martedì 13 maggio 2008

Family business e passaggio generazionale

Ieri una rivista di management mi ha chiesto una intervista su rischi ed opportunità del passaggio generazionale.
Cercando di riordinare le idee tra gli impegni di lavoro e le ultime correzioni al libro "Perizie e valutazione d'azienda" provo a buttare giù qualche concetto che merita sicuramente un maggiore approfondimento:
  1. Bisogna aiutare il padre/fondatore ad avere fiducia in altri soggetti:
    - trasmissione delle deleghe all'erede
    - inserimento di manager in azienda
  2. E' necessario gestire il rapporto del successore con i diversi stakeholder (altri membri della famiglia, manager, dipendenti, banche, fornitori, clienti ecc.), che impari a conoscerli e a farsi conoscere costruendo lentamente un rapporto di fiducia

Un primo suggerimento può essere quello di creare utilità produttive indipendenti e farle gestire dall'erede in autonomia ma con un attento controllo finanziario ed una forte integrazione con la strategia aziendale.

Un esperienza di lavoro lontano dall'impresa di famiglia può essere uno straordinario momento formativo per l'erede.

La successione deve essere un evento seriamente valutato e preparato con largo anticipo arrivando per quanto possibile ad influire sul curruculum dell'erede.

La successione deve essere un'occasione per portare competenze nuove in azienda, per riflettere e ripensare l'impresa ed i confini del settore in cui questa opera.

Alcune regole fondamentali per un passaggio generazionale di successo sono:
- netta separazione proprietà e azienda
- grande attenzione agli stakeholder
- inserimento di manager in azienda
- attenta gestione delle deleghe

E secondo voi? Avete qualche osservazione da aggiungere?



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