perchè burocrazia pubblica vuol dire lavoro anche per il terziario privato. Professionisti e consulenti spesso trovano riparo e fatturati facili, pur lamentandosene, nella burocrazia pubblica. Le aziende però servono vive. chiedono consulenza ma quella vera, quella per stare sul mercato non per preparare l'ennesima dichiarazione inutile ad uno stato elefantiaco che non ha tempo e voglia di incrociare i dati già in suo possesso.

Ieri a mia madre arriva una lettera che comunica la decisione della banca tedesca BHW di sospendere l’erogazione di mutui in Italia, così come le altre attività di vendita. Le condizioni economiche del nostro paese, infatti, non convincono i tedeschi che pensano a rielaborare la strategia commerciale.

Ne parlo ieri stupito con un amministratore di un importante fondo di investimento che cupo mi dice che ormai molte multinazionali tendono a ridimensionare le attività nei mercati marginali. L'Italia è tra questi.

Mi racconta turbato degli effetti dell'ipotesi di super tassazione di Hollande in Francia dove oggi hanno la sede europea molte aziende. Sul tavolo già ipotesi di trasferire sedi e posti di lavoro in Belgio o a Londra.

E conclude con: "ma Andrea ormai puoi proporre quello che vuoi, ma all'estero chi si fida dell'Italia? tu lo faresti?"

Io lo farei? la domanda resta sospesa nell'aria......


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sabato 12 maggio 2012

Organo di controllo e revisione legale dei conti nella s.r.l. (art. 2477 c.c.)

Restano ancora parecchi dubbi sulla interpretazione del nuovo articolo 2477 del codice civile che innovando i controlli sulle Srl apre in dottrina una diatriba non di poco conto sulla qualità stessa dei controlli.
La Massima notarile n. 124 sotto riportata sostiene la tesi per cui nella srl, in caso di nomina del revisore (persona fisica o società di revisione), questo è tenuto ad esercitare sia la revisione legale che il controllo sulla gestione – tesi che non è sostenuta dalla lettera della norma, né è giustificabile da un punto di vista sistematico. A precisarlo è il Caso Assonime 3/2012, in tema di “Prime applicazioni del nuovo regime dei controlli nella srl”.

In base all'attuale formulazione dell'art. 2477 c.c. - come da ultimo modificato dall'art. 35 d.l. 5/2012, convertito dalla legge 35/2012, in vigore dal giorno 10 febbraio 2012 - il regime legale dei controlli nella s.r.l., in mancanza di diverse previsioni statutarie, è da intendersi nel senso che sia la funzione di controllo di gestione (ex art. 2403 c.c.) sia la funzione di revisione legale dei conti (ex art. 14 d.lgs. 39/2010) sono attribuite ad un unico organo monocratico, genericamente individuato con la locuzione "organo di controllo o revisore".

Si ritiene che l'organo monocratico investito della funzione di controllo e della funzione di revisione possa essere sia un revisore legale dei conti persona fisica, sia una società di revisione legale, iscritti nell'apposito registro. E' pertanto legittima la clausola statutaria che espressamente preveda tale facoltà.

L'autonomia statutaria, rispetto a quanto disposto dal regime legale, può inoltre prevedere le seguenti "varianti" convenzionali:

(a) può prevedere che le funzioni di controllo e di revisione siano svolte anche in via facoltativa, fuori dai casi in cui esse sono obbligatorie per legge, oppure può renderle obbligatorie anche oltre a tale ambito;

(b) può prevedere che le funzioni di controllo e di revisione, anziché ad un organo monocratico, siano affidate a un organo collegiale (collegio sindacale), per la composizione e il funzionamento del quale si applicano le norme dettate in tema di s.p.a.;

(c) può prevedere che le funzioni di controllo e di revisione, anziché cumulativamente al medesimo organo, siano affidate separatamente, attribuendo, da un lato, la funzione di controllo all'organo di controllo (sindaco unico o collegio sindacale), e, dall'altro, la funzione di revisione ad un revisore (persona fisica o società di revisione);

(d) può prevedere che le scelte di cui ai due punti precedenti siano effettuate di volta in volta con decisione dei soci, senza modificazione statutaria.

La nuova formulazione del primo comma dell'art. 2477 c.c., là dove stabilisce che "Se lo statuto non dispone diversamente, l'organo di controllo è costituito da un solo membro effettivo", impone un esame caso per caso degli statuti sociali, al fine di verificare se debba intendersi derogato il regime legale, impedendo così la nomina di un organo monocratico in mancanza di una preventiva modificazione dello statuto.

Per ulteriori approfondimenti:

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Consiglio di amministrazione composto da due membri

Quando lo statuto stabilisce che il consiglio è composto da due amministratori - o da un numero di amministratori variabile da un minimo di due ad un massimo determinato ovvero, nella s.r.l., da due o più amministratori - si ritiene legittima la clausola che prevede la nomina anche di un solo consigliere delegato (o che disciplina, anche in via generale, la delega dei poteri) senza la contestuale previsione della decadenza dell'intero consiglio in caso di disaccordo sulla revoca del consigliere delegato.


In tutte le ipotesi in cui il numero paritario degli amministratori può comportare dissensi paralizzanti o insuperabili difficoltà gestorie, l'interesse dei soci potrebbe essere meglio tutelato mediante il ricorso in via generale (e non solo nella specifica ipotesi della revoca del consigliere delegato) alle ben note clausole "simul stabunt simul cadent" che prevedono la decadenza di tutti gli amministratori quando venga meno anche uno solo di essi.

Fonte: Massima Consiglio Notarile di Milano

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martedì 8 maggio 2012

I nuovi controlli nelle srl e nelle spa

Il documento è un primo contributo interpretativo in merito alla corretta configurazione degli organi di controllo dopo le novità introdotte dal decreto semplificazioni

Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha redatto una nota interpretativa nella quale si esaminano le recenti trasformazioni degli assetti dei controlli nelle S.p.a. e nelle S.r.l..


Il documento fornisce un primo contributo interpretativo in merito alla corretta configurazione degli organi di controllo, nonché all’attribuzione delle relative funzioni, a seguito delle novità introdotte dal cosiddetto decreto semplificazioni, il quale si inserisce in un articolato iter legislativo che, pur nella perdurante mancanza di un adeguato coordinamento con le altre disposizioni dell’ordinamento societario, ha introdotto la figura del sindaco unico.
Nell’ultima versione dell’assetto dei controlli, la possibilità di nominare un organo di controllo monocratico, inizialmente introdotta sia nelle S.p.a. sia nelle S.r.l., è stata confermata esclusivamente in quest’ultimo tipo societario, peraltro prevendendone rilevanti modifiche.

Con questa nota interpretativa, il Consiglio nazionale prende dunque posizione sulle questioni sollevate dalla nuova versione del codice civile.

Scarica gratuitamente:

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lunedì 7 maggio 2012

Quella strana passione per il pezzo di carta

Ovvero del valore legale del titolo di studio......... Nella costituzione non esiste e se esistesse, farebbe d'uopo modificare, colla procedura indicata nel testo del solenne documento, il comando dannoso alcuna norma la quale faccia obbligo al cittadino di munirsi di certificati provvisti di bolli più o meno vistosi per dimostrare la propria attitudine ad esercitare un qualsiasi lavoro. Non esiste, perché inutile, avendo lo stato, gli enti pubblici ed i privati ovviamente il diritto di controllare, nel modo che ritengono più opportuno, se all'opinione del cittadino risponde l'attitudine sua effettiva. Dico che la sostituzione della «facoltà» all'«obbligo» di presentare diplomi i quali provino l'attitudine, non é cagione di alcun inconveniente rilevante, ed é fecondo di notabili vantaggi. L'obbligo fa si che tutti i certificati abbiano, se non la realtà, un'apparenza di uguaglianza. Il trenta e lode, qua largito facilmente, ha lo stesso valore legale di quello a stento altrove concesso. Dove é l'interesse alla severità? Quale l'incitamento per scolari e studenti ad iscriversi ed a persistere sino alla fine nella frequenza di istituti severi? Se il possesso di diplomi é volontario, se i diplomi renderanno testimonianza di studi diversi, ognuno avrà interesse a seguire quei corsi e quei maestri i quali per sé dicano il contenuto e il valore degli studenti perseguiti.

Luigi Einaudi
(Prediche inutili)


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mercoledì 2 maggio 2012

Start Cup Milano Lombardia Start up, fatevi avanti!









Start Cup Milano Lombardia è la business plan competition promossa dal sistema lombardo delle università e degli incubatori con il coordinamento dell'Università degli Studi di Milano.

La finalità del Premio è quella di promuovere e sostenere la ricerca e l'innovazione finalizzate allo sviluppo economico del territorio favorendo la nascita di nuove imprese innovative.

Sono previste 3 categorie settoriali (ICT/Industrial Technologies & Services, Clean Technologies & Agro-food, Life Sciences) e la selezione avviene sulla base di elementi quali originalità ed innovatività dei progetti nonché del mercato, team, interesse per possibili investitori, chiarezza, completezza e coerenza del progetto d'impresa.

Possono partecipare studenti, laureati, dottorandi, ricercatori, professori e chiunque abbia un'idea imprenditoriale originale e innovativa.

I progetti vincitori della selezione ricevono premi in denaro e servizi e sono ammessi a partecipare al Premio Nazionale per l'Innovazione, la business plan competition cui accedono i vincitori delle Start Cup regionali.


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martedì 1 maggio 2012

Commercialista low cost? forse....

In questi giorno sto studiando una ricerca dell'Università Bocconi su esempi eccellenti di sanità low cost che trovo estremamente interessante. Questi centri hanno come obiettivo offrire servizi di qualità ad un prezzo di circa il 30% inferiore alla media dei prezzi per prestazioni di qualità medio alta.

Attenzione quindi, lo sconto non sul prezzo medio ma sul prezzo medio per prestazioni di qualità medio alta (non è poca cosa).

Interessante che l'accento di tutta la comunicazione si basi sull'alta qualità delle prestazioni e professionalità dei collaboratori più che sul prezzo basso. 

Alcune strutture dichiarano addirittura di essere spaventate del crescere di offerte low cost che tendono ad associare bassi prezzi a basso livello qualitativo.

In sostanza l'obiettivo di queste strutture è ridefinire il business model, tagliare i costi sugli acquisti, ottimizzare le procedure e tutte quelle attività di supporto (organizzazione, formazione, segreteria, marketing) per riuscire ad offrire un servizio percepito come elevato e di qualità.

Ikea potrebbe essere forse un esempio di low cost non associato a prodotto povero o di bassa qualità.

Mi hanno colpito alcune cose in particolare:
  • grado di soddisfazione dei pazienti elevato e costantemente monitorato;
  • grado di soddisfazione dei professionisti costantemente monitorato (queste strutture riducono in parte i compensi di mercato offrendo in cambio retribuzioni costanti, organizzazione e garanzia della qualità della prestazione - in qualche modo sono quindi costrette a fornire servizi di qualità per non perdere i collaboratori che accettano una retribuzione non solo monetaria ma legata all'apprendimento ed al crescere con la struttura);
  • molti pazienti appartengono a classi sociali medio alte e alta scolarizzazione (quindi si presume attenti alla qualità, quanto meno alla qualità percepita).
 Non è un caso che contro queste strutture nessun ordine si sia mai sognato di aprire procedimenti disciplinari (pratica che resta comunque alquanto discutibile).

Qualcuno forse  criticherà dicendo che questo non è low cost puro, del resto però neanche la professione è esattamente attività di impresa e questo sistema consente di salvaguardarne le peculiarità.

Molti spunti di riflessione per qualunque attività di servizi comunque.

Nei prossimi post proverò a sintetizzare e a formalizzare qualche idea...

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