Il riferimento normativo della nuova ritenuta sui bonifici bancari per le spese di ristrutturazione e risparmio energetico è dell’articolo 25 del DL 31 maggio 2010, n. 78.
Il Governo, con un intervento finalizzato almeno nelle intenzioni alla lotta all'evasione, finisce per causare i seguenti effetti distorsivi:
- Riduce la portata delle agevolazioni 36% e 55%: queste agevolazioni nascono per sfruttare il conflitto di interesse delle parti in causa (privato ed impresa di ristrutturazione) tendendo a fare emergere materia imponibile;
- Peggiora la gestione finanziaria dell'impresa: Appare però evidente che l'incentivo, viste sia le complicazioni burocratiche sia la dilazione decennale, vede perdere ulteriore interesse anche per la penalizzazione finanziaria in capo all'impresa dovuta alla ritenuta. Queste sono imprese che hanno dovuto affrontare una notevole contrazione di mercato e che si vedono sottrarre finanziariamente spesso proprio il margine della loro attività di impresa;
- Da fiato alle banche: le banche si vedono da una parte affidare le ritenute e dall'altra vedono le imprese sempre più desiderose di aprire nuovi fidi.
Ci piacerebbe poter contare su un governo affidabile e trasparente nei confronti dei cittadini.
La lotta all'evasione si inizia rispettando i patti e soprattutto rispettando chi lavora e fa impresa ogni giorno.
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