E' una manifestazione che non mi ha del tutto convinto, un pò partigiana, un pò organizzata dalle ex ragazze sessantottine.
Forse è la mia storica diffidenza verso la piazza che mi porta a queste conclusioni, ma trovo che le critiche alla mancanza di morale borghese dovrebbero generarle soprattutto gli anticorpi liberali di chi borghese si è sempre rivendicato.
Lo stesso slogan: "se non ora quando" mi porta a rispondere che forse tutto ciò si sarebbe dovuto fare prima.
L'iscritta al PDL di Milano che ha raccolto le firme contro la Minetti ha avuto il coraggio di mettersi contro il suo partito, molto più coraggio delle donne di sinistra che si sono mobilitate solo ora senza rischiare di perder nulla.
E poi siam sicuri che lo sdegno debba essere soprattutto femminile?
Quello che ha colpito soprattutto alcuni amici e me è stato soprattutto:
- lo spregio della meritocrazia: indicando la Minetti si è tolto un posto a qualcuno di più meritevole, uomo o donna che fosse;
- lo spreco di denaro pubblico: se tutto sarà confermato sono stati pagati vizi privati con soldi pubblici;
- un' istituzione di questo Paese ha pagato delle persone a vario titolo evadendo le imposte;
- Un governo paralizzato dalle vicende personali e da ricatti veri o presunti.
Questa foto invece raccoglie la forza di una cultura. E' stata scattata alla manifestazione tenuta a Cuneo e si vede tutta la cultura liberale che quella città non ha mai dimenticato:
- A manifestare è un uomo, togliendo la protesta dal ghetto femminile. Quello che accade riguarda tutti.
- Porta orgoglioso la bandiera del nostro Paese: è importante ricordarci cosa ci unisce.
- Incisa una frase semplice ma tagliente del Conte di Cavour: non un avversario politico, ma uno dei padri della Patria a cui questo centro destra dice di ispirarsi. Questo è forse il maggior detonatore di incongruenze di questo governo.
4 commenti:
Sono d'accordo con Lei a sostenere che lo sdegno non è solo femminile.
La cosa che più mi lascia perplesso è la reazione degli elettori, quasi che sono accondiscendenti a questo tipo di politica... credono che non abbia una ricaduta nel sistema economico.
L'economia è sempre collegata con la politica!
Un sistema economico che, oggi come non mai, è globalizzato, gli imprenditori italiani si sono stufati di sentirsi etichettati per colpa di una classe politica che non è il vero specchio del sistema.
Quando ci prensentiamo per fare una nostra offerta commerciale insieme a cinesi, francesi, inglesi, indiani, ecc... non ci lamentiamo se i nostri potenziali clienti esteri ci vedono come mafiosi, mangia-spaghetti, mandolino, ecc.
Francamente mi sono stufato di questa visione dell'ITALIA... e di conseguenza mi sono stufato di tutta una classe che non fa niente per rimediare, ma che anzi, la peggiora sempre di più... irrimediabilmente.
In Italia, certa gente meriterebbe di più.
Marco Venturini
PS: La seguo sempre... condivido in pieno le Sue idee.
@Marco grazie mille, mettiamocela tutta per modificare le cose.
Ciao Andrea
Condivido le tue perplessità e la tua posizione che ha per centro un'idea fondamentale:
Il Bene dell'Italia e il rispetto per le persone che ad essa, a qualsiasi livello, si adoperano concretamente ed onestamente.
Sia dall'una che dall'altra parte si dovrebbe lavorare per tessere una corvergenza d'interessi per il bene di tutta la collettività ... smetterla con il muro contro muro, con il demonizzare l'avversario senza alcun costrutto ... così non si va da nessuna parte.
Dovrebbero prevalere le persone di buona volontà dell'una come dell'altra parte, se vogliamo ritrovare dignità e con essa il rispetto di noi stessi:
al diavolo i mille e mille Cetto la Qualunque e i partiti (tutti) che li candidano.
grazie paolo, è sempre un piacere ritrovarti tra i commenti. che dire, speriamo in uno scatto d'orgoglio ;-)
Posta un commento