Troppo spesso si continua a considerare il concordato preventivo come ultima ratio prima del fallimento. Un modo doloroso per uscire dalla crisi d'impresa.
In realtà dopo la riforma del 2004 concordato preventivo e accordi di ristrutturazione del debito sono strumenti più agili che possono offrire soluzioni meno drammatiche per l' imprenditore e i suoi creditori se si affronta la crisi per tempo. Sono strumenti che presuppongono ancora una certa liquidità. Troppo spesso ci troviamo di fronte a situazioni limite che si sarebbero potute salvare garantendo la continuità aziendale e salvando posti di lavoro.
Ma è importante analizzare la situazione per tempo... prima che sia troppo tardi.
2 commenti:
Ma tu mi insegni quanto è difficile dire a uno che fa il mio mestiere "mettici le mani che stai andando a gambe all'aria".
Scuse, incapacità di visione, illogicità e ti senti dire "è un periodo" " tanto son tutti messi male" e, naturalmente, "ma il mio settore è particolare" una specie di mantra per tutti.
boh, non so...
ultimamente mi capita si di litigare un pò con il cliente che non vuole vedere in faccia la realtà... ma soprattutto con consulenti che preferiscono tenerlo in vita capiti quel che capiti pur di non rimetterci la parcella...
ti assicuro che discutere con l'imprenditore è il meno. se fai il mio lavoro devi anche correre il rischio di essere spiacevole e rovinare il rapporto con il cliente. fa parte del servizio da offrire. e fino ad ora non ne ho mai persi ... (ma qualche litigata vera si, c'è stata lo confesso).
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