Le novità sono molte e di sicuro interesse per le piccole e medie imprese italiane spesso vessate da Studi di Settore non adeguati alla realtà economica.
Novità ovviamente tutte da analizzare anche da parte dei commercialisti che assistono i clienti nella pianificazione fiscale e nella eventuale difesa in contenzioso.
Ecco una breve sitntesi di certo non esaustiva ma che andrà discussa con i clienti quanto prima anche solo per rassicurarli:
- I contribuenti che si collocano "naturalmente" all'interno dell'intervallo di confidenza, saranno considerati dall’ Agenzia delle Entrate sostanzialmente in linea con gli studi di settore. (novità positiva)
- L'attività di accertamento dell’ Ufficio si rivolgerà, principalmente, nei confronti di quei contribuenti "non congrui" che hanno dichiarato un ammontare di ricavi o compensi inferiori al ricavo o compenso minimo di riferimento derivante dall'applicazione delle risultanze degli studi di settore. (novità posistiva)
- I contribuenti che dichiarano un ammontare di ricavi o compensi inferiori a quelli desumibili dagli indicatori di normalità economica non saranno soggetti ad accertamenti automatici e, in caso di accertamento, spetterà all'Amministrazione finanziaria fornire elementi di prova per motivare gli scostamenti accertati. (novità positiva)
Questo non vorra dire certo sottovalutare la portata degli Studi. Anzi sarà necessario uno studio sempre più approfondito degli stessi anche in vista del dialogo con l'Amministrazione Finanziaria.
E' oggi più che mai necessario avere un cliente consapevole ed informato. Operare conformemente alla normativa è il miglior modo per mantenere ed accrescere il valore della propria impresa.
Link: Dottore Commercialista in Milano - Consulenza Studi di Settore
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