Incomincia così l'articolo del Corriere e per me un pò lo è davvero. Il corrierino è stato il mio primo giornale che andavo a comprare accompagnato da mio padre. Era un momento importante e tanto atteso. Mi sentivo molto fiero a consegnare i "soldini" all'edicolante. Aspettavo tutta una settimana per scoprire le sorpresine (temo che l'eccesso di diminutivi tradisca l'età del giovane lettore). I primi numeri pensava mia madre a leggermeli. A quei tempi ancora ero poco pratico di lettere e punteggiatura.
« Qui comincia l'avventura del Signor Bonaventura... »
Il Corriere dei piccoli è stato inoltre protagonista delle mie prime iniziative commerciali, le bancarelle di fumetti e giornalini fatte in vacanza per recuperare qualche soldo, e delle mie prime liti coi soci di allora puntualmente sanate davanti ad un ghiacciolo. Che peccato non averne conservato i vecchi numeri.
La famiglia è quella del «Corriere dei Piccoli». Nasceva cento anni fa e per quasi un secolo è cresciuta insieme ai bambini italiani. Da giovedì 22 al 17 maggio alla Rotonda di via Besana una mostra, organizzata dalla Fondazione Corriere della Sera, ricorderà il giornale che più di ogni altro ha contribuito alla diffusione del fumetto nel nostro Paese.
Prometto che coi prossimi post tornerò a fare il commercialista, inizierò un breve disamina delle novità normative e degli strumenti per affrontare la crisi...
Il prossimo post inoltre conterrà le slide relative alla mia ultima lezione in bocconi sulla valutazione d'azienda e di partecipazioni.
Ma un post il corrierino lo meritava. Un prodotto editoriale splendido, curato, palestra per ottime firme... ucciso dall'aver voluto abbandonare la magia del racconto ed inseguire le storie che avevano come protagonisti i cartoni animati della tv.
E' stato tanta parte della mia crescita, la voglia di leggere di entrare in edicola come in un negozio di giocattoli... un'avventura che continua ancora oggi.
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