Il governo vara il piano di aiuti al settore automobilistico: circa 750 milioni. Ma un sussidio comporta uno spreco di risorse perché il prezzo pagato dal consumatore diventa inferiore al costo che la società sostiene per produrre il bene. Inoltre, se aumentano gli acquisti di auto diminuiscono quelli di altri beni. E i settori penalizzati si sentirebbero autorizzati ad avanzare richieste simili. In una rincorsa all'aiuto di Stato i cui effetti si neutralizzerebbero a vicenda e che potrebbe compromettere la sostenibilità del debito pubblico.
Nel frattempo si realizzano enormi “extraprofitti” per le concessionarie autostradali in Italia.
Non prendo posizione. Trovo comunque molto interessanti e fuori dal coro le posizioni dei due economisti. Il primo vanta anche lo straordinario merito di essere stato mio professore di economia politica ;-)
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