Il decreto anticrisi ha un saldo netto in positivo di 390 milioni. Un risultato sorprendente. Pur con la prudenza dovuta al livello del debito pubblico, sarebbe stato fondamentale aumentare la spesa pubblica o ridurre la pressione fiscale. Invece, il provvedimento prevede un incremento netto delle entrate, in gran parte tributarie, per compensare quello delle spese. In recessione l'unico modo per migliorare i conti pubblici è far ripartire l'economia. E il governo dovrà presumibilmente intervenire in corso d'opera perché le misure di spesa appaiono sotto finanziate.
Vi invitio a continuare la lettura di questo articolo di Tito BOERI, professore dell'Università Bocconi, che commenta su Lavoce.info l’ottimo lavoro del servizio bilancio della Camera. Ho già espresso i miei dubbi sull' efficacia anticiclica di questi interventi, ma lascio la parola a chi è più titolato di me ad esprimere giudizi. Sempre pronto per altro ad ospitare repliche al presente articolo se qualcuno me le segnalerà.
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