... corre come Dustin Hoffman nel maratoneta
Wally (che potete trovare sul nostro canale )
E' sempre stato così, fin dai tempi dell'università.
Ultimamente il riscontro positivo da parte dei clienti è molto alto. Storicamente come normale nella nostra professione i rapporti sono di lunga durata, ma c'è qualcosa di nuovo. molti clienti tifano per noi, capiscono gli sforzi che facciamo e ci dimostrano in maniera concreta il loro sostegno (telefonate, email di ringraziamento, passaparola positivo...).
Questo atteggiamento unito alla voglia di confrontarsi di cui ho parlato spesso mi sta chiarendo molti dubbi e perplessità.
Ci sono clienti che vedono nel commercialista un "terzista", nell'azienda qualcosa di immutabile e restano del tutto impremeabili agli stimoli. Con questi c'è solo lotta sul prezzo, ma al di là del fatturato non ci sono altri scambi. Spesso anche l'attività di impresa è in declino.
Altri invece che lottano per vincere sul mercato e cercano realtà più dinamiche. Non sempre ovviamente desiderata del cliente ed offerta dello studio di commercialisti coincidono, ma sono anche quei clienti che assumono un atteggiamento costruttivo, ti dicono come modificare il servizio, ti fanno capire che quando vincono si è vinto insieme.
Finalmente inizio ad avere idee chiare sul target, sia dei clienti che dei collaboratori. Non è un problema di servizi da offrire. Specializzarsi è necessario, ma il network professionale deve garantire al cliente ciò che cerca. sempre.
E' un problema di scelta delle persone con cui relazionarsi: giovani, curiosi, mai appagati, con tanta voglia di lavorare e di crescere, aperti alla formazione e ad esperienze in università (sia come docenti che come frequentatori di corsi e convegni ecc..). Umiltà e collaborazione.
Persone che non vogliono solo fare business ma crescere, apprendere ... ed insegnare.
Link: Per restare aggiornato iscriviti alla nostra Newsletter!
Nessun commento:
Posta un commento