sabato 9 maggio 2009

Saper usare la patata.

La storia della patata è un’analogia utile per anticipare i nostri comportamenti di consumatori in tempi di crisi. Vi segnalo l'interessante l'articolo di Enrico Valdani sul mensile VIA SARFATTI 25 dell'Università Bocconi. Qui un breve estratto.

"La paura della recessione sollecita le imprese a tagliare i costi e a ridefinire i loro piani di medio e di lungo termine.
I clienti, con flessibilità e fantasia, ridefiniscono i loro problemi, creati dalla minore disponibilità di spesa, ricercando nuove soluzioni, la qual cosa non sempre significa privilegiare solo un’alternativa meno costosa.
Le patate di domani saranno prepotentemente sollecitate alle imprese dalle pressanti richieste dei loro clienti che richiederanno risposte coerenti ed efficaci ai nuovi bisogni che emergeranno per affrontare il nuovo contesto economico. Le imprese incapaci di reagire e offrire nuove patate potranno solo subire il loro destino. I clienti non ritorneranno infatti solo al grano e si attiveranno per cercare nuovi tuberi."

Link: Per restare aggiornato iscriviti alla nostra Newsletter!

5 commenti:

Vittorio ha detto...

Proprio giorni fà parlavo con mio padre che questa crisi sta un pò calando tutti i dati attesi. Analizzando il problema (siamo un'azienda che produce patate della sila) siamo arrivando ad una conclusione: "dobbiamo limitare i costi di gestione" per venire incontro al consumatore (noi inclusi nell'acquistare le materie prime). Per questo abbiamo fatto una promozione(prenota ora le patate e risparmi il 50% in meno). Ve ne spieghiamo una parte.

La nostra catena di produzione è così strutturata:

- Nel mese di Maggio avviene la preparazione dei terreni per la semina. Dal mese di Maggio fino a Settembre (fino al 10-09) avviene l'accudimento della coltura (irrigazione, rincalzatura ecc...).
- A partire dal 15 Settembre, inizia la raccolta delle patate. Questa raccolta è strutturata in diverse fasi:
1- Scavagione 2- immagazzinamento (nei capannoni) 3- successiva lavorazione ed insacchettamento.

Queste tre tappe sono neccesarie in quanto nel mese di Novembre iniziano a cadere i primi fiocchi di neve, quindi i tuberi devono essere tutti in magazzino in appositi container areati.
Se riusciamo, già nel mese di Settembre, a selezionare ed imballare (nelle apposite scatole di cartone) tutte le patate direttamente sul campo di raccolta (dove viene fatta la selezione da nostri agricoltori ed operai) riusciamo a risparmiare 2 fasi:
-Ammagazzinamento e Insacchettamento.

Queste 2 fasi incidono circa il 45% sul costo finale del tubero. Per poter fare questa politica abbiamo bisogno di avere, entro il 25-09, i quantitativi da poter mettere nelle scatole ed organizzarci per la lavorazione diretta sulle aree di produzione. Da qui nasce la promozione "50% IN MENO SE PRENOTI LE PATATE ORA."

In questo modo riusciamo a darvi sempre lo stesso prodotto con il 50% di spesa in meno.

Può magari trarre in un processo di svogliamento il cliente perchè deve aspettare un pò, ma ci sembra una buona iniziativa per abbattere un pò di costi, che ricadono sul cliente finale, e sensibilizzare la conoscenza del prodotto.

Postiamo il link della promozione non per farci pubblicità, ma (speriamo) di essere imitati da altre aziende.

Distinti saluti Azienda Serravalle
http://www.aziendaserravalle.com/Latest/50-in-meno-se-Prenoti-le-Patate-Ora.html

Millennium Bags ha detto...

non mi è chiarissimo,
forse risparmi solo tempo in magazzino, ma ospitiamo sempre volentieri spunti di riflessione.

ciao

Vittorio ha detto...

Risparmiamo sulla manodopera. Ammagazzinando il tutto implica almeno 10 operai in più per circa 6 mesi. Vendendole direttamente sul campo ed imballandole sul campo, risparmiamo:
- la manodopera che ci vuole per sistemare in magazzino
- La mandopera che ci vuole per la selezione
-la manodopera che ci vuole per risistemare il magazzino
-il materiale per l'imballo (di plastica costa molto di più del cartone

Spero di essere stato chiaro.

Unknown ha detto...

Questa idea rappresenta l'evoluzione del farmer market: il country market.
Tale soluzione è comunque proponibile solamente nel caso di piccole realtà, conciliandosi difficilmente con produzioni di massa.
Non si spiegherebbe altrimenti il percorso storico che ha portato al sempre maggiore incremento del valore aggiunto verso la distribuzione.

Vittorio ha detto...

Posso dirle che solo negli ultimi 3 giorni, abbiamo avuto circa 80 prenotazioni di 60 kg provenienti di tutta Italia ( e tengo a precisare che sono tutte persone private). Se continua così dovremo iniziare a pensare a grandi quantità. Ci fà molto onore questa iniziativa perchè possiamo proporre un prodotto fresco e di altà qualità, con il 50% di costo in meno.

Related Posts with Thumbnails

Post più popolari degli ultimi 30 gg

Translate