venerdì 2 settembre 2011

Manovra Tremonti: la delazione come alibi a nuovi condoni.

“Prendete un circolo, accarezzatelo. Diventerà vizioso”
Eugène Ionesco citato da Phastidio

"La vacatio legis dovrebbe servire al cittadino per avere il tempo di conoscere la legge, non al legislatore per chiarirsi le idee" Un Commercialista disperato.

“Quando un governo fonda la sua politica di bilancio sulla lotta all’evasione vuol dire che è a corto di idee e di volontà politica”.
Oscar Giannino ricorda che questo scriveva l’altro ieri del governo italiano il Financial Times.

Francamente non ricordo nulla di simile. Siamo alla terza manovra in pochi giorni e sicuramente attendiamo la quarta. Alcune norme sono confuse, altre perfino pericolose per la libertà di tutti, altre irrealizzabili perchè in pieno contrasto con il dettato costituzionale. Un gran dibattito, spesso sul nulla che ha contribuito solo ad esasperare le parti sociali, preparale alla difesa dell'interesse particolare ed a fomentare un incredibile "tutti contro tutti" proprio quando la situazione economica e politica avrebbe consentito maggior coraggio nell'affrontare criticità strutturali come peraltro richiestoci dall'Europa.

Inoltre uno dei principali difetti della manovra è sulle coperture: i conti non tornano. Secondo diversi osservatori la stretta all'evasione non è altro che l'alibi dietro cui si nascondono nuovi condoni (sempre che riescano a risolvere la questione IVA e ad evitare i pasticci fatti in passato, vedi: il condono tombale iva si trasforma in autodenuncia penale).

Qualche breve analisi, sicuramente superficiale, ma ormai il diritto tributario in questo paese è stato declassato al livello di pettegolezzo. Attendiamo la manovra definitiva per analizzare con maggiore attenzione sia la normativa che gli effetti della stessa su imprese e professionisti.

Tassazione finanziaria: aumento dal 12,5% al 20% dal 2012

Non entro sull’impatto macroeconomico, evidenzio solo il rischio che molte PMI con soci con partecipazioni non qualificate (fino ad oggi tassate al 12,5%) potrebbero essere tentate di distribuire dividenti prima dell’aumento della tassazione contribuendo così ad indebolire patrimonialmente le imprese stesse.

Tfr in busta paga
Confesso, mi sono perso e non so se è ancora in manovra o è stato stralciato. Ricordo solo che oggi il TFR per le piccole imprese resta un polmone finanziario utile soprattutto in periodi come questo. Per i dipendenti una forma di risparmio forzoso tutelato da una tassazione ridotta. Anticipare il TFR in busta ne aumenterebbe la tassazione anticipandola ad esclusivo vantaggio dell’erario .

Conti Correnti in dichiarazione dei redditi
Nelle dichiarazioni dei redditi diventa obbligatoria l’indicazione di tutti i rapporti intrattenuti con le banche. Ennesima follia, basterebbe incrociare le banche dati.
Mario Seminerio si domanda “Ma non sarebbe stato molto più semplice ordinare ai contribuenti di compilare ogni anno una dichiarazione patrimoniale ed obbligare le banche a consegnare i tabulati dei movimenti di conto corrente, per trovare l’unica vera quadra? Oppure negoziare con la Svizzera un accordo come quello chiuso da Regno Unito e Germania, rispetto ai capitali esportati? “ 

Dichiarazioni dei redditi on line.
Una follia. Le Banche dati per i controlli esistono, dovrebbero solo essere integrate e messe a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per i controlli del caso. Sono assolutamente contrario alla delazione anche perché non sarebbe mossa da senso civico ma da pura invidia.
Inoltre ricordo che vi sono redditi che non risultano dall’Unico, come quelli di capitale, perché tassati a cedolare secca.
Inoltre, e qui oltre al danno la beffa, si annuncia un decreto del presidente del Consiglio dei ministri in cui saranno “stabiliti criteri e modalità per la pubblicazione, sul sito del Comune, dei dati relativi alle dichiarazioni anche con riferimento a determinate categorie di contribuenti ovvero di reddito”.
La nostra Costituzione impedisce di discriminare contribuente da contribuente.
L’operazione richiederebbe comunque una modifica della legge sulla privacy che ad oggi, giustamente, vieta una simile follia. In nessun altro paese vengono messi on line i redditi dei contribuenti. Posso sbagliarmi ed invito i lettori a segnalarmi eventuali casi conosciuti.
Alberto Mingardi, Direttore generale dell’Istituto Bruno Leoni sottolinea che:” In un paese come l’Italia, in cui la cultura politica resta soverchiamente incapace di accettare il successo economico come altro che un’intollerabile beffa del destino ai danni di chi non è riuscito a raggiungerlo, gli esiti di un pubblico invito alle spiate fiscali sono prevedibili. E sarebbero disastrosi anche per i “controllori”, dacché la moltiplicazione delle anticamere della verità non rende certo più veloce arrivarci, alla verità.”

Consigli tributari in ogni Comune
Ai Comuni che partecipano alla lotta all’evasione, viene riconosciuto il 100% del maggior reddito recuperato a condizione che entro il 31 dicembre 2011 si dotino di consigli tributari.
Ricorda Franco Bechis che i consigli tributari furono inventati per decreto luogotenenziale nel 1945 dal futuro Re Umberto nell’Italia che ancora non era stata liberata dai nazisti. Essendo nomine elettive temo rappresenterebbero nuove poltrone e nuovi costi. 

Stretta sulle società di comodo
C’è già una disciplina piuttosto severa sulle società di comodo che utilizzano beni a favore dei soci invece che per fare impresa. Da anni non è più conveniente utilizzarle.

Manette agli evasori
Se l’imposta evasa o non versata supera i 3 milioni di euro, non trova applicazione l’istituto della sospensione della pena. Principio corretto in linea di massima ma la soglia andrebbe parametrata al fatturato. Cosi molte pmi non correrebbero rischi mentre se fossi nel CDA di una impresa di medie proporzioni sarei terrorizzato rischiando potenzialmente di finire in carcere per un contenzioso fiscale. Non mi pare abbia molto senso.


Per chi vuole approfondire:
Dichiarazioni on line la tesi di un imprenditore confindustrialePerché premiare la delazione fiscale è un vero metodo tribale di Alberto Mingardi, Direttore generale dell’Istituto Bruno LeoniLo stato della commedia dell’arte di Mario SeminerioCaccia agli evasori ottimosulla carta di Franco Bechis 
Vi spiego come si crea una società di comodo da Linkiesta

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1 commento:

broncobilly ha detto...

Il fatto è che il sistema delle taglie funziona, in ambito finanziario si è a lungo discusso di introdurre la figura del “denunciante civico” (notare la pudicizia). E cio’ che funziona fa sempre capolino.
Il fatto spiacevole è che funziona “troppo bene”, il che potrebbe essere dannoso in presenza di leggi che sono così come sono anche in previsione di un’ applicazione problematica.

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