martedì 20 marzo 2012

Mediazione tributaria

Dal primo aprile (pesce?) parte la Mediazione tributaria: l'Agenzia delle Entrate farà da mediatore tra l'Agenzia delle Entrate (non è una ripetizione) e il contribuente.

Visto che si è deciso che arbitro non deve essere terzo, perchè per i ricorsi (termine improprio) da me presentati non posso essere io il mediatore decidendo di accoglierli o meno?

Forse sarei parziale ma ne più ne meno della stessa Agenzia. Se così non fosse non basterebbe l'autotutela?
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1 commento:

Anonimo ha detto...

La circostanza secondo cui il contenuto del reclamo dev’essere identico a quello dell’eventuale successivo ricorso alla commissione tributaria, pena l’inammissibilità della sua proposizione, vìola apertamente il diritto di difesa poiché prevede l’obbligo di esporre la tesi difensiva già nella fase amministrativa, la quale non contempla la valutazione della fattispecie davanti ad un giudice terzo secondo il principio enucleabile dall’art. 111 della Costituzione (…Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale…).
Inoltre, la preclusione definitiva di ogni facoltà di accesso alla giurisdizione se non sia stato preventivamente presentato reclamo in via amministrativa, impedisce irreparabilmente l’esercizio del diritto di agire in giudizio per la propria tutela sancito dall’art. 24 della Costituzione (Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è un diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento ….). Il reclamo obbligatorio, pertanto, presenta evidenti profili di incostituzionalità.
Giambattista Alferazzi

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